2011/12
Final Four Coppa Emilia Romagna - 18-19/02/2012

PALLAVOLO VILLA D’ORO voto 10 con lode: Siamo diventati scarsi, questo è fuori di discussione. O se preferite buffoni. E quindi ci tocca competere a livello regionale, sempre che questo sia un male. Di sicuro non lo è per i nostri fisici e le tasche della Polisportiva. Però siamo sempre noi, da otto anni a questa parte, e nonostante l’età che avanza siamo ancora capaci di vincere qualcosa. In compassionevole rispetto di chi non vince o non ha mai vinto nulla. E parla.
Ma le vittorie, ora, non sono così importanti. È importante l’organizzazione, la voglia, l’atmosfera. E tutte queste cose ci sono ancora, e si tramandano ai giovani e speriamo che questi nuovi virgulti ci diano una mano a tenere tutto in piedi, ancora per un po’. Giusto per vedere chi parla così tanto giocare di nuovo e ancora e “soltanto” al nostro livello. Al nostro livello nel gioco, s’intende. Nel resto... forssssss. Gente come Paolo o la Franca, o tutti quanti gli altri, genitori, amici, Loretta, Uber, Mohamed, tizio caio e sempronio bisognerebbe inventarla più spesso

POLISPORTIVA CAMPEGINESE voto 9: Beh che dire, un’altra di quelle belle realtà che fa sport sano, in tutte le discipline, per tutte le età, vedi i vecchietti Cantagalli e Borelli in campo assieme al liberino di quindici anni. Purtroppo almeno una volta nella vita a tutti i pallavolisti forti capita di incontrare Ugolini. E lì, che tu sia pallavolista o donna semi-nuda, sono sempre cazzi. È mister secolo mica per niente. A me questi ragazzi piacciono, e non solo perchè sono miei parenti! A parte che ci devono quantomeno una cena, gli abbiamo spaccato Grilli...

CAMPAGNOLA voto 4: Come i secondi in campo di Grilli, appunto, che entra per battere e ricevere: non può fare altro, è acciaccato alla caviglia. Dato che Riccardo Vecchi ha una simpatia innata per Campegine, ma soprattutto gli sta sui maroni in una maniera indescrivibile Grilli, decide di battergli corto, giusto per scavigliarlo del tutto, fargli finire la stagione, infrangere i sogni di Coppa Emilia campagnolesi e far andare in B2 Campegine. Comunque è deciso: a breve il quartetto Trebbi, Ugolini, Malavolta, Mattioli si ritira e si dà a un’altra attività non meno faticosa: lo smontagòòòmme!

TORRAZZO voto 2: come le mani sinistre di Federico Ugolini. Che se facesse l’opposto anche anche. Ma deve palleggiare. Fede sei sempre stato il mio idolo comunque, lo sai. Infatti il 2 è soprattutto perchè non può essere che Pippo Guidotti faccia i miei stessi tornei, come è possibile?!??! Fino a poco tempo fa era Pippofaicagareguidotti, vinceva Assen solo perchè lo trascinavamo noi, altrimenti si accontentava di fare 2-3 punti così passando per caso in una qualche squadra amatoriale... e adesso gioca contro di me? O lui è diventato un fenomeno, o io sono un buffone. Ultimamente l’opinione pubblica pare propendere per la seconda ipotesi. Comunque due slogan nella protesta del Torrazzo: Meno cartellini per i Barbolini! e Torna a casa Artioli! (che cena sempre fuori... e ciò aumenta i sospetti sulla cucina della Laura...)

FIPAV REGIONALE voto 6 di stima: soprattutto per aver scelto un ottimo relatore per la conferenza riservata ai dirigenti. Però noi stiamo ancora aspettando le migliaia di euro di premio vittoria. E calendario e definizione dei gironi quantomeno umani. E soprattutto arbitri non dico migliori, ma un po’ più coerenti. Si può fare qualcosa? No perchè sennò poi Vecchi, con tutte quelle doppie fischiate, mi impazzisce. Che già non è mica tanto normale di suo. E la gente gli fa mani fuori... ah no scusate, glielo fanno lo stesso... sbaglio io.

PUBBLICO voto 9: erano anni che non giocavamo davanti a così tanta gente... Almeno due, dalla finale di Assen 2009. Ma lì erano tutti stranieri. Ci vuole anche pubblico e tifo, per darti stimoli. Quindi grazie a tutti, dalla mia prima tifosa Martina Bellei, ai numerosissimi tifosi di Mirko, Marci, Leva, Borghi e Garuti (oh, ma che gusti c’avete?! eh eh), alla mia famiglia acquisita, a tutti quelli che ci vogliono bene e un po’ meno bene ma che comunque c’erano, fino alle groupies di Ugolini, urlanti nell’assedio allo spogliatoio (o camerino?) dell’mvp interplanetario

OZZANO voto PAPOTTI: perchè decide lui chi è la migliore, chi è la più bella, chi è la più meritevole. Questo se ne è andato sputando sulla società che lo ha cresciuto, poi appena si torna in una finale, vuole salire sul carro del vincitore e decide tutto lui. Ma dico io...

VILLA D’ORO DONNE voto NO: Contro questo Ozzano si poteva vincere. E fidatevi, ve lo dice uno che non si è perso un punto della partita. Ma poi ci sono altri NO: 1) Quello della Piacentini, che non si vede nè sabato, nè domenica, grazie per il sostegno eh! 2) Quello della Ferriani che ha detto no al colesterolo (da oggi) e no al superbomber (era un’impresa impossibile, e che ti avrei reso comunque impossibile io. Bisogna lasciare largo ai fortissimi giovani, noi siamo vecchi ormai) 3) Quello della Vai alla cena di squadra post vittoria di domenica, che costringe lo zoppo a casa in solitudine e depressione 4) Quello della Chiavarino domenica sera a Borghi “No, stasera sto con Jack!”. E così Andre viene a cena con noi. 5) Quello della Della Casa che dichiara “No beh, vince Ozzano facile 3-0”. Da quel momento in poi la finale femminile dura almeno altre 7 ore. 6) Quello della Vai alle foto messe bene a fuoco. Proprio non le vuole fare!

PIRRI-TERRAZZA 3-0: qui non c’è confronto. Mi dispiace eh. Ma anche no.

PALAANDERLINI voto 8: guarda un po’... non c’è Prampolini e io non mi scaviglio, non mi infortuno, sto bene e la Villa d’oro vince! Ma allora non era il palazzetto che portava sfiga, ma veh! Grande Simo, sabato Ugolini vi compra la partita.

RICCARDO SERENITA’ VECCHI voto 7: per una volta non impazzisce, per una volta capisce a chi dare la palla e quando. Ovvero lasciare che Sandoni e Zacchia si sfoghino a muro, dare la palla dietro quando la suddetta scotta, dare la palla in quattro quando siamo avanti e si vince in carrozza. Bravo Ricky! Tra l’altro, in una maniera del tutto inspiegabile, fa meno doppie del suo dirimpettaio di ruolo. E ciò alimenta ancora di più le polemiche sul livello degli arbitri: oh, ma lo avete visto come palleggia questo? Due voti in meno perchè a casa non ha la lavatrice e le magliette gliele devo lavare io... Veronica, facciamo qualcosa?!

FEDE ARCIGAY CAVANI voto 0: come le fighe che porta a cena, dopo aver dichiarato “Oh ragazzi, ne porto io 6 o 7 meravigliose”... E poi? Nulla. È lì solo con la sua pizza (è arrivata poi?). Un altro di quelli che parla troppo. Però gli vogliamo tutti molto bene, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. E poi, incredibile dictu, fa meno doppie di Vecchi. Quando sta in porta a calcetto sembra un colino per la pasta o, se preferite, Belen Rodriguez. Nel senso che ha buchi da tutte le parti e va a farfalle...

ANDRE “A UGOLINI GLI INSEGNO POI IO” BORGHI voto 9: risponde sul campo alle critiche ricevute da mister secolo con due partite sopra le righe. Scatena gli applausi della folla quando va a ricevere due palloni sopra al bagher di Ugolini fulimandolo con lo sguardo e, non si bene come per la verità, la Villa d’oro fa punto. Se eliminano il bagher dallo sport pallavolo, questo qui diventa fortissimo.

GHIACCIO LEVA voto 9: intanto rileva un inguardabile Trebbi in semifinale e fa tipo 10 su 9 in attacco. Ma poi, ne vogliamo parlare dei suoi ingressi in finale? Nel primo set mette a segno il punto del 24-24, nel terzo entra per uno schema che solo Tassoni può pensare e fa finalmente girare la squadra nonostante Ugolace avesse deciso che voleva finire la partita in P2. Spettacolare.

DAI GIANLUCA CAZZOOOOOOOOO voto 8: anche lui glaciale in finale, entra in ricezione sul 20-20 del terzo set, dice “ci penso io” ed eccoti tre doppio più in testa a Vecchi. Oh, facile prendersi i meriti quando fanno tutto gli altri (sì, parlo con te Ugolini!). Guarda Gggianluca sono Gggiancarloabbbèèète della Federazioneitalianagiuuuococalcio e ti dico che i tttuoi piedi manco nel campionato amatori del Burkina Faso se li piglierebbero però a pallavolo, sto sport per froci e bbbuffoni, ce sai giocà dai cazzooooooooo!

MIRKO “PER ME PUOI ANDARE PURE AFFANCULO” BARBIERI voto 8: protagonista del cambio più incredibile e più umiliante della storia, un libero al posto di un opposto, si fa valere ogni qual volta deve entrare in seconda linea. “Guarda Mirko, grandissimo, sei fantastico ma per me puoi pure andartene immediatamente affanculo”. Abbiamo un segreto io e lui, ma ve lo raccontiamo a fine stagione.

MARCELLO “NICOLINI” SANDONI voto 8: Spieghiamo subito il perchè del soprannome. Marco Nicolini, quando ancora sembrava un giocatore di pallavolo, era famoso per una caratteristica principale: in allenamento durante la settimana era suonato come un pugile, al sabato sembrava (a volte, molto raramente) un fenomeno, vedi Villa d’oro-Carpi 3-1 (ciao Grillo!) o Schio-Villa d’oro (quando io e lui sembravamo Vullo e Timmons dei tempi d’oro). Ecco Sandoni segue le orme di Nicolini in tutto e per tutto. La speranza è che lo stato di grazia duri un po’ di più delle tre settimane in carriera del mio amore.

SEE EMILY DON’T PLAY voto 9: Come tutti i grandi vecchi si siede in panchina senza far polemica, incita, mangia, guida la squadra con la sua sapienza tecnica e musicale. Ce ne fossero, di Emiliani Malavolti.

LA PANTERA DI CASINALBO voto 6: come i suoi punti in finale. Ma meriterebbe molto di più: perchè per la prima volta capisce che per vincere l’importante è mettersi a disposizione della squadra, e lui in finale lo fa alla perfezione, toccando a muro, difendendo (so che non ci crederete ma è successo, ma d’altronde è la panterona di Casinalbo mica per niente!), attaccando bene quando è chiamato in causa, battendo il giusto e mettendoci tutta la grinta del mondo. Lo stiamo allevando bene, deve continuare su questa strada. Tra l’altro, la notizia più incredibile arriva a metà secondo set durante la semifinale: Zacchia ha fatto punto con un rigore. L’Ansa batte subito l’agenzia, immediatamente la notizia si diffonde tra l’incredulità del mondo, dall’Australia all’Argentina, passando per La Bertola e Corlo.

Infine lasciamo da ultimo lo zoccolo duro, quelli che c’erano cento anni fa e ci sono anche adesso. Chè un pochino è anche merito loro.

IL BUFFONE TREBBI voto NON RIESCI NEMMENO A VINCERE ecc ecc (troppo lungo, che palle...): Alla fine cerca di tener fede alla nomea che si è creato, con un infortunio al polso al quale nessuno crede, soprattutto durante il primo set della finale. Nemmeno lui. Che buffone. Impresentabile in semifinale, si presenta invece in finale, dove impartisce l’ordine perentorio a Vecchi a inizio secondo set: “Dai, fai vincere l’mvp a Ugolini che poi sta male”. Dato che Vecchi è in serata, esegue alla perfezione, e così a Trebbi rimangono solo alcuni palloni (sempre i più brutti, come nella miglior tradizione di Vecchi) e la soddisfazione di alzare la coppa alla fine. Sempre che il premio fosse vero e non uno scherzone tramato in oscure sale sassolesi... Sai, a forza di scrivere stronzate...

MVFU (Ma Vai a Fanculo Ugolini) voto 1: come i voti che prende nella giuria che decreta il premio come miglior giocatore. Essendo che la giuria è composta da una persona sola, e questa persona è donna, il premio gli era già stato assegnato prima della finalissima. Pare che abbia vinto pure l’mvp femminile. Detto ciò, quando conta torna fuori. Anche se, detto ciò, quando contava, in finale, i palloni li ha schiacciati qualcun’altro. Ma tant’è, a noi piace lavorare nell’ombra, e lasciare l’effimera gloria di un volatile premio al divin ricciolino, per ambire a più celestiali ed eburnei traguardi, ovvero renderci conto che non riusciamo nemmeno a vincere ecc ecc (troppo lungo, che palle...)

IL BBBBBERGGG voto 0: come gli errori in ricezione di Bergianti in due partite. Ma siamo sicuri? È un dato reale? Come sempre quando la Villa d’oro vince qualcosa, l’mvp reale è lui (vedi Trocia beach 2009, tanto per dirne una) ma il premio lo danno a Ugolini... Insomma, Bergianti sembra sempre più Calimero, sopraffatto dal cattivo solo perchè è più piccolo e indifeso. E non fa punti. E le donne alla fine, ahilui, votano Ugolini.

MISTER TASSONI voto 8: Per descrivervi la serenità e la glaciale calma del mister vi racconto la girandola del terzo set. Villa in carrozza, avanti 2-0 e (mi pare) 18-14. Poi Ugolini decide che no, non ci sta, non vuole andare a cena! E quindi, su una serie di innocue battute corte, cade come un sacco di patate e inizia a prendere ace su ace e a ricevere in tribuna o quasi. Tassoni però non decide di cambiare Ugolini. No. Nell’ordine: mette su il secondo libero al posto dell’opposto in seconda linea. Ma siamo in P2, sicchè lo schiacciatore dietro è in 6 e in soldoni la Villa non ha più l’attacco da seconda linea. Dato che Ugolini però è sempre più sacco di patate e continua a ricevere come il peggior Borghi, sul 18-18 via, un altro cambio. Ma non Ugolini. No. Fuori il centrale davanti e dentro una banda (Leva). Per fare cosa? Attaccare a due su tutta la rete, quindi un attaccante in 4, uno in 2, zero centrali, zero seconde linee. Pensa anche di mettere dentro Cavani come tornante sinistro per raccogliere i cross che Ugolini sta facendo sulla fascia, ma fortunatamente la Villa gira, il mister rimette le cose in ordine e si va a vincere. Comunque un grande.

LO ZOPPO voto 29: come il nefasto giorno in cui il chirurgo gli dirà: “Caro Manuel, la tua carriera è finita”. Nel frattempo organizza come sempre alla perfezione, sale sul carro dei vincitori, prepara una convenzione assurda con la Terrazza, sempre alla Terrazza fa notare a tutto il pubblico che tettone abbia la sua morosa (morosa la quale prima diventa tutta rossa, ovviamente, poi dice che comunque è solo il reggiseno iper imbottito e il vestito), sempre chiamando in causa la morosa diserta la cena di domenica col resto della squadra, in questo umiliato dai giovani Sandoni, Borghi e Barbieri. Un weekend di gloria lo si può avere anche da zoppo, se hai degli amici buffoni e vincenti.

IL REDIVIVO PAPOTTI voto 3: Esce per un attimo dal livello Dream Team e torna nella sua famiglia e nel volley quantomeno guardabile. E si rompe il tendine d’achille. Non è più abituato. Ma gli vogliamo bene. In fondo, anche se lui cerca di divincolarsi da questa immagine di buffone che non riesce nemmeno a vincere ecc ecc (troppo lungo, che palle...), Sandro è e sarà sempre uno della famiglia. Uno dei più importanti.

Non conta un cazzo, la Coppa Emilia. Come la definisce qualcuno, è la coppa del nonno. Sarà vero. Però intanto ci siamo divertiti. Continuiamo a divertirci, insieme. E questo, cari ragazzi, non ce lo toglierà mai nessuno


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2006/07
Morciano - Villa d'Oro 3-1 - 22° giornata - 31/03/2007

La sfida era delle più difficili: e infatti, come sempre quest’anno, la Villa l’ha fallita. Una prestazione indicibile in campo e, come dice il Pancia, se perdi tre set senza superare i sedici dalla squadra che ti precede in classifica e con cui dovresti giocarti la salvezza beh, allora vuol dire che in B1 la nostra squadra non ha proprio senso. O meglio, all’inizio ce l’avrebbe anche avuto, ma poi, endicappeti si diventa…
C’è però un grosso problema. Un enorme problema. Un casino. Il nostro casino. Le pagelle. Questa volta a caso.

