16/12 - Puntata 4: le motivazione
CAF della revoca
COMMISSIONE APPELLO FEDERALE -
C.U. n.10 del 10 dicembre 2004
Riunione del 25 Novembre 2004
Presidente Avv. Antonio Ricciulli
Componenti Avv. Amato Montanari
Avv. Massimo Rosi (relatore estensore)
CAF/14 – Appello d’urgenza della società FORIS
INDEX CONSELICE avverso la decisione del Giudice Unico Federale
C.U. n.8 del 25 Novembre 2004
La CAF esaminati gli atti del procedimento ed il rapporto arbitrale;
udito il Presidente del sodalizio ed il tesserato Matteo Guerra;
rilevato che da un’attenta lettura del rapporto arbitrale
non emerge che il Guerra al termine dell’incontro abbia rivolto
frasi offensive mentre invece ha tenuto nei confronti di un’atleta
della squadra avversaria un comportamento maleducato ed astioso,
comunque meritevole di sanzione;
ritenuto però che la squalifica adottata dal Giudice Unico
appare eccessiva;
P.Q.M.
Delibera di ridurre la sanzione inflitta al tesserato Matteo Guerra
alla ammonizione;
dispone la restituzione della tassa.
Il Presidente
Avv. Antonio Ricciulli
AFFISSO 10.12.2004
10/12 - Puntata 3: il memoriale
del Conselice
Spett.le Commissione di Appello Federale
Fipav Roma
Con la presente siamo a dare
spiegazione del reclamo in merito alla squalifica per una giornata
del nostro giocatore Matteo Guerra per aver proferito a fine gara
una frase offensiva nei confronti di un atleta avversario.
Il racconto dell'arbitro di ciò che è accaduto
a fine gara presenta alcune inesattezze e non tiene conto
di episodi che sono accaduti prima della fine della gara. Già
nel terzo set il giocatore del Bovolone Bissoli Marco aveva
offeso il nostro giocatore Matteo Guerra e, in particolare,
alla fine de terzo set aveva urlato al nostro giocatore "coglione",
tanto che il nostro dirigente in panchina Leo Romagnoli aveva detto
al secondo arbitro "Così non va bene, non sono cieco"
per sollecitare un richiamo al giocatore Bissoli.
A fine gara Bissoli ha rifiutato di salutare Guerra,
provocandolo ulteriormente ("io non dò la mano a uno
scemo come te, vergognati"), facendo qualche passo indietro
rispetto alla rete, dove gli altri compagni, invece, continuavano
a salutare gli avversari. A quel punto Guerra, senza alcuna
intenzione violenta ma solo con la volontà di salutare l'avversario,
si è avvicinato (non lo ha certo inseguito) a Bissoli chiedendogli
spiegazioni del suo comportamento e ricevendo in risposta un'altra
offesa. A quel punto Guerra ha affermato "Cosa hai
detto, non fare il cretino" come è scritto
sul referto arbitrale ma solo dopo essere stato provocato per ben
tre volte nell'arco di pochi minuti.
Premesso che il nostro giocatore Matteo Guerra ha commesso un errore
ed è giusto che venga punito anche in sede di giustizia sportivo,
ci pare esagerata la squalifica (4 penalità) per diversi
motivi:
- Guerra non ha mai durante la gara offeso il giocatore
avversario, rispondendo solo a fine gara ad una serie di
provocazioni da parte di Bissoli.
- L'intenzione di Guerra, a fine gara, era solo quella di
stringere la mano all'avversario e mettere una pietra sopra
su quanto era accaduto durante la partita e non certo di offendere
Bissoli o alimentare la polemica, anche in toni violenti.
- L'intervento dei compagni è stato esclusivamente preventivo
e non c'è stato bisogno dell'intervento di nessuno
per separare i due giocatori visto che non c'erano intenzioni violente
da entrambe le parti.
- Guerra è un giocatore corretto e finora
lo ha dimostrato non subendo neppure un richiamo da parte degli
arbitri nel corso della stagione, stessa cosa per la nostra società.
Tenuto conto di tutto questo chiediamo che venga parificata la sanzione
disciplinare di Matteo Guerra a quella di Marco Bissoli, sanzionato
con una ammonizione.
Il direttore sportivo Leo Romagnoli e il giocatore Matteo Guerra
saranno presenti all'udienza in programma oggi alle 15.
Conselice, 25 novembre 2004
IL PRESIDENTE
ENRICO SPADA
03/12 - Puntata 2: il Caso Guerra
Punto di partenza: nessuna
recriminazione sul risultato. Ha vinto meritatamente Conselice 3-1
e, quasi certamente, avrebbe vinto anche senza Guerra.
