PALLAVOLO
VILLA D’ORO voto 10 con lode: Siamo diventati scarsi,
questo è fuori di discussione. O se preferite buffoni. E
quindi ci tocca competere a livello regionale, sempre che questo
sia un male. Di sicuro non lo è per i nostri fisici e le
tasche della Polisportiva. Però siamo sempre noi, da otto
anni a questa parte, e nonostante l’età che avanza
siamo ancora capaci di vincere qualcosa. In compassionevole rispetto
di chi non vince o non ha mai vinto nulla. E parla.
Ma le vittorie, ora, non sono così importanti. È importante
l’organizzazione, la voglia, l’atmosfera. E tutte queste
cose ci sono ancora, e si tramandano ai giovani e speriamo che questi
nuovi virgulti ci diano una mano a tenere tutto in piedi, ancora
per un po’. Giusto per vedere chi parla così tanto
giocare di nuovo e ancora e “soltanto” al nostro livello.
Al nostro livello nel gioco, s’intende. Nel resto... forssssss.
Gente come Paolo o la Franca, o tutti quanti gli altri, genitori,
amici, Loretta, Uber, Mohamed, tizio caio e sempronio bisognerebbe
inventarla più spesso
POLISPORTIVA CAMPEGINESE voto 9: Beh
che dire, un’altra di quelle belle realtà che fa sport
sano, in tutte le discipline, per tutte le età, vedi i vecchietti
Cantagalli e Borelli in campo assieme al liberino di quindici anni.
Purtroppo almeno una volta nella vita a tutti i pallavolisti forti
capita di incontrare Ugolini. E lì, che tu sia pallavolista
o donna semi-nuda, sono sempre cazzi. È mister secolo mica
per niente. A me questi ragazzi piacciono, e non solo perchè
sono miei parenti! A parte che ci devono quantomeno una cena, gli
abbiamo spaccato Grilli...
CAMPAGNOLA voto 4: Come i secondi in
campo di Grilli, appunto, che entra per battere e ricevere: non
può fare altro, è acciaccato alla caviglia. Dato che
Riccardo Vecchi ha una simpatia innata per Campegine, ma soprattutto
gli sta sui maroni in una maniera indescrivibile Grilli, decide
di battergli corto, giusto per scavigliarlo del tutto, fargli finire
la stagione, infrangere i sogni di Coppa Emilia campagnolesi e far
andare in B2 Campegine. Comunque è deciso: a breve il quartetto
Trebbi, Ugolini, Malavolta, Mattioli si ritira e si dà a
un’altra attività non meno faticosa: lo smontagòòòmme!
TORRAZZO voto 2: come le mani sinistre
di Federico Ugolini. Che se facesse l’opposto anche anche.
Ma deve palleggiare. Fede sei sempre stato il mio idolo comunque,
lo sai. Infatti il 2 è soprattutto perchè non può
essere che Pippo Guidotti faccia i miei stessi tornei, come è
possibile?!??! Fino a poco tempo fa era Pippofaicagareguidotti,
vinceva Assen solo perchè lo trascinavamo noi, altrimenti
si accontentava di fare 2-3 punti così passando per caso
in una qualche squadra amatoriale... e adesso gioca contro di me?
O lui è diventato un fenomeno, o io sono un buffone. Ultimamente
l’opinione pubblica pare propendere per la seconda ipotesi.
Comunque due slogan nella protesta del Torrazzo: Meno cartellini
per i Barbolini! e Torna a casa Artioli! (che cena sempre fuori...
e ciò aumenta i sospetti sulla cucina della Laura...)
FIPAV REGIONALE voto 6 di stima: soprattutto
per aver scelto un ottimo relatore per la conferenza riservata ai
dirigenti. Però noi stiamo ancora aspettando le migliaia
di euro di premio vittoria. E calendario e definizione dei gironi
quantomeno umani. E soprattutto arbitri non dico migliori, ma un
po’ più coerenti. Si può fare qualcosa? No perchè
sennò poi Vecchi, con tutte quelle doppie fischiate, mi impazzisce.
Che già non è mica tanto normale di suo. E la gente
gli fa mani fuori... ah no scusate, glielo fanno lo stesso... sbaglio
io.
PUBBLICO voto 9: erano anni che non
giocavamo davanti a così tanta gente... Almeno due, dalla
finale di Assen 2009. Ma lì erano tutti stranieri. Ci vuole
anche pubblico e tifo, per darti stimoli. Quindi grazie a tutti,
dalla mia prima tifosa Martina Bellei, ai numerosissimi tifosi di
Mirko, Marci, Leva, Borghi e Garuti (oh, ma che gusti c’avete?!
eh eh), alla mia famiglia acquisita, a tutti quelli che ci vogliono
bene e un po’ meno bene ma che comunque c’erano, fino
alle groupies di Ugolini, urlanti nell’assedio allo spogliatoio
(o camerino?) dell’mvp interplanetario
OZZANO voto PAPOTTI: perchè
decide lui chi è la migliore, chi è la più
bella, chi è la più meritevole. Questo se ne è
andato sputando sulla società che lo ha cresciuto, poi appena
si torna in una finale, vuole salire sul carro del vincitore e decide
tutto lui. Ma dico io...