National Transports Villa d’Oro voto 10: in campo è assolutamente impresentabile, proprio non si guarda. Però c’è un però. In una partita insulsa, dopo aver subito tre quarti d’ora di annichilimento, i rossoneri fanno il miracolo. Mentre Morciano si appresta in maniera rilassata ad approcciare il terzo set e la conseguente salvezza, la Villa, ribadiamo, nel più totale nonsenso, butta la partita in rissa. E ci riesce a pieno titolo, ricevendo urla e strattoni sottorete, venendo ripetutamente insultata dagli spalti, trasformando il palaRovelli in una bolgia inaudita, per come stava andando la partita. Bravissimi. Se dobbiamo uscire dalla B1 facciamolo ad arroganza alta.

Corrado Battistini voto Nobel per le FRASI: Trebbi alla cameriera: “Scusa, sapresti dirci se c’è un posto dove ci siano anche donne, qui c’è Dagòmo che non si tiene” Cameriera: “Ma guarda, nella piazza qui dietro c’è un pub, di solito c’è del giro” Batta: “No guarda, proprio non hai capito. Noi stiamo cercando un viale”…. Storico.

Il centro non va più di moda voto 4: a dimostrazione che ormai l’Italia è in mano agli estremisti, i tre centrali Villadoro decidono di fare 4 punti in 3. I tempi sono cambiati, la DC si è sgretolata ed è meglio cambiare ruolo politico, buttandosi o a sinistra (palleggiatori e opposti) o a destra (bande). Basta col centro, lasciamoci Casini!

Perle ai porci voto Sublime: beh, che dire ormai di questo campione dalla purezza diamantifera. Da solo fa gli stessi punti di compagni di squadra, avversari e pubblico messi assieme. Non sta certo a me commentare, critico super partes, le gesta di un Fenomeno ormai internazionale, che tra l’altro è l’unico della squadra, assieme a Vaccari, a difendere. Il Pancia non capisce il valore del suo opposto, apostrofandolo, dopo che quest’ultimo si era giustamente autolodato: “Grazie Alle, ci hai portato lontano”. Date le circostanze però… Sante parole. (Trebbi)

Il Dustin Hoffmann della Crocetta voto 8: ormai è un attore di fama planetaria. Questa volta interpreta la penosa parte di uno zingaro che fa l’elemosina. Ad inizio terzo set infatti abbraccia le ginocchia di Barozzi e, singhiozzando, chiede “Pancia, per favore, ti supplico, ti scongiuro, fammi giocare un set intero, ti prego, ti risolvo la partita, ti prego, per una volta, dai, non so più cosa fare, ho tre figli, sono senza lavoro, la Laura va a negri, mi hanno diagnosticato una diarrea cronica, mi hanno sparato, ho un polso rotto, la gamba in cancrena, ti prego”… Il mister si commuove, Ugolini gioca, 4 punti in 4 set. And the Oscar goes to… (Ugolini)

Le due punte voto Troppo Tardi: purtroppo Barozzi è milanista. E come tale, per tutto l’anno, ha proposto il classico schema ad Albero di Natale, con un'unica, dorata punta davanti. Tatticamente un suicidio, nonostante il valore del centravanti villadoriano. Le due punte però vengono rispolverate quando conta, cioè sul 20-4 Morciano del quarto set. Trebbi e Vaccari dimostrano, in trenta secondi, che quando si aggredisce l’avversario si può far male, peccato che il campionato sia già andato, assieme a Batta, a puttane. Ancelotti va a cagher tè e Kakà!

Il Ciccio voto 8: grande magnata, Barbera di qualità, gente si offre per giocare nella nostra ci femminile, la cameriera simpatizza, si spende poco. Non da 10 perché non ho capito bene ma mi è sembrato si parlasse di antipasti nel culo e noi non siamo pedali. Siculi!


Un babi da Ciccio voto 1: se ne va ubriaco dal tavolo di fianco al nostro. Noi come solito “Ciao bomber”. Lui impazzisce e va tronfio dagli amici: “Ehi ragazzi, avete sentito, mi hanno detto bomber, cazzo, sono un bomber, sono un fico, ah aha ah bomber bomber bomber… ahahahahaha”. Va bene pedale, la prossima volta ti chiamo gighen e vediamo cosa dici. Imambì!

Il congresso del Partito dei Comunisti Italiani voto 9: in 40 secondi la Villa fa su una bandiera che viene poi fieramente sventolata nel centrocittà della fascista Morciano al grido di “Viva Stalin!”. Il comunismo, in via del Lancillotto, è un fatto di famiglia, ormai anche il mister è convertito. Bandiera rossa


I presagi voto NO: si vedeva dall’inizio che la trasferta non s’aveva da fare. Pronti via e davanti alla Villa una moldava in vena di vaccate tampona in retromarcia il pullmann. Un’ora di constatazione amichevole, stipulata in latino per intendersi. Poi si arriva in Romagna: Morciano è ridente cittadina dall’architettura fascista, e infatti nel palazzo di fianco al municipio, assieme ad un balcone stile piazza Venezia dal quale l’assessore Palmiro Cangini avrebbe detto “Più pugnette per tutti”, svetta una scritta che dice più o meno così: “Italiani (boato della folla) …………….. Meno male (boato della folla) ………….. che c’è stata la Marcia su Roma! (boato orgasmico della folla) …….. Altrimenti (boato della folla e reggiseni in aria) …………… la Marcia su Mosca (piccolo boato della folla e alcuni svenimenti) ……… avrebbe portato nel mondo ……. Distruzione e rovina, ovvero comunismo! (delirio della regione tutta con omicidi in massa di negri) ………………………………….. Viva la razza ariana, viva l’Italia, viva i pelati, bruciamo i negri! (4 miliardi di decibel per tutta la penisola infrangono vetri e scatenano maremoti, si appiccano fuochi con legna ed ebrei per festeggiare, il Pancia si spoglia)”. Perché non ne avevamo avuto abbastanza, in piazza c’è il raduno mondiale di scout. Con queste premesse era impossibile vincere. La Luna Nera!


Dagòmo voto 2: chiama l’ALL IN nel match decisivo e gioca 9 secondi 9, perdendo quindi tutti i soldi. Poi, non contento chiama l’ALL IN anche a un centinaio di ragazze morcianesi, ma anche qui la sarcastica risposta delle femmine romagnole è “Con una coppia di due di picche in mano, tu chiami l’ALL IN? Ma neanche mezzo centimetro IN, figurati ALL”… Piatto piange. (Da Como)

Scusa vorrei una sfòglia! voto 3: Dagòmo si romagnolizza e chiede alla cameriera una sfòglia. Da lì in avanti cinque minuti molto simpatici di prese per il culo in accento romagnolo, ma la cameriera se ne ha a male e manda tutti a cagare. Busca.

Papa Ratzinger voto NO: già non ne aveva abbastanza di allenare una squadra di pedali, già non ne aveva abbastanza di perdere sempre, già non ne aveva abbastanza di fare buon viso a cattivo gioco. Qui la cameriera (in questo geniale) lo annienta anche, quando lui si sporge da una finestra (non chiedetemi perché c’era una finestra dentro al ristorante perché non lo so) commentandolo così, deridendolo apertamente: “Sai chi mi sembri? Papa Ratzinger”. Dai trionfi anticattolici ed eresiaci dell’anno scorso siamo passati ad avere il papa come primo allenatore. Non è proprio l’anno buono…


Suvvia, in fondo l’abbiamo presa bene la retrocessione. Aspettiamo telefonate


Monselice - Villa d'Oro 1-3 - 15° giornata - 03/02/2007

Il Distributore Funziona voto 9: il Pancia ha finalmente (ma tardivamente) cambiato idea e lui, beh, ovviamente non vedeva l’ora di rispolverare l’intesa che ha reso celebri le sua alzate e il suo Opposto (maiuscolo). Sulle sue tese dietro non arriverebbe neanche superman e riesce nell’impresa di far passare anche Ugolini. Quando ha la paralisi in posto 2 e 1… Ineccepibile. (Guerzoni)
Devo arrivare in Doppia Cifra voto 8 (come i suoi punti): Papotti per la seconda volta consecutiva è nello starting six. Però non si ripete sui livelli stratosferici di Lugo, anche se bisogna ammettere che è lui a stancare Maniero e soci, consentendo al fresco Zoba di entrare e passare come un coltello in mezzo al burro. È a quota 8, quanto scommettiamo che Papotti svergina la doppia cifra anche in B1? Categorico. (Papotti)
Per non farmi sbagliare la battuta mettetemi pure in panchina voto 8,5: Zoba dorme tra le braccia di Morfeo per almeno un’oretta, annichilito dalla prepotenza di Papotti. Poi, vista la crisi del Ramon Gato rossonero, entra in campo. In primo tempo è una furia e, udite udite, zero battute sbagliate, soprattutto nei caldi finali di set. Anzi, ancora di più: sul 32-31 Villa è la sua insidiosissima flot che manda in tilt Suman e consente a Ugolini di chiudere rigoreggiando il terzo parziale. Inginocchiato. (Bozzoli)
Un Negro vince in Veneto voto 8+: Malavolta come Malcolm X. Va in trasferta nella terra del razzismo più puro e, lavorandosi ai fianchi gli yankees padovani, pian piano esce dalla segregazione ed anzi, a fine partita è lui ad alzare il pugno nero al cielo, in segno di vittoria e protesta. E alla fine, nonostante la reazione di Maniero (che dice “merde” a tutti ma a lui “negro di merda”), ha l’appoggio del pubblico, che è tutto con lui: “Negro! Negro!” è il coro che si alza dalle tribune di Tribano, e, prima, verso la fine dell’incontro “Emì, Bumaye”: Emi, uccidili, come gli zairesi con Cassius Clay. Luther (Martin). (Malavolta)
Dopo questa la pallavolo non ha più senso voto 9: incredibile. Un 83% in attacco che neanche Marshall nei momenti migliori, per di più con un 2 metri e 12 a muro. In ricezione fa cagare, ma si sa, non è che ti può andare sempre tutto bene, e infatti mette in rete la battuta più lofi della storia. Ovviamente non riesce a fare a meno di prendere un giallo, e a fine partita, tramite un messaggero di Maniero, lo si informa che “rischia”. Comunque Sangiorgio non aveva mai giocato su questi livelli, e infatti la Lega Pallavolo sta pensando di chiudere baracca e burattini e darsi al tamburello. Inconcepibile. (Armaroli)
Uch, you’re DESQUALIFIEEEEEEEDDDD voto 2 (come le caaaaarte giaaaallleeee): la Resurrezione del Dio del Sesso, per rimanere nel tema della giornata. Inguardabile da un paio di mesi a questa parte (ma la responsabilità non è sua, è Laura che lo devasta), finalmente si sveglia nel match clou, e con una serie incredibile di pallonetti e piazzatine fa neri i veneti, riuscendo anche a battere bene. Richiamato 12 volte dall’arbitro, opta per la DESQUALIFIEEEEEDDD, perché ha paura di Vecchi e compagni e sabato preferisce stare dietro le tribune a fare sesso, tanto i tamburi degli 059 coprono le urla (non sue). Chierichetto. (Ugolini)
Hair Invasion voto 7: non fa una grinza quando apprende della sbalorditiva decisione di partire, in una partita di serie B1, con Armaroli e Papotti titolari. Redento dopo il match con Lugo, decide di non fare più invasioni di capelli, e si prepara a devastare Cles. Telespalla. (Giusti)
From Pussy voto 5: questo ragazzo, per dirla con Malavolta “è rimbambito dalla figa”, e allora si distrae, si deconcentra sempre, e passa dei venerdì sera ad alto contenuto erotico senza rendere partecipi i compagni. Night Club. (Da Como)
La Seconda Punta voto 8: dai, ridiamo un po’ di fiducia ad un bomber smarrito. Il modulo barozziano ad albero di Natale prevede un’unica punta, e allora Vaccari trova poco spazio. La situazione infortuni e squalifiche porta però il mister ad optare per provare in allenamento uno schieramento più offensivo, dato che Cles ha un attacco prolifico ma qualche titubanza in difesa. Quindi le due punte sono calde. Vedremo. Zalayeta. (VaccarI)
Alessandro Del Piero voto beh, datemelo voi, io non ho più parole: Capitano per caso e per una notte, si cala nella parte ed emula in tutto e per tutto il suo Capitano. Quindi: si carica i compagni sulle spalle e, sfidando il mal di schiena, per due ore li porta per il campo e li conduce alla vittoria. Si sacrifica, prende le murate anche per liberare al tiro i compagni di reparto, si immola, chiude il match, segna a ripetizione, finisce stremato, ma convertito. Il Gesù Eretico. (Trebbi)
CAAAAARTA GIAAAAAALLAAAA voto 9: il top del Bergia è a fine partita, quando il libero Villa d’Oro comunica al martello sessuale le decisioni del Giudice Sportivo. In campo lascia il compito di difendere al Gioiello, lui si concentra su ricezione e copertura e va bene così. BBBBBBEEEEERGIANTIIIIIIIIHHHHHIIIIIIII. (Bergianti)
Appuntamento al buio voto 8: dopo che ha finalmente resettato il computer, che ora dà pienamente ragione all’Opposto con la maiuscola, Loschi si reca in Terrazza e se ne va verso mezzanotte dopo una misteriosa chiamata al cellulare. Seriale. (Loschi)
Batta voto 10: parte da lui l’idea di equiparare Trebbi a Del Piero (equiparazione comunque ovvia) e ha successo. Come sempre, quando Batta prende in mano le redini della squadra, chiama cambi e tempi, gestisce la tattica, la Villa vince. Firmatario. (Battistini)
Il Monaco Pelato voto 10 NO: questa volta sì. Perché non solo da una settimana capisce che c’è solo un Uomo all’orizzonte che lo può Salvare (e non è Gesù, ma sapetebenechi), ma stranamente imbrocca anche la via del misticismo (questa volta c’entra Gesù) e converte la squadra, che per due ore non proferisce bestemmia nel viaggio di andata. Ovviamente i rossoneri interrompono l’incantesimo in campo, ma la benedizione del Pancia è un toccasana e la Villa non conosce ostacoli. Il primo miracolo è fatto, ora aspettiamo gli altri 11. Risorto. (Barozzi)
Ma un arbitro buono no? Voto NO: anche la coppia di sabato sbaglia a ripetizione. Ma il valzer di cartellini del quarto set vale il prezzo del biglietto. Un mare di CAAARTEEE GIAAAAALLLE che sembra di essere al Carnevale di Rio. Coriandoli. (Gli arbitri)
34 volte merda voto 10: un genio. Armaroli lo apostrofa scherzando in tono distensivo dopo un pallonetto: “Ma il nostro allenatore aveva detto che non li facevi!” e lui risponde “Ahu khuio fhkdjfkd, mala juytrfg oaiguguio, spala!”, in un ineccepibile italiano aulico. Poi saluta stringendo a tutti la mano con un sportivo “merde”, e, verso Armaroli, con un “Merda, ti spiezzo in due”. Ci doveva aspettare fuori, ma lo passa a prendere la mamma, perché alle dieci deve andare a letto, e ahimè la rissa sfuma. Fai la nanna bel bambino. (Maniero)

Mon-se-li-ce voto 3: grandissimo l’ultrà della nord del Brenta. Per tutta la partita è un continuo “Mon-se-li-ce” un “Pesta!” un “Salta!” su battute flot un “Za-not-to!” verso il bomber di casa. Ma che cazzo vuol dire “Otto!”??? È il soprannome di Zan-Otto? Sono i punti stagionali di Papotti? Problemi con le tabelline? Un grande. (LO spettatore)