Sono più forti. Sono gli eventi a lasciare qualche perplessità...
Nell'episodio 1 (qui in calce) potete trovare critiche alle procedure
richieste e attuate dalla Commissione di Appello Federale; obiezioni
nate senza malizia e nessun sospetto.
Successivamente si sono verificati eventi (chiamiamoli) dubbi, che
non possono che scuotere chi li sta vivendo in prima persona e,
soprattutto, scalfire le convinzioni di chi crede nello sport. Procediamo
in ordine cronologico:
- Guerra, giocatore del Conselice, viene
squalificato per una giornata, a causa di insulti rivolti
ad un giocatore avversario. A seguito di un appello d'urgenza della
dirigenza romagnola, la Caf revoca la squalifica. Accettato un ricorso
d'urgenza per una squalifica di una giornata: situazione
veramente insolita nel mondo della pallavolo;
- in primis la dirigenza Villa d'Oro ha ricevuto due telefonate
da due società diverse, che parlando delle partite in programma
e scambiandosi consigli su come affrontarle, semplicemente pour-parler
(quindi in modo non-ufficiale), hanno segnalato di aver sentito
qualche procedura particolare (chiamiamola insolita) nell'appello
d'urgenza rivolto dal Conselice alla Caf;
- all'interno del memoriale presentato alla Caf dalla società
romagnola, è presente una dichiarazione del giocatore
della squadra avversaria insultato a più ripetizioni
da Guerra durante il saluto finale, nel quale specifica che si è
trattato di un malinteso e le parole a lui rivolte non lo avevano
colpito particolarmente;
- la sentenza numero 5 della Caf (quella con la revoca della squalifica
a Guerra) non è stata pubblicata on-line prima della partita,
nonstante sia stata affissa nella bacheca federale in data venerdì
26 novembre. Su questo nulla da dire. Tempi tecnici.
Ma sul fatto che a oggi, venerdì 3 dicembre, fossero
on-line le sentenze numero 1, 2, 3, 4 (del 19 novembre),
e 6 (del 26 novembre, pubblicata lunedì
29 novembre) e manchi la 5?
- decido allora di informarmi (ammetto di essere irritante per la
mia cocciutagine). Telefono direttamente alla Caf (venerdì
ore 11.00) chiedendo di essere messo a conoscenza della sentenza
di revoca della squalifica inflitta a Guerra. Mi rispondono,
e molto gentilmente sottolinenano che non esistono le motivazioni,
anzi, che tutt'ora non esistono le motivazioni, ma che la
Caf avrà la premura di deciderle in seguito; a questo
punto la conversazione diventa quasi surreale.
- venerdì ore 11.43: nella pagina delle sentenze CAF, come
per magia, è apparso il comunicato relativo al Caso
Guerra. Le motivazioni per cui il giocatore
abbia potuto prendere parte al match di sabato scorso rimangono
ancora sconosciute. Il problema è: come mai la squalifica
è stata revocata? COME MAI LA SQUALIFICA E' STATA
REVOCATA? Nemmeno l'organo che lo ha deciso sa il motivo.
Ecco la sentenza (roba da Zelig):
COMMISSIONE APPELLO FEDERALE – C.U. n.5 del 26 novembre 2004
Riunione del 25 novembre 2004
Presidente Avv. Antonio Ricciulli
Vice Presidente Avv. Costanza Acciai
Componente Avv. Massimo Rosi
CAF/14 URGENZA – Appello della società Ass. Pol. Conselice
avverso la decisione del Giudice Unico Federale C.U. n.6 del 25
novembre 2004 – squalifica per una gara Matteo Guerra
La CAF letti gli atti ed esaminati i documenti
OMISSIS
P.Q.M.
accoglie l’appello e riduce la sanzione all’ammonizione;
dispone la restituzione della tassa.
Il Presidente
Avv. Antonio Ricciulli
AFFISSO 26.11.04
Ognuno tragga le proprie
conclusioni. Secondo me la vicenda ha troppi punti oscuri. E
noi abbiamo il coltello dalla parte della lama... Vedremo come si
concluderà, se si concluderà in qualche modo. Abbiamo
solo potuto testimoniare come sia una vicenda fuori dal comune,
fuori da qualsiasi prassi. Ma non pensiamo che sia così solo
perchè figlio di una persona importante, vincitore una serie
indimenticabile di scudetti con la Teodora Ravenna. Questo no. O
si?
Volevo solo terminare dando un nome a tutto questo: LO
SCANDALO GUERRA
Per completezza di informazione riporto un accoglimento di ricorso
standard. Non che le sentenze siano motivate con scritti particolarmente
espicativi ed esaustivi, ma appaiono ben diversi nella sostanza(!):
COMMISSIONE APPELLO FEDERALE – C.U.
