ultimo aggiornamento: 25/02 11.40
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IL PUNTO DI MUZZIOLI

Che la situazione nei piani alti(ssimi) della Federazione Italiana Pallavolo non sia la più tranquilla è da tempo noto. Ma ci sono eventi, casi, che la rendono poco limpida, cervellotica. A volte destano qualche sospetto. Dalla Presidenza al Consiglio Federale, dalla Procura Federale alla Caf.

Siamo a poche ore dalle elezioni Federali di Forlì: se da un lato la cosa è più che deprimente, da un altro punto di vista è una vera e propria fortuna, un'occasione da non perdere: per costringere la Cupola Federale a parlare, chiarire, spiegare chi si nasconde dietro ad uno dei più grossi scandali della pallavolo contemporanea: il Caso Kim - Pernici. Nomi sconosciuti alla maggior parte della gente. Nomi che stanno facendo tremare la maggior parte degli addetti ai lavori.

Si parla di fallimenti, leggi calpestate, regole inventate, direttive inesistenti. Si parla di BUGIE espresse da Segretari Generali. Di indagini poco approfondite da parti di Corti d'Appello. Soprattutto si parla di giocatori ingistificatamente danneggiati, beffati.

In generale si parla di situazioni poco limpide. Con parole un po' più forti, rivolte direttamente al Quartier Generale della Fipav a Roma: si parla di situazioni da far venire il vomito.

Potrebbe sorgervi la domanda: ma a questo sito, chennefrega? La risposta è semplice: quando comanda la confusione, l'anarchia, il falso. Quando le leggi sono fatte e calpestate dalle stesse persone. Quando le leggi sono fatte ad hoc per ricavarne vantaggi personali. Quando sono presenti lotte intestine. Insomma, quando la situazione di chi governa (in questo caso il mondo della pallavolo...) fa rabbrividire, le conseguenze le subiscono tutti. Dalle società più forti (forse) alle squadrette di provincia iscritte alle Divisioni minori. Dai giocatori più forti e conosciuti (forse) ai più tristi.

La lettera che abbiamo ricevuto dalla Società PiùVolley Chieri (Serie B1), che ha tesserato Manuela Pernici, ci ha fatto interessare al caso. La lettera dello Studio Legale Gollini-Fazzi-Livi, a cui la giocatrice si è rivolta, spiega i fatti. Le pubblichiamo entrambe. Prima ecco un veloce sunto dei fatti:

.1 - Emanuela Pernici e Mi Na Kim sono state tesserate per Lodi (Serie A2), squadra esclusa dal campionato nel corso del Girone di Andata, lasciando (come da regolamento) di fatto libere le atlete di proprietà, come ratificato il 20/12 dalla Commissione Tesseramento Atleti di Serie A;
.2 - Le due giocatrici, trovano l'accordo per disputare il Campionato in due squadre di Serie B1: a Chieri la prima e Ozzano la seconda;
.3 - Il 23/12 la medesima Commissione Tesseramento Atleti annullava la pronuncia emessa 72 ore prima limitando alle squadre di Serie A la possibilità di acquisire le prestazioni delle atlete tesserate per Lodi;
.4 - Le atlete di rivolgono alla Commissione d'Appello Federale (CAF) che posticipa al 20 gennaio la data dell'udienza;
.5 - A seguito dell'udienza, la CAF si prende fino al 3 di febbraio per per acquisire informazioni sul tesseramento delle atlete presso l'Ufficio Tesseramento Fipav;
.6 - Il 3/2 la CAF emette la sentenza: le atlete potranno essere tesserate solo per squadre di Serie A, giustificando tale decisione come esito di un'informativa dell'11 dicembre, confermata dal Consiglio Federale l'8 gennaio. L'organo politico (Consiglio Federale), grazie a quella direttiva, prevalica la Commissione Giurisdizionale.
.7 - Tale informativa NON ESISTE e non è mai ESISTITA. La richiesta di poterne prendere visione degli avvocati difensori non sono mai state esaudite, mentre nel verbale della riunione del Consiglio Federale dell'11 dicembre non si parla della 'direttiva'. Direttiva particolarmente importante perchè oltrepasserebbe il regolamento (che, in casi come questi, non pone limitazioni di nessun genere alle atlete).