Villa d'Oro - 1° - 14° giornata - 01/02/2007

Il distributore confuso voto 6: la premessa è che non è colpa sua. Purtroppo un condottiero ormai attempato e pelato lo ha convinto a cercare l’oro in posto 4. E così l’intesa ormai leggendaria col suo Scintillante Opposto è andata a Groeningen (cioè a puttane). Fortunatamente il capitano (la maiuscola la riserviamo ad Alex) sta capendo, sta cambiando, sta mandando in doppia e prossimamente tripla cifra il Gioiello simbolo dell’orgoglio rossonero (e gay). Rinsavente. (Guerzoni)
Campanilismo voto 6: Da Como coglie l’occasione e, mandato in campo contro la corazzata Forlì, si esprime su livelli eccezionali, quasi non da lui. Nel match successivo, contro Treviso, però s’inghirlandinisce e, sospinto dai suoi a “spingere”, alza palloni in stratosfera. La mente è occupata dall’amore e dal sesso, le sinfonie ormai sono solo quelle degli Europe. E così, per la Villa, sembra ormai giunto il momento per il “Final Countdown”, durante il quale la gente si chiederà “For whom the bell tolls?”. Anche per lui. Frate Tac (Da Como)
Dio voto 10 e lode: è in panchina contro Vicenza e la Villa vince da tre in scioltezza (per la prima e ultima volta). C’è anche contro Lugo, e la Villa si risveglia. Grazie anche a una sua inestimabile veloce dietro che piomba come un fulmine sui tre metri avversari. Questo non muore mai, ci seppellisce tutti (pallavolisticamente parlando) ve lo dico io. In God we trust (Carretti)
Zoppas li fa e nessuno li distrugge voto RIACEF: Zoppas li farà anche, ma lui si distrugge spesso: prima la spalla, poi il ginocchio, non un attimo di tregua per il centralone di origine becchiana. Talmente poca serenità fisica che è costretto a lasciare spazio a Papotti, siamo veramente alla frutta. Secca. Speriamo nel finale imiti la moglie! Trapattoniano (Bozzoli)
Sì, la B1 è proprio una categoria di merda, ci ho fatto sei punti anch’io voto 6 (ovvio): Papotti era ancora in bianco in questa stagione ed anzi, molte delle responsabilità sul crollo verticale della Villa erano da imputare a lui: con un mare di veloci fuori ha chiuso praticamente tutte le prime sconfitte della striscia meravigliosa di 8 perle della bandaBarozzi. Poi la Resurrezione: titolare con Lugo, ovviamente è responsabile della sconfitta, ma prende due muri due ed addirittura, dopo un mare di lisci (o un liscio al mare, boh?) pianta una veloce nei cinque metri, in faccia all’attonito De Angeli. Forse la sua stagione finirà qui, ma Sandro, comunque, ha già dato. Responsabile (Papotti)
Il NEGRO voto 8: beh, la vera sorpresa del campionato è Malavolta. Innanzitutto sorprende che ci sia, perché nell’ultimo anno in pochi lo avevano visto. Poi: nel nostro girone ci sono due negri, lui e Batte. Beh, nello scontro diretto lo surclassa proprio, lo annichilisce, lo annienta senza pietà. E si autoelegge miglior negro del torneo. Ultimamente passa ore ed ore tra le bestemmie ed il letto, la sua vita è diventata molto legata alle sorti di dio. United Niggers of Benetton (Malavolta)
L’allergico ai negri voto 3: l’ormai ex Dio del Sesso era partito in quarta, contro Lugo e Cles sembrava davvero un giocatore di categoria. Poi, man mano, si sono aggiunti diversi fattori (o punti): innanzitutto il punto G (guinzaglio). La love story tanto auspicata con l’aura Rosi si è concretizzata, ma Ugolini fatica a respirare causa le ristrettezze dello strumento di potere della padrona, e arriva alle schiacciate quasi privo di ossigeno, quindi di idee. Poi c’è stata un’inversione del problema negri: mentre gli anni scorsi prendeva murate su murate, quest’anno ammazza Batte. Ma da lì in poi è un disastro, quasi che l’allergia si sia trasferita alle partite successive. Il Dio del G (Ugolini)
Ho Selleri nel taschino voto dall’1 al 2: beh, bravo, cosa ci vuole a mettersi un internato della seconda guerra mondiale in tasca? Niente, troppo facile. Fa lo sborone perché anche lui ha sporcato il tabellino della B1, ma in realtà si potrà giudicare solo dalle prossime partite, quando avrà sulle spalle tutto il peso della squadra. E comunque stagione fallimentare, come Direttore Sportivo e come organizzatore di feste. Sulla pallavolo, beh, neanche da dire. 15 persone il Vox questa notte! È vuotoooo… (Armaroli)
Un armadio a muro voto 7+: provateci voi a fare due ore e mezzo di allenamento dopo 12 ore di traslochi, traslocazioni di mobili, sollevamento pesi e rampe di scale. Beh, Rubes come se niente fosse buca i parquet e salta come un grillo. In partita a volte è in difficoltà, ma tira fuori perché è abituato a lanciare comodini da 15 chili, e il Mikasa pesa soltanto 400 grammi. Translator (Giusti)
El Pibe de pongo voto n.g.: il Salvatore della patria contro Lugo si frattura. Una cosa strana, praticamente cade in piedi, ma con 20 giorni di gesso più la riabilitazione ha mandato il Pancia sull’orlo del suicidio. E dire che proprio contro Romagnoli e i romagnoli sembrava aver ritrovato la giusta verve agonistica. La maledizione dei palloni gialli però lo perseguita. Santo subito (Sangiorgio)
Samuelson voto dallo 0 all’1: allora, a parte che un opposto che per un mese fa solo pallette non si era mai visto sulla faccia della Terra ma tant’è, capisco che giocare col Gioiello davanti sia demoralizzante per chiunque. Vaccari avrebbe trovato spazio in una qualsiasi delle B1 italiane, proprio in quella con l’opposto più ineccepibile doveva capitare… Vabbè, sfiga. Ma la quantità industriale di figa che, in quanto sostituto di Bellei, doveva portare? Dov’è? Il vero worder (Vaccari)
A gò i braz muntè a l’inversa voto DREZET!: il libero Villa d’Oro quest’anno ha un problema. Si è risvegliato in ottobre con l’avambraccio destro attaccato all’omero sinistro e viceversa. Un bel casino, considerando che se fosse un opposto va bene, tanto mica è importante dove indirizzi la palla, ma lui qua fa il libero. La Zoppa poi lo condiziona nelle scelte di abbigliamento, e così anche il look va a Groeningen. Gundam (Bergianti)
The Blind Jewel voto 10: beh, cosa dire ancora che non sia già stato detto. Lasciamo parlare i numeri: 1051 punti in Villa d’Oro, in sole 66 partite, 2016 punti in una carriera in serie B che è durata appena 5 stagioni e mezzo, una serie impressionante di colpi e di oreficerie al servizio dei tifosi e della squadra. Quest’anno lo attanagliano problemi fisici e agli occhi, il Nano lo trascura, ma Lui, divino, continua per la sua strada di Gloria, anche se ormai al Tramonto. Sunset Boulevard (Trebbi)
Un Computer diabolico voto NO: già odiavo il palmare di Batta, che mi toglieva deliberatamente i punti, ma vogliamo parlare di questo computer che mi dipinge come il NONO, e ripeto, soltanto il NONO opposto del girone, quando è chiaro ad occhio nudo che fanno tutti cagare rispetto a me? Incredibile. Virus (Loschi)
Batta voto 46: si appella alla pallavolo antica per risollevare gli animi, ma ancora non ha ritirato fuori il pur contestato palmare. Fatto sta che è ormai pronto a prendere in mano le redini della squadra il prossimo anno in B2, e quindi non ha nessun interesse nel salvare la squadra. Sorry, I’m retroceding (Battistini)
Il Pancia voto NO senza discutere: sbaglia tutto. Nel senso che carica sulle spalle sbagliate (quelle di Papotti e Armaroli, ovviamente) la squadra, e infatti ne escono otto sconfitte consecutive che minano alle basi il record di due stagioni fa e che risultano ormai irrecuperabili per la Cenerentola del volley nostrano. Il suo peccato più grave rimane quello di aver tenuto in naftalina per un intero girone il giocatore che lo ha innalzato alle nuvole angeliche delle panchine che contano, il talismano che gli ha consegnato su un piatto d’argento i suoi maggiori successi. Si prepara ad un mesto ritiro, non prima di aver inferto alcuni grossi dispiaceri. A se stesso. Winston a fine carriera (Barozzi)


2005/06
Villa d'Oro - Pieve a Nievole 3-0 - 24° giornata

Triplo Axel voto 8: non arriva al 10 come per quasi tutto il girone di ritorno perché non serve a badilate l’adamantino opposto che gli ha fatto conquistare i vertici delle classifiche mondiali. Ma nelle ultime tre partite lucida l’intesa con tutti gli attaccanti, riesce a far schiacciare in campo Papotti, con Carretti rispolvera schemi da antologia letteraria, con Sangiorgio mette la palla in banca e allora va bene. Lucidatrice. (Guerzoni)
Tersicore voto 10: il Capitano non si smentisce mai. Prima basisce tutti con citazioni dall’epica greca, poi, visto che il match e soprattutto la Villa non decollano, si prende la squadra sulle spalle, come tante volte in questa stagione. Dal 17-16 Montecatini nel secondo set, si passa al 24-17 Villa in un battibaleno, tra battute del Capitano, difese del medesimo, cagate del Dio del sesso. Musa ispiratrice. (Carretti)
Il Maestoso voto 9: dall’incontro con PierMario Papotti è cambiato. Prima un giocatore medio, con alti e bassi, e servizi in rete. Poi una furia distruttrice che si abbatte con la sua maestà su qualsiasi avversario. Ace, primi tempi fuori e dentro e adesso, incredibile dictu (me l’ha insegnata Erro), muri maestosi per un giocatore regale. Alla Crepa si accascia sulle nonantolane durante la serata e, con una mossa da film poliziesco, viene lasciato solo in macchina con un Albo in versione “unfrontable”. Lui però, con una reazione da Miami Vice si mette all’inseguimento della macchina con Murgolo, Armaroli, Dio e Gioiello e, nonostante vani tentativi di depistarlo, la raggiunge per tempo, anche perché la suddetta macchina ha 98 anni, non supera i 35 km/h, ha una gomma bucata e ha Armaroli al volante. Maestoso. (Papotti)
I play off io me li faccio in Brasile e voi fate poi quel cazzo che vi pare voto 9+: da quando Correggio ha effettuato il sorpasso, post Carpi, Sansa non si ferma più. Ha deciso che lui i play off neanche li vuole sentire nominare, proprio gli schifano. Come d’incanto la Villa non ha più perso un set. Ci sarà un collegamento? Svogliato. (Sangiorgio)
Un diamante a 12 facce voto 8: come sempre fondamentale. Intanto per la generosità con cui decide di sbagliare tutte le battute per far entrare un Cozza un po’ depresso. Poi per l’arroganza con cui tira un missile in faccia al già stordito Fondi. Poi per la classe con cui gestisce i palloni caldi. Ci tengo a precisare che, per estrema cavalleria, ho detto io al Nano di darmi meno palloni del solito, così la Siba può agilmente superarmi e vincere. Galante. (Trebbi)
Il Dio delle trame oscure voto NO: in campo è unservable, e infatti il Nano gli dà 6 palloni 6 in tutto l’incontro per non vedere troppe cagate. Fuori campo è orrendo. Intanto non svela l’esito dei suoi incontri notturni al giovedì sera all’Ohm, locale nel quale da due settimane l’ormai ex Dio del sesso fa strage di cuori. Poi venerdì, con tutta la squadra ad assistere allo spettacolo di cabaret targato Morsichino, sparisce improvvisamente, senza rivelare l’ubicazione. Si rifà sabato, prendendo un due di picche clamoroso via etere. Pink bag. (Ugolini)
Premiata ditta Armaroli-Murgolo voto 4: dopo i rispettivi exploit (Armaroli 17 punti con Carpi, Mugolo 16 con non mi ricordo più chi comunque una squadra che sta davanti a Nonantola di sicuro) i due si sono celati nell’oscurità, dividendo ormai, oltre all’appartamento, anche i tabellini. La Murgolo fa salire il voto della coppia, distinguendosi con un abbigliamento finalmente femminile, e anche addirittura spinto verso il cinema erotico. Poi però quello che non ti aspetti. Una fuga puntualmente studiata a tavolino si infrange di fronte a un autoveicolo che va a pedali (infatti lo guida Armaroli), con preservativi di cane ovunque e un limitatore di velocità congenito. A eccitare i cani non si fanno molti soldi, si comprano poi le macchine che si possono comprare, qua nessuno fa miracoli. Concessionari.
Security Serve voto 8: entra in campo con fare arrogante, il Pancia ce la mette tutta per fargli sbagliare la battuta cambiandogli la zona, ma lui, con la sua ormai leggendaria “battuta di sicurezza”, che a Reggio era finita sotto la rete ma che da mesi sta mettendo in crisi tutte le ricezioni della squadra, a momenti fa un ace. Arrogance. (Cozza)
Dade voto 7: astutissimo alla Terrazza ad inserirsi in un posto a tavola tatticissimo. Poi però non costringe le due belle dame tra cui è stretto a fare quello che tutti ci aspettavamo. Arrendevole. (Goldoni)
See The others Play voto 8 di stima: per una puntura d’insetto al ginocchio mal curata è stato fermo praticamente tutta la stagione. Ma non ha fatto mancare alla squadra un apporto costante di tifo e teologia applicata alla vita reale. Enrico Toti. (Malavolta)
Joooohhhhnnnnyyyyyy Foooooooxxxxx voto 5- di stima: in campo come al solito fa il suo, e sull’annata del libero più basso del pianeta non c’è nulla da dire. Ma nei calcetti ha una media voto di 3.7, non segna un gol dalla stagione 98/99, e, come se non bastasse, si è già venduto ai rivali. Poi al venerdì si presenta con un cd penoso e costringe il Gioiello e Luppi a ore di strazio, coadiuvato e incitato dalle due Alici (voto NO per questo!) che si esaltano sulle note di Massimo Ranieri e della Rettore, chiedendo al Bergia in ginocchio (per arrivare alla sua altezza) di poter masterizzare quel meraviglioso prodotto. Si rifà parzialmente sguinzagliandosi al sabato dopo aver dichiarato il Marylin. Unhearable. (Bergianti)
Le ho scopate tutte qua dentro, possiamo andare voto 1: Albo Bellei ha un problema. È sempre in banana, e quando è in banana diventa una cosa incredibile, da ricoprirlo di pepe per il resto dei suoi giorni. Comincia mettendosi incredibilmente (e inconsapevolmente) cera per capelli in faccia, per modellare la barba forse, continua stracciando le balle a tutti per andare al Joia. Alla fine si va alla Crepa e lui, ovviamente, le scopa tutte, mandando MMS alla mamma (!) per farle vedere le sue conquiste. Poi sparisce e la comitiva decide di partire lasciandolo in quello che ormai è diventato il suo harem. Solo un moto di compassione delle pie ragazze di Nonantola lo salva dal ritorno a piedi. Si calma, finalmente, solo da Alberghini. Ed è per questo che non prende 0. Meno sambuca (Bellei)
Cesare voto 3: col suo nome fascista decide lui la serata dal 1288, consigliando ai modenesi la Crepa anziché il Joia, e passando ad Armaroli la direzione del locale, alla quale il rosso risponde con un “Crepa!” e poi riattacca. La Crepa però costa 56 euro a testa, questo potevi dircelo Cesare, anziché stare a cantare che non c’è latte senza biscotto. Crepa! (Cesare del 1288)
Vannucci voto 8: la frase con cui all’andata aveva apostrofato i neo Campioni d’Europa alla fine del match (“Ci vediamo poi a Modena”), aveva un non so che di sibillino e minaccioso. Ma al ritorno tutto si svela. Il buon ds di Montecatini noleggia una guida e con tutta la squadra va a visitare le bellezze della nostra città, lasciando campo libero alla Villa, che “vede” i ragazzi di Montecatini solo alla Terrazza. Di parola. (Vannucci D.S. Montecatini)
La vittoria elettorale voto 10: chissà perché, ma da quando l’Unione ha vinto le elezioni la Villa è tornata in testa e gli arbitri, adesso, la aiutano anche. Collateralismo.
San Miniato voto 10: in Toscana si mangia carne, evidentemente non torte e questo fa onore ai San Miniati e soprattutto a Correggio. Però grazie ragazzi. Viva le fiorentine.
Gli 059 voto il classico 9: anche se meno numerosi del solito fanno un casino ineccepibile, facendosi addirittura richiamare dall’arbitro, ma stordendo i toscani, che non ci capiscono più nulla. Grandissimi.
Il Bomber di Forza Italia al Morsichino voto 10 con lode: questo è un genio. Prima impezza le ragazze di Nonantola e della C femminile raccontando delle sue gesta da pattinatore sul ghiaccio (il soggetto è alto un mezzo Robbino e pesa dai 100 ai 120 chili). Poi, non si sa perché comincia a parlare di politica, e qua solo la lettera delle sue dichiarazioni può rendergli giustizia. “Perché Silvio è un grande, Silvio è giovanile *iokkkkkkkkkkkkkkkkkkkàààààà!”; (con coro da stadio) “Non si fanno figli dal culo!”; “Perché noi qua in Italia dobbiamo essere orgogliosi degli spaghetti, della pizza, e DELLA MAFIA *iokkkkkkkkkkkkkkkààààààààà!”; “Gli extracomunitari, tutti a casa devono andare, tutti a casa sti negri *io poooooooorcoooooooo!!!” (da notare che il soggetto parlante è di Pozzuoli e ha espresso simpatie per Bossi); “Perché a Sassuolo vai in via Adda, e ci stanno gli extracomunitari, e poi la droga, e la Coop, e si spacciano, e ho sceso il cane che lo ho pisciato, escimi la pistola, e la droga, e insomma, la Coop è di sinistra *iokkkkkkkkkkkkkàààààà!”. Valeva da solo il prezzo del biglietto. Caro Pastrocchi rintraccialo, da venerdì prossimo lo voglio ospite fisso. NON SI FANNO I FIGLI DAL CULO!
Guarda il video: MP4 - MPG
L’allenatore di Montecatini voto SEI UN GENIO!: allora questo ci vede peggio del Pancia, e fa allenare la sua squadra tutta la settimana coi palloni gialli perché la Villa d’Oro gioca coi palloni gialli (?). Poi la sua squadra prende un break di 8-0 (dal 17-16 al 17-24) e lui chiama i due tempi sul 22 e sul 23. Poi mette in campo Fondi che attacca 15 palloni. 1 punto, 1 murata, 13 palloni compresi tra il pubblico e la panchina rossonera. Solo il Pancia può capire il genio di questo mister. Misericordioso.
Borsetta rosa e altre voto 8: per la presenza e per il rifiuto al DDS. Brave.
L’amica di Luppi bomber di Longara voto 9,5: unico difetto: ha 16 anni. Per il resto perfetta, in tutto.
Passo solo coi pallonetti voto 6: per la Sbaracchini media tra il 3 del quarto set, dove attacca sempre fortissimo sul muro avversario per veder se le murate in testa le fanno cambiare il colore dei capelli, e il tie-break dove letteralmente trascina le compagne a suon di pallonetti out e mani fuori da volley del 1967. Vecchia. (Facchini)
L’usurpatrice del trono di Superbomber voto 6 di stima: allora, non avendo capito che io le sto gentilmente concedendo l’opportunità di diventare la bomber stagionale della Villa, si affanna per arginarmi, in tutti i modi. Corrompe il Nano con occhi dolci, aperitivi, cene ecc. Corrompe le sue compagne di squadra, costruendo ormai da tutta la stagione il solito canovaccio: la Villa va avanti 2-0 (perché è forte, questo non si discute), poi lei chiede alle compagne di fare schifo, per giocare due set in più e ingrassare il tabellino, e poi si va a vincere 3-2, mentre i maschietti giocano sempre e solo tre set. E alla fine delle sue partite lascia i calzini maleodoranti vicino alla spalliera proprio dove il Gioiello fa allungamento da sempre. Scorretta. (Sibani)
L’Inter ha perso tutto, Silvio ha perso le elezioni, ci manca solo che il Pancia perda il campionato… voto 6 di stima: perché dopo aver urlato di tutto alle sue ragazze, con modi comunque dolci e affettuosi, rimane a tifare i maschi che lo ripagano con una prestazione maiuscola e comunista al massimo. Vorrei sottolineare il fatto che dall’11 aprile Morini si è visto in Villa d’Oro solo sabato alla partita. Sarà una coincidenza. (Morini)
Batta voto 10 con lode e bacio accademico: non conta la macchina infernale che mi toglie punti dal tabellino. Non contano le inguardabili mutande fluorescenti che coprono le pudenda dei giocatori rossoneri. Conta solo la Terrazza. Batta: (alla ragazza immagine che distribuisce i volantini del Jam): “Scusa, ma tu la conosci la discoteca A GO’ UN CAZ CA T’AMAZ?” Ragazza Jam: “No, io faccio la pr al Jam al martedì e al sabato, mi dispiace”. Ci vogliono 40 minuti per riprendersi dalle risate. Colpo di genio. (Battistini)
Tripletta in attesa del risultato di San Miniato voto NO (storico): chiaramente vede un’altra squadra nello studiare l’avversario, con opposti che tirano in parallela, centrali che girano le 7 in zona 1 eccetera. Però è un condottiero vero e sprona i suoi giocatori. Ad Alle dopo un ace e una battuta sbagliata: “Dai non fa niente, abbiamo comunque recuperato un punto” e poi girandosi: “Porco ***!”. A Sandro nel concitato finale di primo set “Non lo vinciamo neanche questo set se viene giù Cristo e la Madonna!” e poi alla vittoria della Villa per 30-28 “L’ho sempre detto che lo vincevamo noi, andiamo!”. E tante altre perle del suo repertorio. Napoleonico (Barozzi)