45 del 19 maggio 2004
Riunione del 18.5.2004
Presidente: Avv. Renato Tobia
Vice Presidente: Avv. Antonio Ricciulli
Componenti: Avv. Amato Montanari
Avv. Thomas Martone
CAF/44 – Appello del tesserato Michele Pasinato avverso la
decisione del Giudice Unico Federale C.U.n.1 del 10.5.2004 –
squalifica per tre giornate.
La CAF esaminati gli atti del procedimento;
letta la memoria del difensore e udito l’incolpato;
considerato che la condotta dell’atleta appare certamente
non corretta ma priva di contenuti offensivi o violenti;
considerato quindi che la sanzione inflitta dal Giudice Unico Federale
appare eccessivamente severa e sproporzionata in base ai fatti accertati
P.Q.M.
Accoglie l’appello riducendo la sanzione ad una giornata di
squalifica;
ordina la restituzione della tassa.
Il Presidente
Avv. Renato Tobia
AFFISSO 19.05.04
28/11 - Puntata 1: critiche
strutturali alle procedure CAF
Strane cose. Vissute in prima persona lasciano l’amaro in
bocca.
Il GUF (Giudice Unice Federale) è l’organo incaricato
di analizzare i referti e desumere le sanzioni da applicare, concedere
l’omologazione della gara e stilare le classifiche ufficiali.
Al termine della partita Paperopoli-Springfield, durante il
saluto finale, è nato un battibecco tra un giocatore di casa
ed un atleta ospite. Secondo il referto arbitrale (nel quale vengono
riportate le esatte parole) il giocatore ospite avrebbe insultato
l’avversario.
Il Giudice Unico ha così deciso di squalificare per una giorntata
il giocatore dello Springfield, l’atleta che ha pronunciate
le offese incriminate.
La CAF è l’organismo disposto, tra le altre cose,
a vagliare i ricorsi d’urgenza contro sanzioni del GUF ritenute
ingiuste.
Lo Springfield decide quindi di inoltrare ricorso d’urgenza,
per permettere al giocatore di disputare la partita del sabato,
contro la Dinamo Rossonera. Ed ecco il colpo di scena. Lo Springfield
si presenta a Roma (alla CAF) con un documento della squadra avversaria
nel quale si sottolinea come il battibecco nato sottorete sia stato
solo un grosso malinteso.
Non viene però sostenuto che gli insulti del giocatore avversario
e l’attimo di alta tensione non sia esistito. Semplicemente
che si sia trattato di un malinteso poi chiarito.
Vicini al Natale, la CAF decide di accogliere il reclamo e
cancellare la squalifica.
La domanda sorge spontanea: ma gli attimi di “trance
sportivo” sono stati quindi regolarizzati? Vi è
un condono anche sugli “insulti o frasi blasfeme pronunciati
e causa di squalifica”? Un giocatore può quindi prendere
a pugni un avversario e poi farsi firmare che comunque potrebbe
nascere una grande amicizia e che andranno a cena insieme per evitare
la squalifica?
In giro si dice che “verba volant”.
Ma ciò che viene detto, sentito e riportato dall’arbitro
sul referto non può essere cancellato! In caso di ammonizione
per bestemmia (o per qualsiasi altra affermazione blasfema), quindi
senza l’aggravante di un insulto diretto, la CAF non si permette
di stravolgere la sanzione del GUF. Quelle parole sono state
dette, e per questo devono venire sanzionate, indipendentemente
da letterine di giustificazione firmate da genitori o giocatori
avversari. Provate ad insultare un Carabiniere e, in seguito, dirgli
che sherzavate…
E la poca chiarezza continua, perchè…
La squadra avversaria (che il mercoledì ha letto
il Comunicato ufficiale dei provvedimenti disciplinari) non ha il
diritto di sapere, prima del match, che il giocatore sarà
a disposizione dell’allenatore e che la squalifica è
stata antecedentemente revocata?
No, nemmeno questo. La CAF non è tenuta ad informare la società
avversaria tramite un comunicato ufficiale prima del fischio di
inizio della partita, svantaggiando chi prepara la partita pensando
di trovare la situazione derivante dall’ultimo comunicato
ufficiale affisso.
All’interno di questo meccanismo c’è qualcosa
che non va, e purtroppo le squadra non sono di pura fantasia.
Quindi, vediamo: faccio quello che mi pare (calci, pugni
e insulti), vado da amici a Roma con una letterina di giustificazione
firmata, mi faccio annullare la squalifica, magari non lo dico neanche
in giro così faccio una sorpresa agli avversari, e gioco.
No, all'interno di questo meccanismo qualcosa non funziona...
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