Giocatrici ferme, squadre danneggiate, bugie, direttive mai esistite. Clientelismo.
Tutto è valido. Unilateralmente.
La certezza del diritto va a puttane. I giocatori, in questo modo non possono essere difesi. Sono nulla di fronte a regole che cambiano in corsa, a direttive improvvisate che valicano norme scritte e casi passati.
Commissioni Federali, Segretari Generali e Consiglieri Federali implicati dovrebbero quantomeno farsi un esame di coscienza.
In attesa che Petrucci (Presidente del Coni e destinatario della lettera dello studio Gollini-Fazzi-Livi) prenda provvedimenti in difesa delle atlete.
E che gli elettori possano contribuire a rinnovare il Consiglio Federale.
E che anche i signori Avvocati delle Commissioni Giurisdizionali, che da tempo si dilettano a prendere decisioni sempre più bizzarre, che da tempo si dilettano a prendere in giro i tesserati, e che da tempo si dilettano a prendersi in giro a vicenda (basta verificare quante sanzioni del Giudice Unico Federale siano state poi rivoltate dalla CAF) vengano richiamati.

Quello che si chiede è un po' di ordine, di serenità e, soprattutto, di TRASPARENZA!


LE LETTERE
Leggi la lettera in formato .pdf
La lettera dello Studio Associato Gollini-Fazzi-Livi indirizzata a Petrucci
Leggi la lettera in formato .pdf
La lettera della Società PiùVolley Chieri
Leggi la lettera in formato .pdf
Il punto di Luca Muzzioli su volleyball.it
Emanuela Pernici


Manuel Armaroli

Scrivete "liberamente" il
VOSTRO PENSIERO!
 



 






Caro Manuel non c'è nulla di nuovo sotto al sole, siamo alle solite! Anche nella pallavolo succede quello che quotidianamente accade. Forse noi ci illudiamo che il mondo della pallavolo sia al di fuori di certe schifezze che accadono nella politica, ma ahimè anche nella pallavolo c'è politica e più di quanto si pensi, sia a livello nazionale che più vicino a noi. Basti pensare a certe cose che sono accadute negli ultimi anni che dovrebbero lasciare quanto meno a bocca aperta o ad alcuni regolamenti che ti fanno quanto meno pensare. Sono molto dispiaciuto che questo caso coinvolga la Manuela (Pernici per chi non conosca il suo nome) perchè è una persona davvero splendida che porta dentro di se quel sacro fuoco che pervade tutti coloro che amano la pallavolo (senza trascurare il fatto che come professionista lei vive di pallavolo!). Certe persone a mio parere dovrebbero assumersi la responsabilità delle proprie azioni, visto che vengono pagate (spesso anche troppo!) per prendere delle decisioni. L'egregio signore che ricopre la carica di Segretario Federale essendosi inventato una bella favoletta (forse per favorire qualche squadra che porta voti alla persona giusta?) dovrebbe, a mio parere, essere rimosso. In una qualunque azienda privata ben funzionante questo sarebbe l'esito della sua azione riprovevole che ricordo sta danneggiando gravemente 2 professioniste! Allora cosa si aspetta a lasciarlo a causa direi con Giusta, anzi Giustissima Causa? Speriamo che almeno questo ennesimo brutto episodio abbia un lieto fine sia per quanto riguarda le due atlete che per il poco egregio Segretario Federale! - Alessandro Ciaccia (alle_12@libero.it) - 25/02
P.S. Scusate gli errori ma non lo rileggo e lo ho scritto di getto!


corsivo 1 - 17/09/004
corsivo 2 - 17/09/004