Villa d'Oro - San Miniato 3-1 - 17° giornata + Villa d'Oro - Viadana + Eugenio e il Vox

John Cena Guerzoni voto 7,5: beh, tanto cena non si può dire, perchè parcheggia in Terrazza e poi mangia l'asfalto, o il volante, o il telefono, oppure GNAAAA comunque non le specialità della Terrazza. In campo, come al solito, serve col contagocce l'opposto più forte della millenaria storia dell'umanità, ma si rivela lucido e lucidatore, anche se da qualche suo urlo non si direbbe. Digiuno. (Guerzoni)
Salt and Pepper, or only pepper Bellei voto NO: glaciale nell'ingresso in palestra. I compagni, ormai avvezzi ai suoi ritardi, stancamente gli ingiungono le paste. Lui risponde, glacialmente, che "ci sono cose su cui non bisogna scherzare" e che "ci sono cose più importanti della pallavolo". Insomma, per dirla con Luca e Paolo e Mimmo Amerelli: "Cosa conta di più nella vita?" "La Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiggaaaaaaa!" "E Mimmo mucha cossa e Mimmo tannta rrrrrrobbba". Altrimenti è ingiustificato e le paste raddoppiano. Panettiere. (Bellei)
Una collana di 25 perle per il pubblico voto SI: beh, che dire ormai di questo giocatore, di questa stella luminosa nel firmamento della pallavolo. L'unica cosa che mi dispiace è che quel pedale di Batta mi ha rubato due punti in palleggio e così non si può dire che ho massacrato l'altra bomber, la Sibani, quella col cappellino che fa luce. Una doppia inversione a doppia U in tangenziale gli vale dieci punti in più sulla patente. Northern Star. (Trebbi)
Knock Wave Malavolta voto 9: si prepara ad una primavera, un'estate, un autunno rosei e fluidi, riposandosi a causa di un male oscuro. La psiche prima del gioco. I Pink Floyd prima della salute. Le onde musicali di Gilmour prima degli urti. Osseo. (Malavolta)
El Cobra voto 9: spettacolare il colpo con cui chiude il match. Su un'alzata inguardabile di Ugolini, distende le nocche sopra al centrale avversario (2metri24) e infila l'angolo alla sinistra del libero, spiazzato dalla prodezza alla Del Piero. Le Marconi vengono giù per la classe sopraffina di un giocatore che, giunto ormai alla fine della carriera (come dimostrano le gare giocate nelle due stagioni precedenti) sta tirando gli ultimi con grande eleganza. Grazie Sandro. (Papotti)
L'Immortale voto 9: assordato dalla bolgia degli 059 che però ne fanno un beniamino, quasi un semi Dio destinato alla vita eterna, il capitano non si scompone e passa sopra. Le veloci dietro sono fenomeni paranormali per i centrali avversari, che non riescono a decifrare l'antico idioma parlato da Carretti. Il quale usufruisce della sua inaccessibilità per piantare a terra le sue veloci e piantare il classico tronco. San Miniato è stata riforestata grazie a noi. Decesso impossibile. (Carretti)
E' IMPOSSIBILE voto 8: Bergianti si destreggia come suo solito durante il match. Ma è nel dopo gara che mette tutte le energie residue, e già alle 22e30 (il match è terminato alle 22) è da raccogliere col cucchiaino. Passa una mezzora buona a dire "E' impossibile!" non si sa bene riferito a cosa e a chi. Al Vox domina i suoi istinti su una ragazza di bianco vestita, di gonna firmata e usa a bendare chi si presenti a casa. Ed è poi protagonista di un siparietto finale creato dal DIO DEL WOOLRICH. Ma di questo parleremo più avanti. Unfrontable. (Bergianti)
Sansa voto SORDO: a causa del tifo anti-timpani degli 059, il prode eroe rossonero non ingrana. L'orecchio va in tilt ed anche il braccio non risponde bene. Così, purtroppo, deve lasciare spazio ad Armaroli, che coi suoi 5 punti, letteralmente trascina la Villa al successo. Prima di andare a dormire si inietta una doppia dose di morfina per non sentire più nulla, tanto meno gli 059 che ancora gli tambureggiavano in testa. Insonorizzato. (Sangiorgio)
Senza Busca non mi Gusta Armaroli voto 6: dunque, entra facendo 5 punti nei primi 5 attacchi. Questo a metà secondo set. Fino a fine partita non muove più il tabellino, e probabilmente non si muove più lui, forse impietrito di fronte ai 16 e dico 16 punti (potessi farli io, almeno in due partite, non dico nella stessa) della ormai sposa Murgolo. Al Vox cerca la busca a tutti i costi, e la trova con fatica. Pedale. (Armaroli)
SuperCozza voto 6 di stima: la perenne assenza nelle cene e nei dopocene lo penalizza nella votazione, tanto più che il suo fido compagno Dade partecipa, si imbusca, beve. Rimandato. (Cozza)
Condoms Goldoni voto 7,5: allora non si disbusca dalla busca e anzi, non cerca neanche l'approccio con chi gli vuole bene. Al Vox dice però la sua, salutando due sorelle media 9, assolutamente impeccabili nella vestita doggy style e nel tacco chilometrico. Impara alla svelta questo ragazzo, ma dovrebbe essere più cinico sotto porta. Sbaglione. (Goldoni)
498 euro, senza contare gli accessori voto 3: in campo eccellente, fuori dal campo uno schifo. Allora, passa tutta la serata al Vox fuori dalla zona punti. Poi decide di ubriacarsi e, soprattutto, di perdere il tagliando del guardaroba. Bestemmiando (ha preso un giallo anche a Nonantola) e trascinandosi arriva al bancone delle giacche e si dilunga nella descrizione: "Guardi signora, è un Woolrich blu, dentro c'è una felpa con un omino, dai Robbino, spiegaglielo tu come è fatto...Insomma signora, su questa felpa c'è il Luther". Alla ovvia risposta: "Ma che cazzo dici? Sei ubriaco? Comunque la giacca non te la posso dare se non hai il tagliando. Ti ricordi almeno che numero era?" Ugolini risponde "Ma che cazzo ne so! Costa 498 euro cazzo!". Generale risata del Vox, accorso in massa per assistere all'evento, e da questa frase partono dieci minuti di cabaret assoluto: "Signora costa 498 euro eh, stia attenta, il cappuccio è tempestato di diamanti, le tasche sono laminate d'oro", sono le aggiunte degli astanti. Ugolini è disperato e vaneggia. Ogni due minuti dice, nel delirio "E' un Woolrich blu, con una felpa nera..." E noi si aggiunge "E signora, si ricordi, costa 498 euro, ci compriamo il locale con questa giacca". Ugolini a questo punto esagera: "Ci sono le chiavi di casa, e l'ipod Shuttle nelle tasche". Ora, facendo una stima approssimativa, se l'errore sta nella dicitura Shuttle (al posto di Shuffle) il valore si aggira attorno al millino, come predetto in anticipo da me e da Robby. Ma se Shuttle è giusto... Preso per il culo a dovere (è arrivato anche il proprietario per partecipare a quello che era ormai diventato sport nazionale del locale) finalmente il DIO DEGLI EURO, ottiene la sua giacca, e io posso andare a dormire. Che due maroni! Lui no. Non può guidare. Lo accompagno a casa. Ma cambia idea, senza dirmi niente, e decide di andare a prendere la macchina (ore 4.20!) dove l'aveva lasciata: in Terrazza. Lui dice di aver fatto, a piedi, casa(presso Stazione delle Corriere)-terrazza in 6 minuti netti. Fatto sta che se là non ci fossero stati il rosso con consorte, la patente sarebbe finita un'altra volta nell'iperspazio. Concludere la serata con la Murgolo al volante della propria macchina è veramente lofi. Ancora non non ricorda se, scarrozzato a casa per la seconda volta, sia finito nel proprio letto o in quello della settantaquatrenne vicina di casa. (Ugolini)
Batta voto NO: come al solito la sua macchina infernale mi ruba punti e percentuali. E non premia il miglior gesto tecnico della serata. Basta Data. (Battistini)
Napoleone Bonaparte (prima di Lipsia e di Berlusconi) voto NO di stima: come al solito azzecca la strategia, ma gli 059 gli mettono i bastoni tra le ruote, atterrando il fenomeno. Lui si scompone, ovviamente, e al muro preso dal sottoscritto nel quarto set, si dirige verso di lui con pancia minacciosa. Vengo preso per un attimo da due desideri: a) cambiare strada onde evitare un fatale scontro b) autochiamare un'invasione per far cessare l'esultanza del mister. Purtroppo non sono così svelto nel decidere e lo scontro è inevitabile. Finita la partita si getta sui suoi giocatori, ferendone 4. Leggendario poi il suo scontro sotto rete, due giornate fa, con Bertazzoni, Lo schiacciatore di Viadana, forse non del tutto consapevole dei rischi a cui andava incontro, insulta il Pancia mentre gli stringe la mano a fine partita. Il mister approfitta della presa, lo ribalta, lo stende e lo conta. Ci ha messo due settimane a riprendersi, Tortazzoni. Tir. (Barozzi)
La Fossa voto 05.....9!: a sorpresa arriva la curva. Il casino è tanto, e al PalaMarconi, con quei tamburi, è inevitabile. Purtroppo l'assordante rumore mette fuori uso alcuni rossoneri, ma il sostegno è sempre utile, e alla fine i ragazzi di Formigine vengono ripagati da una fondamentale vittoria. Casino. (059)
Il mister di Viadana voto 10: la sua frase all'arbitro rimarrà negli annali: "Ma come, dai i cartellini a noi e non a loro che sono una squadra di pagliacci??!!!!??" Sacrosanta verità, premiata dall'arbitro con un cartellino rosso di stima. Fenomeno da circo. (Tartari)
I calzini della Sibani voto 3: dopo una partita giocata ad altissimo livello la schiacciatrice di vuoto vestita si mette a fare stretching nell'angolo dei padroni di casa. Toltasi le scarpe infonde l'infusione giusta ai ragazzi di Barozzi, che ci mettono tutto il riscaldamento per riprendersi, poi definitivamente storditi dagli 059. Ma forse giocare in condizioni di semi-incoscienza non è poi così male. Deodorante. (Sibani)
Le donne di Nonantola voto 9: sarà il Vox, sarà l'aria dell'Abbazia, sarà l'alcol (più probabile) ma queste ragazze migliorano di anno in anno. Tra bende agli occhi, coca rum e spacchi, la serata trascorre piacevolmente, fino a che il DIO DEL CESSO non decide di buttare nel CESSO 498 euro. Dame di compagnia (Nonantola B2/F)


Villa d'Oro - Carpi 3-1 - 8° giornata

Eddie Steroidi Guerrero voto 6 di stima più 1 punto per aver murato Grilli: ormai il dopato palleggiatore della Villa d’Oro non riesce più a unire il bagher a causa della massiccità dei suoi bicipiti. Visto da dietro il suo collo sembra un rilievo topografico delle Alpi Apuane. E inoltre, ormai costante in questa abitudine, non dà mai 50 palloni a partita all’indiscusso bomber della squadra. Si rivela però lucido nei momenti decisivi, attacca una bomba nel primo set che fa impallidire i martelli avversari, mura perentoriamente Grilli, cosa che il suo opposto non è mai riuscito né riuscirà mai a fare. Si esprime al meglio però nel primo set, quando inscena una lotta di puro Wrestling con Robbino per intrattenere il pubblico: il Nano si butta per cinturarlo, Robbino lo evita e con un calcio volante lo colpisce alla nuca. Il Nano è a terra, l’arbitro lo conta, ma con un colpo di reni il campione della Villa (con Robbino che già alzava la cintura di campione), si rialza e si rimette in ginocchio. La scena, da vero attore, continua per altri secondi, poi l’arbitro decide che è ora di riprendere la partita. Di pallavolo. Triple H (Guerzoni)
Infinity voto 10: campione di umiltà, coraggio, classe cristallina. Esemplare nell’ultimo e decisivo set. Sbaglia per la prima volta nella carriera un rigore, facendosi murare dal casuale Benatti. Ma poco dopo mura Grilli, per il 23-20 Villa che di fatto chiude la pratica. Ma anziché esultare si gira e, rivolto ai compagni, irrompe in un “Mi sono fatto perdonare?”. Inoltre fa sbiancare il Nano impartendogli un perentorio ordine: “Non darmela”. E il Nano non gliela dà, pur incredulo a questa frase. Endless story (Carretti)
The key is back voto 7: si muove nell’ombra, non appare come ai vecchi tempi, lasciando la chiave nelle mani dei due bombers. Ma la Chiave, si sa, lavora anche nell’oscurità, nell’oblio, nella noncuranza, e il Richard Wright della popolare dell’Emilia-Romagna lo sa bene. Così, pur senza darlo a vedere troppo, è fondamentale nei tre punti Villa. Un dominatore astronomico (Malavolta)
Per una campagna acquisti che sembra stellare ma in realtà serve a farmi giocare sempre chiedete pure a me voto 8: incredibile ma vero, anche quest’anno Armaroli gioca. C’è chi si stupisce, non certo lui, che già sapeva e ha acquistato di conseguenza. E anche adesso che Sansa sta benissimo, lo costringe ad inutili visite, ad inutili stop, e gli detta gli infortuni minacciandolo con armi di distruzione di massa. Detto questo il rosso gioca una partita decisamente sopra le righe. Per almeno un’ora di gioco i carpigiani proprio non lo cagano, ma manco lo guardano, si comportano come se non ci fosse, quando fa punto chiedono all’arbitro se sia stato un ectoplasma a schiacciare il pallone. Lui ne approfitta e, azione dopo azione, riesce, in 4 set, a fare più punti che in tutte le sue passate apparizioni contro la squadra di Gianna Nannini. Tra l’altro non prende cartellini. Record (Armaroli)
Che bomber voto 8: in tutti gli inizi di set, il gioiello rossonero sbaglia a ripetizione, soprattutto da posto 4. Ma la colpa è del Nano, che non lo serve mai nelle zone di competenza, lo serve sempre in zona DIO DEL SESSO. Il carattere del fuoriclasse alla Del Piero salta però fuori nei momenti decisivi: prodezze balistiche, forza e tecnica unite in colpi da manuale del prof Guidetti. Inoltre, almeno momentaneamente, sconfigge l’incubo Grilli non facendosi mai murare da lui (da tutti gli altri sì però). Pesticida (Trebbi)
IL DIO DEL SESSO voto 45 minuti: come sempre, prima della partita accampa scuse preventive. “Ho il colera”, “Ho incontrato un negro prima di entrare in palestra”, “Ieri ero ubriaco fradicio”, “Ho male al gomito”, “La mia spalla non guarisce”, “18 anni fa mi hanno operato alla gamba, ma mi fa ancora male” e così via per almeno mezz’ora, così se gioca male ha un bel po’ di giustificazioni. Poi, come incredibilmente gli capita spesso in questa stagione, affianca il bomber nell’affondare il transatlantico di Gandolfi e soci, non fa 7 aces come con Cesena ma ci va vicino, vince e convince. Poche bestemmie, molta concretezza. Chierichetto (Ugolini)
Ebbrezza Costante voto 8: una stagione fino ad ora impeccabile quella di Robbino. Il perché è presto detto. L’anno scorso non ci capiva niente. Quest’anno si presenta alle partite costantemente ubriaco (ultimamente anche ad allenamento), e zigzagando per il campo in cerca di altri cicchetti da ingurgitare, incoccia spesso nel pallone e lo fa bene, con percentuali perfette. Protagonista col Nano della lotta libera che ha appassionato i 200 presenti, protagonista in Terrazza dove si scola tre bottiglie di Sangiovese da solo prima di attaccarsi al Montenegro. Etilometro (Bergianti)
398 cabaret di paste voto 6: bravissimo nel continuare a prodursi in cazzate mostruose che continuano a far lievitare il suo credito di cibo e alcol nei confronti della squadra. Sarebbe da 10 e lode, ma il suo orrendo e perenne palleggio di seconda a due mani nel campo avversario è da 0 meno, uno schifo, una cosa contro la pallavolo, il bel gioco e le donne. Fallo a una mano il tocco di seconda, Dio caro! Inoltre non ha ancora preso da dietro la morosa (ex o presunta tale) che non chiede altro. Inesperto (Bellei)
Il Trans voto 8: negli ambienti bene informati si vocifera che con Lapo, quella famosa notte, ci fosse anche lui. L’”uhuh”, pronunciato giovedì in palestra, perché mentre il Pancia lo faceva difendere gli era colato il rimmel sulla maglietta, gli è valso un posto accanto a Patrizia nell’Olimpo dei trans. In campo staffetta bene col Bomber, assecondando i bussolotti tattici di Winston Churchill. Trave (Cozza)
Busca continuata voto NO!: anche se si rivela come uno dei migliori giovani mai esistiti sulla faccia della terra (poi…giovani…ha 34 anni!), il buon Dade continua nella busca. Da ormai un mese la morosa, vedendolo tornare a casa sempre ubriaco, ai limiti del coma etilico, anche nei giorni feriali, si sta preoccupando. Ieri sera poi, macchiato di rosso sulla felpa (causa diavola) e del rimmel di Cozza sulle guance, chissà cosa gli avrà detto la consorte. Poi entra per murare Grilli e si fa fare mani fuori. Non si fa, impara da me che lo faccio passare pulito. Guinzaglio soffocante (Goldoni)
Il Campione a riposo voto 6 di stima: perché, in un delirio (ma contro Carpi ci sta tutto) arriva a dire “Ma perché dovrei giocare io? Manuel batte meglio, riceve meglio, è più potente e preciso in attacco, mura meglio (?!?!?!?!?!). È più forte!”. Eh? Cosa? Si vabbè, allora dalla prossima gioco io libero, Robbino rispetto a me fa indiscutibilmente cagare. Impazzito (Sangiorgio)
Un pollo allo spiedo grazie voto 8: raggiunta quota 31, un punto sopra al tetto fissato per la stagione, si ferma a pensare, lascia spazio agli altri, rifiata. Giusto. Dopo aver dato tutto nella prima parte di campionato, il buon moschettiere (per via della spada) di via del Lancillotto (che era un cavaliere), conserva le energie per l’Europa. Per conquistare la coppa dalle grandi orecchie ci sarà bisogno anche di lui. Vai Sandrella, Assen ti aspetta. Poi a casa ti aspetta la Giulia. Spiedino (Papotti)
Motor Show voto MA NOOOOOOO!!!!: si presenta al match con un grembiule da rezdora sul quale è effigiato il Duce in posa da Pancia (è storicamente dimostrato che è stato il bomber di Predappio a copiare il mister rossonero nell’acconciatura e nella posa e non viceversa), dicendo che lo sventolerà in caso di vittoria. E lo fa, rischiando il linciaggio. Si fa perdonare offrendo una cena in caso di vittoria in Europa (nel caso non fosse chiaro da adesso in poi la Villa lavorerà solo in vista dell’obiettivo Champion’s): ma il bello è che non la offre in Terrazza, da Pirri o dal buon Bertani. “Ve la pago a Predappio”, sono le parole dell’intimista di Lesignana. Basiti, la risposta è: “Vabbè Batta, dato che ci sei, portaci ad Auschwitz e facciamola finita”. Littorio (Battistini)
Winston Kung FU Fighting Churchill voto NO (immancabile): finalmente sconfigge l’incubo Nannini, e da oggi può girare per il mercato a testa alta, dopo aver dimostrato di essere il miglior allenatore di Modena. Incredibilmente azzecca la lettura tattica della partita, e per la prima volta in 15 anni di carriera sulle panchine, le sue indicazioni sono giuste e utili alla causa. E così la squadra di Gianna viene messa alle corde e stesa dalla strategia del carismatico primo ministro inglese. Il quale poi, tornando verso casa e anche una volta giunto a Soliera, si produce in un record di auto-erotismo da guinnes dei primati. Da leggenda certi frangenti in cui perde un po’ le staffe. Tre perle nella partita, una partita che il Pancia, purtroppo, ha vissuto da spettatore assente, fin dal riscaldamento, in stato di semi-incoscienza. 1.In un time out “Dai ragazzi Porca Madon**! Continuiamo così, FU, forza ragazzi!”. FU??? FU??? 2. Dopo un mani fuori subito dal Nano. “(tranquillo) Nano quel muro lo devi prendere eh?” – “Eh lo so Pancia, mi è passata in mezzo alle mani, ma ci sono” – “(urlando a squarciagola, in preda a un raptus) NO NANO, HO DETTO CHE QUEL MURO LO DEVI PRENDERE CAZZO!!!!!” 3. Col gioiello durante un time out. “Attento che Grilli può fare il pallonetto adesso, tu fatti vedere lungo, che lui ci guarda, poi vieni sotto dopo l’alzata” – “Guarda Pancia che c’è Benatti in prima linea, se parto lungo e poi fa il pallonetto di seconda casca. Cascherebbe comunque ma così casca di più” – “Beh allora parti stretto, poi ti fai vedere lungo, poi torni stretto!” EHHHHHHH???????. Comunque perfetto, un vero stratega. L’unico problema è che i suoi affari al mercato, almeno per questa settimana crolleranno, la famiglia sarà ridotta alla fame, probabilmente venderà la casa. E i cipollotti verranno a costare 128 euro l’uno, non stupitevi. Ah, il NO è dovuto al fatto che aveva promesso 50 euro in alcol ad ogni punto. Ma è sparito al momento del pagamento. Come al solito fingendosi povero e poi estraendo un portafoglio rigonfio in ogni ordine di posti. Volpe del deserto (Barozzi)


2004/05
Villa d'Oro - Atletico Bologna 3-1; Mozzecane - Villa d'Oro 0-3 - 22° e 23° giornata

059 voto 10: i ragazzi della Fossa trasformano il PalaStalin di via del Lancillotto in una bolgia infernale, pur essendo solo in 3, coinvolgendo anche il pubblico pacifico. Galvanizzati dai risultati della squadra, seguono i rossoneri anche in trasferta, raddoppiando gli sforzi (salgono a Mozzecane in 6), creando meravigliose coreografie ad hoc, surclassando l'ormai rassegnato pubblico di casa in quanto a cori, tamburi e trombe. Un solo neo, che presto verrà tolto. I due cori: "Armaroli tira la bomba", sulla ridicola battuta del Rosso villadoriano e "Siam venuti fin qua per vedere Armaroli schiacciar". Ragazzi quello fa schifo, non fatevi trasferte così lunghe per vedere i suoi orrendi attacchi. Noi comunque sappiamo perchè sono venuti, apprezziamo, li rivogliamo anche per le ultime quattro, decisive giornate. Fondamentali.
Alexjei Kazakov Guerzoni voto 8: la vittoria contro Bologna è totalmente merito suo perchè finalmente, dopo 10 partite, torna a servire a dovere il giocatore simbolo della squadra, e così è impossibile perdere. Con Mozzecane resiste stoicamente in campo nonostante una cefalea fastidiosa: a tratti confonde se stesso e i suoi compagni di squadra, ma per chiudere il match sa ancora su chi fare affidamento e non sbaglia. Sul sicuro. (Nano)
Nicodemo voto 6: sostituito nel chiasso dagli 059, si limita ad un lavoro oscuro e di routine. Nutre tutti di ottime sostanze nei dopocena, ma ha la pecca di non studiare a dovere per l'esame di giovedì, poltrendo in panchina anzichè leggere. Svogliato. (Nico)
Il Caso Barella voto 9: scoppia il CASO dell'anno, l'evento scandalistico di cui giornali e televisioni non potranno fare a meno di parlare per mesi (smettendola finalmente col Papa). Gillone, in aperta polemica con la dirigenza tecnica ed il suo girovita, si infastidisce a tal punto da lasciare l'allenamento dopo solo due battute. La squadra, ovviamente, pur non avendo capito tutti i motivi della contestazione, è con lui. La raccolta firme per la destituzione del Pancia è cominciata, ma pare che un'alleanza tra il pelato allenatore ed il pelato presidente del consiglio faccia slittare la consultazione referendaria al giugno 2006. Fascisti! (Gillo)
Robbbettto Bbbegggianti eee ooo voto NO!: con Bologna sugli scudi, con Mozzecane S.V., alla Terrazza voto NO meno meno. La serata appare tranquilla, ma lui parte col racconto di come ha soffiato la figa a Batta in quel di Assen due anni fa. Riporto: "Allora, stavamo entrando al party finale e io e lui avevamo adocchiato una bionda stràfica. Lui le è subito andato addosso ma io l'ho visto in tempo e con una spallata (scontro tra titani), l'ho spostato Col mio italo-inglese le ho detto <Tacco, batti qui forte se riesci>, e lei ha fatto ace nel mio cavo orale. La storia però non poteva finire lì, e allora è cominciato un rapporto espistolare di lunga durata. Il culmine del nostro amore è stato quando lei mi ha spedito il disegno della sua mano con scritte le frasi <Rrrrobbetto Bbbbegggianti eee oooo, I love you so much. This is my hand, so we can touch each other every time you want>. La mia prima reazione è stata quella di farmi massaggiare dalla sua mano proprio lì, poi le ho mandato anch'io il disegno della mia mano, così possiamo essere legati per la vita. Romantico vero?". Terrazza attonita, qualche momento di sbigottimento generale, poi all'unisono. Ma va a cagher!!! (Robbino)
Ricky le Roi Rontani voto 8: per il coraggio dimostrato. Disdice tutti i suoi appuntamenti in Polonia pur di essere presente a Mozzecane e addirittura, a Mosca, rifiuta le insistenti pressioni sessuali delle geische previste nel prezzo dell'albergo, pur di presentarsi fresco e riposato all'appuntamento veneto. Si spegne un po' quando vede il mister avversario di rosa vestito, pronto per un gay party alla discoteca Tott Nader di Verona. Poi però vede Robbino conciato uguale e capisce che i due hanno un appuntamento galante. Salvo per miracolo, torna a casa senza nemmeno una ferita. Illeso. (Ricky)
Un Gay in Terrazza voto 0: ritorna sui suoi standard. Per piegare Bologna c'è bisogno del suo ingresso in campo, per piegare le balle ai suoi compagni di squadra c'è bisogno delle sue prodezze omosessuali. Allora: la Negra, nel giorno del suo compleanno, va a Negri, adducendo non si sa quali motivazioni Lui, tra il venerdì e il sabato è pieno di figa (media sopra al 7) che lo vuole infioccare. Provate a indovinare qual è il risultato finale? Che lui, come solito, rifiuta tutte, anche con sdegno, che la Negra si fa infioccare per poi andare con gli Scout, e che lui subisce, facendosi anche un giro al mare con la Negra di ritorno dalle sue feste private, giusto per dimostrare che anche lui ha bisogno del guinzaglio. Ormai...Senza parole. (Marchino)
Mi è andata grassa che forse riesco a rimanere in B2 voto 5: con Bologna finisce il fiato dopo 5 minuti. Ma noi sappiamo di chi è la colpa. La consorte aveva stretto troppo il guinzaglio nel prepartita ed il Prode Rosso, ad ogni movimento, si sentiva soffocare. Il venerdì precedente a Mozzecane addirittura la padrona lo lascia legato a un palo in Via del Lancillotto e se ne va per gozzoviglie tra Castelfranco e Bologna. Questo però giova all'11 che a Cannemozze gioca decentemente. Però "Armaroli tira la bomba", coro per cui ha pagato gli 059, è veramente fuori da ogni senso estetico e verità ecumenica. Floscio. (Manu)
Il DIO della Negazione voto 5: ottimo contro l'Atletico, spento contro Mozzecane. Incontrandolo, ovviamente, vi dirà che era una partita facile e che lui contro gli avversari scarsi non si impegna. Fuori dal campo le solite scuse. Telefonata di due ore con la morosa. Rientra in spogliatoio beccato dai compagni di squadra: "Ahh, ancora al guinzaglio eh?" "Ma che cazzo dite, ero fuori con Emiliano a cercare di trovare una soluzione economica alla fame nel mondo!". Non scherzo, è testuale, ho 10 testimoni. Falso. (Euge)
Il Più Forte voto SI: eh beh, quando c'è da fare sul serio ricomincia a macinare gioco e punti e la Villa d'Oro beneficia della sua ritrovata vena con 6 punti fondamentali per le scorte di Montenegro. Forte. (Alle)
Sandroglio Papotti voto 6 di stima: ormai ci ha dato a mucchio. Però è intristito e gioca a Bantumi tutto il tempo. Monta su in qualche discussione politica, se c'è da insultare il mister non si tira indietro, ma appare spento, forse per l'assenza prolungata della guinzagliatrice e mamma. Bega flèpa! (Sandro)
Pigs on The wing voto 8: contro Bologna sfodera la miglior prestazione dell'anno, imbeccato dal Nano e micidiale a muro. Con Mozzecane fa il suo dovere pienamente, senza strafare. Ormai il suo repertorio non ha limiti, una fucina di nuovi segreti tecnici e tattici. A soucerful of secrets. (Emi)
The Neverending voto 9: è sempre lui. Ogni tanto incontra qualche difficoltà ma solo perchè gli avversari, terrorizzati, lo marcano a tre. Però è lui con le sue battute a dare il la a tutte le fughe Villa d'Oro, a immortalare con giocate straordinarie una ulteriore stagione alla ribalta nazionale. Eternit. (Carro)
Valentino Rossi voto 6 di stima: ha nuovamente l'opportunità di rientrare in campo, ma non si fa vedere bene dal Pancia e non entra. Come il suo compare motociclista doveva tirarlo giù a spallate, anche se è vero che il Pancia pesa almeno il triplo di Gibernau. Calcolatore. (Batta)
Hal 9000 voto 1: il punto in più è dato da un evento storico senza precedenti. Per la prima volta nella stagione (alla ventiduesima partita su ventisei, sottolineo), conduce in porto la gara senza effettuare nemmeno un cambio. I bussolotti sono ormai un antico ricordo. Che sia per questo che la Villa non è ancora lassù a lottare per un posto in B1? Comunque ritorna protagonista di "2001: A space Odissey" accendendo le luci dell'astronave all'improvviso con la sua calotta rossa. Grasso. (Burrozzi©)


Villa d'Oro - Conselice 3-0 - 19/03/005

The Garden Dwarf voto 7,5: si vede che si avvicina il Pistola. E così il Nano del giardino rossonero sfodera una prestazione maiuscola soprattutto per quel che riguarda la lucidità distributiva. Dà palla a chi si è drogato per l'occasione e cerca di non far stancare troppo il suo Gioiello, in vista di impegni ben più proibitivi. Proprio come Capello fa col Giocatore più Forte del Mondo. Trazione. (Nano)
Roald Amundsen voto 8: proprio come l'eccezionale esploratore norvegese, anche l'estroso secondo palleggiatore della Villa, durante il match, scopre una calotta. Trattasi non di poli, bensì del Pancia. Gangia-dipendente. (Nico)
The Holy Ghost voto 9: fantasma in quel di Padova, dove la sua presenza si sente ma è ectoplasmica. Santo e sontuoso contro i romagnoli, ai quali stampa in faccia muri da antologia, primi tempi in bilanciere con tanto di lussazione della spalla, insomma, trent'anni di carriera tra Serie A e Serie Maggiori (per ignoranza) come quella di quest'anno. Beato. (Carro)
See Emily Fail The Objective voto 6,5: il fautore della lotta al Cristianesimo su ogni fronte e ad ogni costo si ferma ad un passo dal Paradiso. Le 10 sconfitte consecutive tra Natale e Pasqua, che avrebbero potuto destabilizzare per sempre se non altro l'arcivescovato di Modena, rimangono 9. E ciò non è bene, bisognerà ritentare la prossima stagione. Ha però l'enorme merito, assieme al Dio e al Gioiello, di trovare il chiavistello giusto, abbassare una saracinesca sul passato e presentarsi coi tappi nelle orecchie alla partita decisiva. Rimedio a dir poco miracoloso. Pannello. (Emi)
La mia maglietta mi sta stretta, la B2 un po' meno voto 5: allora, i motivi della sua strabiliante prestazione sono principalmente due: il primo è la presenza stimolante ed erogena di Guerra dall'altra parte della rete. Il secondo è che Conselice si impegna per tutta la partita a marcare il Gioiello e lui può attaccare indisturbato e nell'indifferenza generale. Egli però non capisce e crede di essere forte davvero. Allora l'animale da fattoria che soprassiede al nostro destino decide di mandargli un segnale, conducendolo all'ospedale nell'immediato dopopartita. Ma lui non coglie, ancora, tronfio e supponente. Pace. (Manu)
Il Gioiello voto 6 di autostima: è come Del Piero, marcatissimo dagli avversari che spesso commettono brutti falli (murate) per fermare la sua dirompente azione. Proprio come il Grande Capitano però, capisce che la giornata non è delle migliori, e si mette al servizio della squadra, con una prestazione operaia che lascia di stucco Guerra e soci. Non è da tutti i giorni vedere il Gioiello tornare in deifesa e coprire le sfuriate dei compagni di reparto. Volitivo.
Guinzaglio Negato in Maniera Recidiva voto 6,5: nonostante perseveri nel negare ciò che è evidente, confeziona la terza prestazione positiva negli ultimi quattro incontri (sarebbe stato troppo cattivo palesare la realtà: terza prestazione positiva degli ultimi venti incontri). Poi, ovviamente, si ricompone e torna a cuccia. La morosa, infatti, è in vacanza in Perù, e da ben dieci minuti non risponde ad un suo messaggio. Il DIO allora attacca un giro di telefonate che lo porta a parlare direttamente con l'ambasciatore italiano in Perù. Finalmente notizie dell'amata che non è dispersa, bensì sommersa da una tribù di Inca (nel particolare, la tribù Inca Con La Tinca) che approfitta di lei. Negazione della negazione. (Euge)
Gay Pride voto dall'1 al 6: finalmente fa ciò che doveva fare da anni, ovvero portare alla partita le due sexy tifose portafortuna, che infatti, con la sola presenza e le sole scosciate, svegliano la Villa. Ovviamente da anni non affonda il colpo, e naturalmente non si smentisce nemmeno sabato notte. Fondamentale il suo ingresso in campo, perchè i romagnoli, sapendo che è culo, si mettono le mani sul culo e non saltano più a muro. Ragazzo Giorgio. (Marchino)
Giailles voto 7: intima allo Squalo di alzare la pinna, senza esito. Però la sera, nonostante uno spegnimento dei suoi fuochi erotici, stupisce tutti col pendent interno dei jeans - mutande. Entrambi foderati in vera pelle di leopardo. Savana. (Gillo)
Sasà Papotti voto 6: nonostante la padrona gli applichi ancora una stretta marcatura, e lo segua per ogniddove, lui dà segni di ritrovata indipendenza spedendola, col suo grembo, all'altro capo del tavolo e provandoci tutta sera con le amiche di Marchino. Impresa riuscita solo parzialmente perchè poi la padrona ritorna a marcare il territorio. Ripresa. (Sandro)
L'Ex Gelataio Incastrato voto 9: finalmente anche il folletto si è svegliato. Si toglie i guantoni e per una volta trasforma le sue proverbiali parate in bagher prodigiosi, le sue melliflue ricezioni in poesie per il Nano. Che il culo faccia bene? Esteta del retto. (Robbino)
Jean Baptiste Battistin voto 6 di stima: continua a seguire il Pancia e soprattutto a tenere quell'infernale macchina palmata tra le mani. Da quando il marchingegno ha fatto la sua comparsa non riesco più a sfondare la barriera dei 20. Urge rimedio. Palmipede. (Batta)
La Calotta voto n.g: a causa chiavistello non incide per nulla sulla partita. Ha però il merito di non fare di tutto per perderla, con bussolotti strani o imposizioni naziste. Ma c'è un perchè a questa sua mollezza. Per trasformare la doppietta della mattina in un record personale assoluto, si è agguantato il glande a pedivella e così, spossato, non ne aveva più alla partita. Rocco per un giorno. (Panica)
Le due Tifose Sexy voto 10: da ora in poi sempre presenti, anche al Paiolo. Fondamentali.
Guerra voto adesa a'm mèt a rèder: si presenta in riscaldamento che sembra Marshall, ed in due minuti umilia l'intera carriera di Armaroli centrando appieno il soffitto. In partita si ostina a prendersela col Gioiello non capendo che il fulcro del gioco, per una volta (su 20) è dall'altra parte. Poi si fa murare
dal Gioiello (prassi) dal DIO (teoria trasformata in prassi) e addirittura da Armaroli (miracolo). Per completare la sua giornata memorabile chiude lui il secondo set con una battuta che ammazza tre spettatori e il match con una pipe che finisce in palestrina. Sgonfiato.


Monteforte - Villa d'Oro 3-0; Villa d'Oro - Eurotecnica 0-3; Pescia - Villa d'Oro 3-1; Lugo - Villa d'Oro 3-1; Villa d'Oro - Livorno 1-3; Carpi - Villa d'Oro 3-0; Villa d'Oro - Bovolone 2-3; Mantova - Villa d'Oro 3-0; Padova - Villa d'Oro 3-1

Axel Rose Guerzoni voto 6 di stima: anche lui inciampa e cade nella fossa biologica in cui la Villa ha deciso di rifugiarsi. Il suo peccato mortale, ovviamente, è quello di servire non sempre con costanza certosina il Gioiello indiscusso della squadra. Il Pistola però sta per arriravare, non si sa mai... Top Gun.
Numero szei voto 6: ovviamente come la marchiatura a fuoco che ha sulla maglia. Ripreso dagli arbitri con questo appellativo, si rifugia nello studio, vedendo poco profitto nella pallavolo. Di ciò gli viene fatta colpa mortale, ma lui si assume le sue responsabilità, dichiarando che le 200 sconfitte consecutive sono tutte derivate dalla cultura araba stampata sui suoi manuali. Si rifugia nel calcetto: a volte in ombra, a volte assoluto protagonista, è uno dei vertici del rombo di centrocampo che fa impazzire i vecchi. Drunk.
Il Guinzaglio Negato voto Buuuu!Fischi!!!!: dal punto di vista pallavolistico sembra in ripresa: dopo un campionato da terza divisione amatori, con Bovolone e Padova dà inutili segnali di risveglio. Ma ciò che colpisce è la negazione dell'evidenza: "Cosa fai stasera?" "Mah, sai, devo vedere dei vecchi amici con cui non esco da tanto tempo..." e poi viene puntualmente beccato dai paparazzi mentre viene pisciato nel parco dalla padrona con un guinzaglio in pelle strettissimo. "Allora cosa si fa oggi?" "Beh, io non ci sono, vado coi dei miei amici a devastarmi a Bologna" "Bela vecchio" e tutta la sera con morosa che non gli lascia un attimo di respiro. Peccato, perchè con la frase, documentata da prove filmate, "Ragazzi, il top si raggiunge quando state scopando e la vostra concubina vi dice <Basta, ti prego, sto impazzendo>" aveva raggiunto la cima dell'Olimpo del Sesso da lui presieduto. Legato.
Rosso di Sera Retrocessione Sicura voto 4: beh, l'ipegno diciamo pure che ce lo mette, ma ormai è evidente che a questo qua a stargli stretta è forse la Prima Divisione. Le aspettative sono riposte nel match di ritorno con Guerra, che lo stuzzicherà dal campo, e dal viaggio probabilmente senza ritorno a Mozzecane. Perse le speranze a pallavolo, ormai non ci resta che buttarla sulla rissa. Unico merito, aver già prenotato il Paiolo (dopo il match, durante Montecatini ce lo ha già assicurato). Richiamato.
Il Giocatore più Forte della Regione voto 7: a pallavolo sta attraversando un momento opaco (beh, la percentuale in rigiocata è il vero cruccio del Pancia, il vero perchè delle sconfitte assieme ai libri di Nicolini e alle negazioni del Dio), ma come punta dell'albero di Natale è perfetto. Smista palloni come una vera prima punta, protegge alla Ibrahimovic, tacca alla Del Piero, inventa alla Zidane. Inoltre le prestazioni pallavolistiche non eccelse sono condizionate dall'Obiettivo. E perciò sono perfettamente comprensibili e accettate. Stella cometa.
See Emily Become an Antichrist voto 8: in realtà è lui a difendere strenuamente l'Obiettivo. Da Natale a Pasqua senza vittorie, per esprimere la nostra protesta contro Cristianesimo, Chiesa Cattolica e Clero e le loro feste. Guida la squadra per il raggiungimento dello scopo e ci riesce alla perfezione. Manca solo una giornata, forza Emi che ce la facciamo! Non so se avete notato che in concomitanza col nostro gesto blasfemo e anti-cattolico, il Papa a momenti muore e scoppiano i ceri in Chiesa. Sarà una coincidenza, ma noi siamo soliti credere nei rapporti di causa-effetto. Anticristo.
The Trinity Carretti voto 9: l'unica prova dell'esistenza di un essere superiore. Nonostante la sua età gli potrebbe garantire un riposo viziato, continua a guidare nel buio le sue genti villadoriane. L'impresa non è facile, ma tentar non nuoce e allora il Cavaliere Jedi pluriscudettato accende una torcia, essendo la Villa ancora in piena galleria. Spada Laser.
Il Mignolo di Gillo voto 10: la sua conformazione non è chiara: avete mai visto un dito della mano atteggiarsi ad angolo retto? Beh, Gillo sì, due. Pare sia questa la sua nuova arma di seduzione e infatti, viste le pressanti richieste delle amanti, nessuno lo vede più in palestra. Fratturato.
In Ginocchio da Te voto 7: se non altro per la fantasia: prima il buco spazio temporale, poi i viaggi in Polonia, Russia, Kazakhistan, Malesia, poi le ginocchia, poi le chiavate, poi di nuovo le ginocchia. Solo che a forza di tirarsele ha perso la cognizione del tempo, la sua morosa parla esclusivamente russo e non gliela dà più e le ginocchia gli fanno male davvero. Fantasy.
Un Gay all'Oratorio voto NO: lo so, sembra il titolo di un film. Invece è la cruda realtà, metaforica ma veritiera. Prima scena: Ileny Ferrians al Jam, disperata: "Ma come, gli ho offerto da bere, gli ho detto mille cose e questo qua rifiuta il drink e mi respinge dicendo che ha la morosa? La morosa?!? Ma cosa vuol dire?!?!?". Seconda scena: la morosa in questione era in "vacanza" da una settimana coi boy scout. A parte la demenza infantile dell'istituzione boy scout, a venticinque anni vai ai boy scout? A venticinque? Terza scena: in pullman, al ritorno dalla sconfitta (strano) di Padova, rincara la dose, elencando tutte le stragnocche che non si è fatto (cassiera del Conad, Bolognese, MariaElena, Facchini, Alice Sibani, Papotti ecc.) e contibuendo così alla sua fama imperante di nadero. Noi, comunque, siamo aperti, non di culo, e gli vogliamo bene lo stesso. Papero.
Sììììì Stupendo, Mi Viene Il Vomito E' Più Forteee Di Meeeeee voto 0: si ritira proprio quando la squadra ha bisogno delle sue parate, lasciando il campo a un Papotti più in forma sumo che in forma libero. Si vocia che la sua assenza sia dovuta non a febbre e vomito, ma a nuove esperienze in talamo con la sua propria concubina. Vedremo sotto la doccia al suo ritorno. Come dice il Nano: Cipolla.
Ibrahiman Sandroglio I Beg Your Bega Papotti voto 6 di stima: se non altro è volitivo, e pur di giocare si ricicla da tutte le parti, è disposto anche a fare il pallone. Sostituisce degnamente Robbino, ma viene ignorato dal Pancia in ricezione. Comunque la notizia non è questa. Tra poco il nostro Lou Bega sarà papà. Se è un maschio si chiamerà Pol Pot Papotti, se è femmina Nilde Papotti. Congratulazioni Sandro.
Dita Palmate Battistini voto 7: il popolare scoutman delle Marconi non fa altro che gingillarsi col suo gingillo elettronico, reclamato ogni sabato sera dal Pancia che cerca di trovare conforto coi numeri, non riuscendoci. Ma essendo che il gingillo elettronico palmato non dà mai ragione al Giocatore più Forte della Provincia, si capisce subito la sua inutilità. E infatti Batta ora lo usa per fare il solitario e come navigatore satellitare, e a fine partita inventa delle statistiche per far contento il Pancia. Intimo.
Hal 9000 sei tu Lo Re Facciamo a Pancia di Ferro The Pastrycook voto per non entrare nei numeri negativi, Dimissioni: le prova tutte. Per tentare di vincere a Padova si trasforma prima ne "Lo Re" cercando di farsi seguire dai suoi Sbabbari, poi nell'eleaboratore di dati Hal 9000, scervellandosi nel tentativo di capire cosa sia successo alla sua squadra. Però nessuno lo segue e nessuno dà più ascolto ai suoi dati. Le sue azioni crollano in borsa, i pochi momenti liberi e di intimità che ha, li passa riguardando le partite con Batta, non fuma, non beve, non si droga, vende frutta. Qui ci vogliono almeno sei-sette anni di lontananza dalla pallavolo per recuperare il tempo perduto, mica per altro. Prima però, una missione: salvare la Villa diventando il miglior pasticciere della nazione. Ha già promesso almeno sei punti in torte, quindi, verosimiglianza alla mano, alla Villa "basterà" vincere di suo pugno una partita e mezzo di qui alla fine per salvarsi. Grazie Pancia. noi confidiamo nella bontà delle tue Torte. Panna Cotta.


A.S. CERVIA - VILLA D'ORO 0-4 - 22/01/005

A.C. CERVIA - F.C. VILLA D'ORO = 0 - 4
(Papotti, Morelli (A), Morelli (A), Morelli (A)).
Partita dominata dagli ospiti, che si portano subito in vantaggio con un capolavoro balistico e verbale di Papotti ad inizio match e poi consolidano la loro netta supremazia territoriale sfruttando lo stato di confusione di Morelli e costringendolo a ben tre autoreti. La ripresa, dopo parecchie tequile, è una formalità, e la Villa d'Oro mantiene senza problemi il largo vantaggio

Gli Arbitri voto NO: allora, uno può essere poco sveglio barra vederci male. E perciò due battute fuori di un metro viste dentro possono essere comprensibili. Uno può ignorare le regole della pallavolo e fischiare un limpido tocco di seconda come accompagnata. Ma uno non può andare contro la storia della pallavolo italiana fatta persona (Leo per chi non avesse inteso) e fischiargli il classico, immarcescibile, rinomato, acclamato, invidiato pallonetto cortissimo in posto quattro come accompagnata. A meno che non sia in palese malafede. Comprati.
Axel Rose Guerzoni voto 6,5: impeccabile per due set e mezzo, dove smarca a dovere quando c'è da smarcare, aggiusta palloni impossibili, difende, inventa. Poi l'arbitro gli mette i bastoni tra le ruote e lui si dimentica della sua bocca da fuoco più prolifica. Comunque regge il confronto con Nino D'Angelo ed è cardine dell'11 titolare che travolge il Cervia di Ciccio Graziani. Smemorato. (Nano)
Oh, Oh, c'è Morelli c'è Morelli, Te lo Passo voto 9: stupefacente. Entra in campo con arroganza e sancisce l'inizio dell'arbitraggio contro, facendosi fischiare una doppia molto dubbia. Poi, dopo il ristorante, estrae sostanze ignote ai più e, davanti alla residenza del Cervia, prende per il culo Morelli idolatrandolo con un amico al telefono e passandoglielo. Sì, e io sono Shakira! (Nico)
La Grande Barella voto 10: esordio nei campionati nazionali per il non-giovane rossonero, che entra con sguardo ceruleo e poi estrae dal cilindro un servizio che solo la pessima rigiocata del DIO DEL SESSO non trasforma in oro. Poi seleziona un ristorante coi fiocchi. Grandi fritti e sublimi dolci prima del match vero. E la Villa entra in campo con la giusta dose di carboidrati e fa sua la partita. Immenso (come volume) (Gillo)
Leo Jedi Knight Carretti voto 7: in campo fa la sua solita partita sul Lato Oscuro della Forza. Ma probabilmente il lato è talmente tanto oscuro da ottenebrare la vista ai direttori di gara, che lo umiliano pubblicamente e per questo verranno puniti. Visto che mister Ciccio Panza Graziani (l'allenatore dell'F.C. Villa d'Oro) non lo schiera dall'inizio se ne va dallo stadio. Spada Laser. (Carro)
Le Membrane Una Volta Erettili non si Ergono Più voto 4: finge un infortunio ad organi sconosciuti e che non utilizza da anni, perciò il Pancia è costretto a mettere da parte i numeri abituali e deve estrarre i ritardatari. Gillo non era mai uscito sulla ruota della B2, Nico era da trennt'anni che non usciva. L'unico rimane Papotti, ancora ostinato nel non palesarsi. Poi però si riprende con una prova di carattere a centrocampo, sfoderando più quantità che qualità. Spagnoli. (Marchino)
Mani Aperte voto 6,5: solita prestazione ottima in ricezione e sciupona in difesa, dove tocca un sacco di palloni, ma con le mani aperte se li fa tutti scappare. Chissà cosa combina sotto le coperte! Un voto in meno perchè ordina una bistecca in un ristorante di sublime pesce, poi però staziona nell'area piccola del Cervia e crea non pochi fastidi, contribuendo in maniera determinante allo stato confusionale di Morelli. Diego Armando molto Junior. (Robbino)
Lochness Once Again voto 7: un po' più dimesso del solito. Entra per battere. Poi cerca di battere il record di bidoni. Ma sbaglia, ed indica un essere umano molto carino. Incredibile. Dimesso alla residenza del Cervia, nello scontro a fuoco degno di "Trapani spara, Papotti risponde" e nel classico giro infinito di tequile. Però spesso chi lavora nell'ombra è molto utile. Olivieri. (Robbino)
Il più Forte voto 8: eh, beh, contro la prima della classe mica potevo far cagare! Rimane a secco nella partita col Cervia, ma la coppia d'attacco Trebbi-Bergianti, supportata dalla fantasia di Nicolini, fa paura a tutti, chiedere a Morelli per credere. Ariete. (Alle)
Rosso di Sera Il Cervia Dispera voto 8: in campo fa la sua solita figura oscena, con battute indegne, un quantitativo di mani fuori subito che fa rabbrividire, qualche bella cosa in ricezione e attacco ma nulla più. Scatenato contro il Cervia, dove disorienta la retroguardia di casa andando perfino a confondere il custode. Regge poco l'alcol comunque, non si può essere ubriachi dopo due tequile. Va bene che le tette di lei là facevano girare la testa, però mi sembra troppo. Astemio. (Manu)
Is There Anybody In There? voto 9: in campo è marcatissimo, fuori dal campo fa della musica un must, con Grazia e Conforto costruisce una macchina di classe. Contro il Cervia fa sentire la sua presenza con costanza e senza strafare. Fratello sognante. (Emi)
IL DIO DEL SESSO voto 8: in campo attacca palloni brutti in maniera brutta, ma ogni tanto fa punto. La sua ulttima battuta in campo risale al 1945, prima della Liberazione. Il voto sale per alcune FRASI! storiche del tipo "Quando ti sarai chiavato almeno un quarto delle fighe che mi sono chiavato io allora, e solo allora, forse, potrai rivolgermi la parola" e tante altre più intime che qui è meglio non riportare. Attivo contro il Cervia, dormiente per il resto del tempo. Ecco un altro soggetto che non regge l'alcol (citazione). Frasissime! (Euge)
"L'ultima cosa che farò nella mia vita sarà andare in giro con tre miei amici tutti vestiti ugale... Sembrate tre casse da morto!" voto 10 e lode: parte in media 0. Infatti le sue sfuriate infrasettimanali non sono servite a nulla ed è l'unico che rimane seduto, sempre, in panchina. Ma il perchè è presto detto: si
tiene per il match dopo, e va in rete dopo pochi minuti, provocando la reazione di tre becchini dell'A.C. Cervia. Alla richiesta di andarlo a dire fuori, Sandroglio glissa, salvo poi replicare in un tete a tete in centro ad Al Riyhad Marittima, sorretto dai compagni. "Dai, mettigli la lingua in bocca! - Fortuna che non sei di culo!" sono solo alcuni dei cori da stadio che incitano Sandroglio alla doppietta. Ma il fortissimo attaccante rossonero non vuole infierire e, nonostante un accerchiamento degli avversari, non punge, pur prendendo parole grosse ("buffone"). Comunque partita straodinaria, con giro di tequile offerto con generosità ai compagni tra primo e secondo tempo. Sandroglio. (Sandro)
Battitore Scelto voto 6 di stima: se ne va col Pancia, lasciando la squadra con le indicazioni giuste ma senza una guida spirituale adeguata. Fuggitivo. (Batta)
Ciccio Panza Graziani voto 8: umilia il tecnico avversario. Pelati entrambi, ma il Panza non ha gli occhialini da gay e pesa il doppio. Inoltre azzecca l'11 titolare, senza effettuare alcun cambio, e la Villa d'Oro stordisce il Cervia. Speriamo possa essere un punto di partenza anche per le partite di pallavolo. Panza. (Barocci)
Il pubblico di Lugo voto Mo andèe Tott a Cagher!: rompitori di cavalieri!
La Barista di Fronte al Pineta voto 9: il cocktail che ci serve al secondo giro è imbevibile e perciò il voto scende di uno. Ma lei è spaziale e la canotta striminzita sotto alla giacca striminzita che generosamente mostra il non striminzito seno è ottima! Ritorneremo.
Le tre Casse da Morto voto 2: direttamente da Trapani tre soggetti oscuri. Io era dalla prima media che non sentivo pronunciare la frase "Vieni fuori a dirmelo". C'è da dire che Papotti, conigliescamente, si rifiuta, scordandosi di poter usufruire di Gillo come cambio. Però questi tre continuano anche in centro e allora basta! Unica pecca, a Sandro viene offerto da bere in cambio della verità e lui rifiuta, preferendo un Bancomat da 600 euro. Uguali.
Morelli voto NO +: non comprendendo di essere preso bellamente per il culo lui ci crede. Ecco i tre autogol: "No dai, fate piano, i ragazzi stanno dormendo, domani giochiamo" - errore, la partita clou era la sera stessa. "Dai ragazzi, domani è una partita importantissima, sennò siamo inguaiati"- altro errore, sei già inguaiato. "Eh, io non ci sono, sono squalificato" - e allora i tre autogol chi li ha fatti, Pelè!?!. Pessimo.
La Residenza del Cervia voto 10: eccezionale "Merde! Rottinculo!" si sente echeggiare per le vie di Milano Marittima. Initimidazione del custode, residente a Cervia Trapanese "Guagliò, ci metto due minuti a cchiamare i Carabbbbinieri eh?". E io ce ne metto uno e mezzo pappappero! Stolto! Comunque regale come dormitorio. Ma facimente espugnabile. Grandi Ragazzi!


Villa d'Oro - Mantova 3-2 & Villa d'Oro - Padova 3-1 - 5° e 6° Giornata - 13-20/11/004

Il Nano da Giardino voto 8: finalmente, contro Mantova, dà una svolta alla stagione: comincia a servire a dovere il suo giocatore simbolo. La squadra, inizialmente, ne subisce gli effetti, ma dopo è solo spettacolo. Un imperioso muro a uno che incastona la rimonta su Padova si merita una mini standing ovation (la maxi dopo) da parte di famosi giocatori di serie A. Sporting.
Rum e Nicotina voto 8: "arbitro, soffitto!". Il nostro Campionee del Quoooree apostrofa così ogni giacchetta nera che si sieda sullo scranno del PalaStalin. E così, sia la pachidermica direttrice del match con Mantova che l'ubriaco condottiero della partita coi padovani ne subiscono l'influenza e sbagliano a nostro favore, dopo aver fatto cappelle colossali. Mago.
Va là che è un Miracolo che io non sia ancora in C voto 4: continua la maledizione del PalaStalin per il Rosso. Una partita e mezzo giocata a livelli presochè indecorosi. Si riprende solo nella seconda metà della gara con Padova, ma è ancora poco per chi si vuole porre come alternativa credibile al regno del DIO DEL SESSO. Vero è che ha la scusante della troppa pressione addosso: con le debacle di Luppi e Ugolini, stampa e tifosi hanno per due settimane invocato a gran voce le due punte. Difensivo.
Un Risotto Ai Funghi Grazie voto 0: contro Mantova sembra la brutta copia del Rosso, e per tre set gioca come se avesse contratto un virus gastro-intestinale. Nella partita successiva lo contrae davvero e così alla Villa è risparmiato il suo indecente spettacolo. Porcino.
Il Bomber Slovacco voto 7: invocato dalla critica e voluto in campo dal Televoto, il puntero della Villa d'Oro risponde pronto alla prima chiamata, sostituendo un impalpabile ed impalpato Armaroli. Alla seconda sente la responsabilità, ma viene troppo presto messo da parte. Il Pancia, incredibilmente, se ne accorge e capisce che per chiudere il match c'è bisogno nuovamente di una coppia d'attacco prolifica. E così lo rimette in campo. Bomber.
Tanga e Canottierina Zebrati sul Grigio voto 9: in allenamento si spacca le dita ma continua senza neanche fermarsi, in partita tifa e fulmina con lo sguardo le over 7 presenti, nel dopo partita sfoggia completi intimi che Rocco Siffredi manco se li sogna. Penetrante.
Cristopher Lambert voto 10: come lui immortale. Sempre in doppia cifra, le sue veloci dietro vengono costantemente raccolte in fondo al sacco dai portieri avversari, i suoi muri sono istantanee di una vita, i suoi plastici tuffi si meritano standing ovations di mezz'ora e scroscianti applausi all life long. Sarà che ama il vino, ma anche lui, invecchiando, migliora. Chianti.
Bad Turn voto 9: come il suo compagno di reparto non fa mai mancare il suo apporto, con veloci, muri, aces, ma soprattutto con consigli uditivi durante i time-outs. Una bella selezione al timpano non fa mai male. Sordo.
Il più forte voto 56 in due partite: scusate. Non succederà mai più.
IL DIO DEL SESSO voto Ma va a Caghèr!: per tre settimane finge un infortunio all'inserto prepuziale, dichiarando che il suo glande ne risente ed il suo lavoro non procede come dovrebbe. Poi, contro Padova, dimentica tutto, salta come un cavallo, addirittura pretende di essere messo in campo, addirittura accende risse con gli avversari. Ooooo, an sàm menga al circo! Best Actor.
Ibrahiman Sandroglio voto 7: segna col Cervia, si riprende a dovere e in amichevole a San Martino spacca letteralmente il termine rettale agli avversari, risultando positivo anche in ricezione. Il Pancia però, proditoriamente, gli preferisce il DIO DEL SESSO. Lui la prende bene, ma un mistericidio ci stava a pennello. Il voto si abbassa quando alla Terrazza sembra libero ma, improvvisamente, spuntano guinzaglio e padrona. Rimane il miglior amico dell'uomo. Sapiens.
Rubbèin vot 6: a galle screvv in della sò llengua axxe al me capiss bbein. Al gioca bbein contraMmantov e contraPpadovv innal cèrchen brisa. Però in dall ultem sett, Diokka, all sbaglia do ricezzziaun e al Panc alle tos via. E lò anghe dda menga unn sciaffaùn. Remissiv. Diokka!
Underwear voto 9: lui sì che ne sa, punterebbe sul difensore del Cervia, manderebbe il DIO DEL SESSO in miniera, giocherebbe sempre a due punte. Per ora è secondo, ma aspetta solo che non siamo più secondi noi... Attendista.
Il Pancia voto NO,NEIN,NIET,NISBA,AN GHE' NINTA DA FER: non c'è nulla da fare, proprio non ne azzecca una. Esita fino all'estremo, contro Mantova, prima di inserire la seconda punta, e fa così perdere un preziozo punto alla squadra. Con Padova descrive gli avversari come una squadra di mostri, ma qui sbagliamo noi: il giudizio era estetico e non pallavolistico. Poi non mette bene in campo la squadra attorno alle due punte, che non sono servite bene dal cenntrocampo. C'è così bisogno dell'intervento divino, di una buona dose di culo, e del ritorno finale al binomio d'attacco per vincere l'incontro. Poi toglie Robbino dalla ricezione, rischiando che quest'ultimo gli tolga la vita. Comunque il secondo posto è merito suo. Un appunto finale, però: la pallavolo si gioca coi Molten, non coi cocomeri. Frutta.


Villa d'Oro - Carpi 1-3 & Bovolone - Villa d'Oro 0-3 - 3° e 4° Giornata - 30-06/11/004

Il Palleggiatore Estroso voto 7,5: non sempre impeccabile, ma guida la riscossa con Carpi, servendo finalmente a dovere il gioiello che ha seco in diagonale. Si rimangia la parola a Bovolone, ma tuttavia è lucido ed elegante, nonchè innesca una piccola rissa a inizio match. Basso. (Nano)
La B2 mi sta stretta voto 4,5: media tra lo 0 contro Carpi, in cui il rosso sente la tensione ed il duello personale con Gandolfi per stabilire a chi dei due la B2 sta più stretta, ed il 9 di Bovolone, dove, dopo aver eliminato (da ora in poi Armaroli sarà detto THE ERASER) il divin Ricciolino, gioca tranquillo e, incredibile, piazza a terra anche qualche pipe. Però non stappa la boccia di Moet post-vittoria, intascandosi un centinaio di euro. (Manu)
Il Bello Gay voto 4: una furia con Carpi, concreto contro Bovolone, dove tra l'altro torna a far vedere veri colpi da Best Blocked. Ormai tutta la Villa femminile è ai suoi piedi in attesa di un dono, ma il finocchiesco ragazzo di Torrenova, si concede solo a parole. Casto. (Marchino)
IL DIO DEL SESSO voto 10 e lode: in ombra con Carpi, si riprende nell'allenamento del giovedì. Dopo un contrasto femminile col Rosso, cade a terra in preda ad un raptus micidiale. L'Actor's Studio lo ha contattato per il posto di Presidente lasciato vacante da Dustin Hoffman, Spielberg Zemeckis e Kubrick dall'oltretomba gli hanno offerto il ruolo di protagonista per i loro prossimi lungometraggi. Futuro oscar. (Euge)
Il più forte voto SI: contro Carpi fa il bel tempo, a Bovolone una gara in sottofondo senza sbavare (tranne all'apparizione della mora con tacco zebrato, voto 30 e lode, a cui Armaroli fa una corte spietata e Papotti propone l'elicottero). Inoltre trova Lodi che diventa subito amuleto. In netta ripresa, però si acclamano le due punte. Sì. (Trebbi)
A Faraaaoona voto 5: più in ombra del solito, ma è scusato. In casa non c'era Valderrama, in trasferta non gli è venuto da pisciare. Sordina. (Nico)
De Spaigne voto 6: si sctena al venerdì, ma il sabato, col Pancia che lo lascia proditoriamente sempre in panca, si spegne, dorme, non si risveglia. E all'apparizione del tacco zebrato, che sarebbe stata sicuramente sua preda, è già in pulmman a dormire. Sonno. (Gillo)
A Tutta Birra voto 9: contro Carpi non è al massimo della condizione, ma Malavasi ha il suo bel da fare per toglierselo di dosso. A Bovolone è semplicemente impeccabile, a muro come in primo tempo. Everlasting. (Leo)
Shine on You voto 9: anche per lui stesso discorso. Con Carpi buono ma non eccelso, a Bovolone non appariscente ma fondamentale. Dà sicurezza a tutta la squadra e a tutti gli amanti dei bei suoni anglosassoni. In the flesh. (Emi)
Polonia e Repubblica Ceca via Russia voto 9: i suoi ingressi sono fondamentali. Però il Pancia è un difensivista e, nonostante l'infortunio del DIO, non azzarda le due punte. Gli va bene perchè Bovolone ha una difesa che fa acqua da tutte le parti, ma ci saranno partite in cui due prime punte saranno fondamentali. Meditare. (Traumato)
Ibrahiman Sandroglio voto 2: è in netto recupero, prova ne è la lezione di Ska che dà a tutti, da ubriaco perso, al Corallo. Ma finge l'infortunio ancora, ed inoltre il guinzaglio è sempre più stretto. Tra un po' lo porta in braccio. Doggie style. (Sandro)
Ambra Angiolini voto n.g.: riceve due palloni in otto set. Gli avversari non lo cercano, non lo guardano, proprio non lo vedono. Miracoli della bassa statura e della casacca bianco-mimetica. Nascosto. (Robbino)
Il Mutandaro voto 8: sta facendo le scarpe (o meglio le cia-batte) al Pancia e si vede. Voci di corridoio dicono che un'altra sconfitta casalinga porterebbe come minimo ad un'inversione di ruoli. In agguato. (Batta)
Il Pancia voto NOOOOOOOOO!: con Carpi non ci azzecca nulla ed inoltre, trovato il bandolo della partita, se ne dimentica nel tie-break, lasciando in sospeso l'erezione della proboscide. Con Bovolone ha però due meriti: il primo è quello, finalmente, di non rovinare la torta con cambi discutibili. Il secondo è quello, negli spogliatoi, di cantare a squarciagola Bandiera Rossa, con basco corredato di FalceMartello in testa e pugno chiuso. Neo-comunista.
Solizzole voto 10: la squadra sbaglia non solo paese, ma addirittura palestra, nell'andare in quel di Bovolone. La certezza arriva da una cassiera di alimentari del posto. Riporto integralmente il dialogo, lei ne è stata responsabile. "Ma allora qui non siamo a Bovolone?!" - "Ma che Bovolone e Bovolone Dio Cà*! Qui semo a Solissole Madon* Vaca Di* Vigliaco Troi*!". Grazie dell'informazione.

La Zebrata

Villa d'Oro - Pescia 1-3 & Livorno - Villa d'Oro 1-3 - 1° e 2° Giornata - 16-23/10/004

Dotto Guerzoni voto 9: la disfatta casalinga con Pescia non si può attribuire all'estroso palleggiatore villadoriano. La vittoria in quel di Livorno porta indelebile la sua firma. Una nuova Biancaneve porta invece indelebili segni del suo passaggio. 20 cm (in più o in meno, a seconda di dove si guarda).
Nico Nicotina Nicolini voto 7: sarebbe come al solito da 10, ma si ferma sul più bello e, nonostante l'incitamento del pubblico, non riesce a farla nella bottiglia. Però prende di mira Il Pancia per tutto il ritorno da Livorno, costringendo la consorte a declinare gli inviti alle prossime trasferte. Colpa di una digestione imperfetta: cazz'hai mangiato??? A Faraaoooona!
Gillone l'Ispanico Barbieri voto 8: contro Pescia le prova tutte per far vincere la sua squadra, ma i riti cabalistici non servono. Prima di Livorno prende una tronca colossale di brandy. Da ora in poi ogni venerdì brandy per tutti. E una carne che accoppiata col brandy fa paura: a Faraaoooona!
Leo Te Amo Carretti voto 9: gli scores non depongono a suo favore ma, come dice un vecchio adagio, la pallavolo è fatta di uomini, non di numeri. Carismatico. Contro Pescia caccia il primo urlo in faccia della carriera. A Livorno fa emozionare i rivali per essere presente in campo. Poi si lancia in leggendari racconti su Zagabria, soffitti e gente piccola che annichilisce gente grande. Potere dell'intelletto. Mito.
Interstellar Overdrive Malavolta voto 8,5: contro Pescia fa ciò che può, con Livorno è stellare. Il set fotografico che regala a Piccinetti un primo piano meraviglioso è da Oscar. I primi tempi sono un inno al bel gioco. Lo stile musicale una conferma. Fluido.
Ricki Velvet Rontani voto 8: contro Pescia fa un partitone ma non bastano i suoi 15 muri, purtroppo. A Livorno è attivo protagonista di un via vai colossale che mette in crisi l'orientamento dei padroni di casa. Sesso a pagamento.
Il giocatore più forte della provincia voto n.g: il prode ex (per ora) opposto forte contro Pescia vede il campo solo per pochi istanti, contro Livorno tira talmente forte che i suoi palloni non si vedono. E perciò le partite sono ingiudicabili. Planetario.
Marco The White Worder Luppi voto 4 (per tradizione): per quanto riguarda il gioco, bella prestazione con Pescia (anche se l'inizio del match era da Old Times Best Blocked), praticamente inutilizzato a Livorno, con ritorno mediatico. Passiamo alle cose che più interessano. Si fa soffiare la morosa da Alex l'Ariete Artioli (ma di questo tratterà l'anteprima) e poi, al Vox, continua a stilare la sua ormai infinita serie di orazioni pro verginitas. Un inno all'amore platonico. Casto.
Manuel "Visto che ho battuto Piccinetti e Amore adesso posso dire che anche la A2 mi sta stretta" Armaroli voto, purtroppo, 9: tribuna contro Pescia, paga la Gazzetta per dichiarare "determinante l'assenza di Armaroli" (ahimè questa citazione è vera!). Contro Livorno entra senza addurre motivazioni plausibile e, tra lo stupore degli astanti, gioca assai bene. Inoltre a suo merito va di non aver preso cartellini. Placido.
IL DIO DEL SESSO voto 7,5: contro Pescia dopo un set e mezzo sembra un giocatore di Prima Divisione (con tutto il rispetto, ma in B2 si fa fatica). Sulla stessa falsariga il primo set e mezzo contro Livorno è da bassa Serie D (con tutto il rispetto, ma in B2 si fa fatica). Ma da lì in poi la musica cambia. Si presenta al Vox dopo una "maratona di quattro ore di sesso" e infatti, provato, non regge bene l'alcol e non riesce a trombarsi nessuna. Celestiale.
Robbino A Faraaoooona Bergianti voto 5: bravissimo in campo, trionfatore nelle difese a Livorno (ben coadiuvato, però, dai due sublimi opposti che ormai ne insidiano la maglia), polverizza le gonadi al ritorno in pulmann con sta storia della faraoona. Ben picchiato ritorna tranquillo. Puffo (il gusto, che avevate capito?!).
Sandro Stampella Papotti voto 8: come reporter, immortala la lessità del volto del Pancia in quelli che sono gli istanti decisivi della sua carriera. La stampella è naturale. Cane.
Il Giro di Telefonate voto 10: il vero perchè della serata. Insulti a mezza Modena pallavolistica e bestemmie ai parroci della provincia tramite un cellulare tanto misterioso quanto anonimo. Diffamazione.
Cia Batta Battistini voto 6 di stima: sempre presente, ma non protesta veementemente per entrare. Lo vogliamo più energico.
Il Pancia voto stabilmente NO!: con Pescia ha poche colpe, la squadra non gira e l'assenza di Armaroli è "determinante". Con Livorno si vede che gli manca il Mercato di via Albinelli ed allora imbastisce un via vai di persone dentro e fuori dal campo che sembra di essere in centro a Livorno anzichè in una palestra. Ma onta che più onta non si può, in questo caos cosmico fa entrare tutti, anche gente dagli spalti, ma non Batta, che per l'occasione rinuncia anche alla guisa da Valentino Rossi per un più sobrio 3. I risultati premiano il colesterolico allenatore. Ma i Montenegri? Io non li ho visti.
Amore voto mo 'c schifo!: attacca in quattro set interi cinque palloni. Gli altri o li butta in rete o li manda di qua in palleggio. Al cuor non si comanda. Innamorato (della sabbia).
Piccinetti voto 9: una posa perfetta ed una foto meravigliosa scattatagli da Emiliano che il toscano ha già messo in cornice e appeso in camera. Sopra.


Eurotecnica - Villa d'Oro 1-3 - 3° Giornata Coppa di Lega - 02/10/004

Alle The Watcher Guerzoni voto 8: pecca per aver servito poco il suo opposto, ma è lucido, pulito, impeccabile, soprattutto sobrio. Sorveglianza.
Manuel Indisponenza Armaroli voto 1: messo finalmente in panchina dal Pancia, si distingue per sostituire l’Insostituibile e, finora, Insostituito. Inoltre importuna gli arbitri per tutta la partita, ricevendone di contro minacce di morte, soprattutto dopo una frase blasfemissima, pronunciata però non da lui, bensì da colui che con lui farà la staffetta. Il perché del voto è una Frase con la F maiuscola, proclamata la sera precedente. Riporto: “La B2 mi sta stretta”. Squalificato.
Marco Pelle Bianca Luppi voto 4 d’incoraggiamento: finalmente promosso titolare a furor di popolo si contraddistingue con una prestazione di buon livello, coronata da un ottimo score. La sceneggiata che mette in piedi sul finire del quarto set, fingendo un crampo e rimanendo in maniera fintamente eroica in campo, gli vale uno zero come attore. La media è matematica. Astemio (sessualmente parlando).
Leo Highlander Carretti voto 9: parte senza forzare, l’influenza lo debilita e, purtroppo, si sente. Dopo che la squadra si è ben difesa però, decide di farla finita chiudendo letteralmente in solitario la partita, adducendo la scusa di non poter proseguire oltre l’incontro. E quello che Leo decide è legge. Decreto.
See Emily Play Once Again voto 9: solita prestazione sopra le righe e sopra al muro avversario per il centralone Rossonero. Meno un punto per aver fatto un ace chiaro come il sole che gli arbitri non vedono, facendo rischiare rossi e gialli alla squadra. Non si fa. Disattento.
Alessandro Il Sogno Trebbi voto 6 d’incoraggiamento: di nuovo presentato titolare dopo le opachissime, quasi spettrali, prestazioni precedenti, finalmente smuove il tabellino da quota 3, andando però poco oltre. Prestazione concreta, difesa impeccabile, percentuali ancora poco presentabili. Però in crescita. Arriveranno anche i 40 punti. Tartaruga.
Messer Ugolini voto 3: punto primo. L’alcol finisce alle 2. Punto secondo. Doveva passare la nottata nel reparto rianimazione del Policlinico, ed invece si presenta bello come il Sole e puntuale al ritrovo pre-partita. Punto terzo. Riporto: “O ragazzi, alla festa è pieno di figa!”. Media ponderata delle astanti intorno al 4,5. Punto quarto. Si fa cambiare con Armaroli, impresa quasi impossibile. I tre punti di bonus sono dati dalla cena offertami pro-tempore at the Terrace. Under of tune.
Ricki Le Roi Rontani voto 6,5: intanto la sua presenza in campo sul finire del quarto set conduce amuleticamente la squadra al successo, voto 10. Però, la sera precedente, atterra Papotti con un colpo di Taek Won Sti Cazzi tecnicamente perfetto, togliendo alla Villa ogni speranza di futura vittoria. Media.
Nicotina Nocino Nicolini voto 10: meglio di così non si può. Durante la partita rolla su tre canne, beve mezza bottiglia di nocino, sbafa quintali di dolci (ormai routine), parla al telefono e forse scopa la sua morosa. Assolutamente innarivabile.
Giailles voto 8: stoico. Nonostante un mal di schiena non da ridere provocato da attività sessuale in alta quota, il ragazzone di Castelfranco non demorde e decide di dare il suo contributo al match, con un tifo da Cheerleader. Tonico.
Directly from Maxibon Motta Mister Ice Cream Beeeeeergianti!!! voto 2: fa il gravissimo errore, alla festa, di dichiarare la sua verginità. Al Rum and Fruit. Ma io dico, a 22 anni, come si fa? Si svergina, è vero, ma è un po’ tardi. In contatto con Sammontana per una sponsorizzazione miliardaria. Algido.
Il Pancia voto come sempre NO: Papotti si fa male, sostituisce l’Insostituibile e, peggio del peggio, non fa esordire uno scalpitante Batta (voto SI) conciato da Valentino Rossi. Ma Dio Caro!
Federico Vomit On Ugolini voto 10: il solo fatto di essersi presentato in campo lo renderà imperituro esempio nella memoria di tutti i pallavolisti alcolisti del mondo. È vero, fa 15 doppie in quattro set di cui solo 3 o 4 fischiate. Ma voi ce l’avreste fatta? Ributtante.


Villa d'Oro - Eurotecnica 3-2 - 1° Giornata Coppa di Lega - 18/09/004

L'ottavo Nano voto 7: non impeccabile, non pecca in quanto ad agonismo. Fa subito vedere di che pasta è fatto. Vi garantisco che non è frolla. Leggermente assonnato per tutto l'arco della partita. Pisolo.
SuperGilles Coiffeurs Barbieri voto 5: assieme alla Pantera Bianca dovrebbe allietare il pubblico ad ogni interruzione, compiendo infiniti giri di campo vestito del solo boxer zebrato che pornograficamente indossa sotto la divisa. Ma inspiegabilmente non si esibisce. Timido.
Nico Nicotina Nicolini voto NO: la sua esperienza cartografica (con le cartine in mano è un genio) dovrebbe condurre la Villa sulla giusta rotta. Ma purtroppo ha perso la cartina giusta, e la Villa ci mette cinque set per ritrovare la strada. Rimandato.
Eugenio Messer Il Dottore Ugolini voto 9: impeccabile, encomiabile, stellare, stratosferico. Passa per buchi che solo lui sa inventare (sottile metafora della sua esistenza), non sbaglia 45 battute come suo solito, non si fa murare da suo fratello. Unica pecca: non si esibisce nella sua ormai storica pipe nei quattro metri, colpo di cui è maestro. Dieci mancato.
Leonida Carretti voto 10 e Lode: a volte ritarda l'ingresso a muro, a volte si fa difendere qualche primo tempo di troppo. Ma per tutta la partita mangia in testa agli avversari. Il colpo che, nel finale del tie break, cade ad un centrimeto dalla rete, ma di là dal campo, vale da solo il salatissimo prezzo del biglietto. Immortale.
See Emily Play voto 7: può migliorare, ma qualche assolo di buona fattura c'è sempre. Sbaglia però il rigore della vittoria anticipata, reclamando la moviola per una spinta da dietro del Nano. Anche in questo: Juventino.
Manuel Droga Armaroli voto 8: a fine partita abbiamo tutti capito dove sono finite le cartine di Nico. Nei polmoni e nel sangue di Manuel. Incredibilmente infermabile, preciso in ricezione, prende anche un muro. Doping.
Alessandro Il Sogno Trebbi voto NO: parte benino, ma si spegne subito, sotto lo stupore stupefatto di una stupefacente prova di Armaroli. E così le seconde linee volano in tribuna. Unica nota positiva gli appoggi. Il gelataio è avvertito.
Ricki Le Roi Rontani voto 9: entra e, pian piano, rigira il match. Pressochè mai fermato, pressochè mai visto. L'Eurotecnica sta ancora raccogliendo i suoi palloni. Benefico effetto di una settimana lontano dalle palestre. E del Montenegro. Superlativo.
Marco Il Parolaio Nero Luppi voto 0: innanzitutto parte in panchina. Già questo non va. Poi richiede lui stesso di entrare solo per il giro dietro. Infine, come Gillo, non fa giri di campo nudo per allietare il pubblico femminile. Da ultimo, oltraggio, si ubriaca senza copulare in quel di Sorbara. Quaranta gradi di omeotermia in arrivo. Stolto.
Il Pancia voto NO meno meno: allora. I cambi sono azzeccati, il discorso in spogliatoio ai culi dei giocatori è toccante, la tranquillità nei momenti difficili incoraggiante. Ma la partita doveva durare poco più di un'ora, incombendo Sorbara. E invece il fruttivendolo cosa fa??? Tiene in panca Papotti, costringendo la Villa ad uno sforzo disumano prima di concludere la partita. Non si fa. Quando si ha fretta si ha fretta, ma questo qua l'ultima bottiglia di lambrusco l'ha bevuta nel 1912. No.
Sandro Cuccia Papotti voto 2: la padrona è in tribuna, e così anche lui è in concorso di colpa col Pancia. Vista la donna che lo comanda, infatti, si mette a cuccia e vi rimane fino alla fine dell'incontro. Avrebbe potuto, da solo, risolvere il match in poco più di un quarto d'ora. Cane.
Il Gelataio voto 8: ottime le cialde, sopraffino il gelato ai frutti di bosco, solo le focacce lasciano un po' a desiderare. Inoltre le norme igieniche, senza cappello, non sono rispettate alla lettera. Ma l'attività è appena cominciata e le premesse sono buone. K2.
Il Pubblico voto 6 di stima: la gente c'è e tanta. Ma dopo il primo attacco in riscaldamento si mettono tutti a parlare di donne, uomini, stelle, droga, vino. Un sussulto sulla pocanzi menzionata palla di Leo, ma era il penultimo punto del tie-break. Disattenti.


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