VILLA D’ORO DONNE voto NO: Contro
questo Ozzano si poteva vincere. E fidatevi, ve lo dice uno che
non si è perso un punto della partita. Ma poi ci sono altri
NO: 1) Quello della Piacentini, che non si vede nè sabato,
nè domenica, grazie per il sostegno eh! 2) Quello della Ferriani
che ha detto no al colesterolo (da oggi) e no al superbomber (era
un’impresa impossibile, e che ti avrei reso comunque impossibile
io. Bisogna lasciare largo ai fortissimi giovani, noi siamo vecchi
ormai) 3) Quello della Vai alla cena di squadra post vittoria di
domenica, che costringe lo zoppo a casa in solitudine e depressione
4) Quello della Chiavarino domenica sera a Borghi “No, stasera
sto con Jack!”. E così Andre viene a cena con noi.
5) Quello della Della Casa che dichiara “No beh, vince Ozzano
facile 3-0”. Da quel momento in poi la finale femminile dura
almeno altre 7 ore. 6) Quello della Vai alle foto messe bene a fuoco.
Proprio non le vuole fare!
PIRRI-TERRAZZA 3-0: qui non c’è
confronto. Mi dispiace eh. Ma anche no.
PALAANDERLINI voto 8: guarda un po’...
non c’è Prampolini e io non mi scaviglio, non mi infortuno,
sto bene e la Villa d’oro vince! Ma allora non era il palazzetto
che portava sfiga, ma veh! Grande Simo, sabato Ugolini vi compra
la partita.
RICCARDO SERENITA’ VECCHI voto 7:
per una volta non impazzisce, per una volta capisce a chi dare la
palla e quando. Ovvero lasciare che Sandoni e Zacchia si sfoghino
a muro, dare la palla dietro quando la suddetta scotta, dare la
palla in quattro quando siamo avanti e si vince in carrozza. Bravo
Ricky! Tra l’altro, in una maniera del tutto inspiegabile,
fa meno doppie del suo dirimpettaio di ruolo. E ciò alimenta
ancora di più le polemiche sul livello degli arbitri: oh,
ma lo avete visto come palleggia questo? Due voti in meno perchè
a casa non ha la lavatrice e le magliette gliele devo lavare io...
Veronica, facciamo qualcosa?!
FEDE ARCIGAY CAVANI voto 0: come le
fighe che porta a cena, dopo aver dichiarato “Oh ragazzi,
ne porto io 6 o 7 meravigliose”... E poi? Nulla. È
lì solo con la sua pizza (è arrivata poi?). Un altro
di quelli che parla troppo. Però gli vogliamo tutti molto
bene, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. E poi, incredibile
dictu, fa meno doppie di Vecchi. Quando sta in porta a calcetto
sembra un colino per la pasta o, se preferite, Belen Rodriguez.
Nel senso che ha buchi da tutte le parti e va a farfalle...
ANDRE “A UGOLINI GLI INSEGNO POI IO”
BORGHI voto 9: risponde sul campo alle critiche ricevute
da mister secolo con due partite sopra le righe. Scatena gli applausi
della folla quando va a ricevere due palloni sopra al bagher di
Ugolini fulimandolo con lo sguardo e, non si bene come per la verità,
la Villa d’oro fa punto. Se eliminano il bagher dallo sport
pallavolo, questo qui diventa fortissimo.
GHIACCIO LEVA voto 9: intanto rileva
un inguardabile Trebbi in semifinale e fa tipo 10 su 9 in attacco.
Ma poi, ne vogliamo parlare dei suoi ingressi in finale? Nel primo
set mette a segno il punto del 24-24, nel terzo entra per uno schema
che solo Tassoni può pensare e fa finalmente girare la squadra
nonostante Ugolace avesse deciso che voleva finire la partita in
P2. Spettacolare.
DAI GIANLUCA CAZZOOOOOOOOO voto 8:
anche lui glaciale in finale, entra in ricezione sul 20-20 del terzo
set, dice “ci penso io” ed eccoti tre doppio più
in testa a Vecchi. Oh, facile prendersi i meriti quando fanno tutto
gli altri (sì, parlo con te Ugolini!). Guarda Gggianluca
sono Gggiancarloabbbèèète della Federazioneitalianagiuuuococalcio
e ti dico che i tttuoi piedi manco nel campionato amatori del Burkina
Faso se li piglierebbero però a pallavolo, sto sport per
froci e bbbuffoni, ce sai giocà dai cazzooooooooo!
MIRKO “PER ME PUOI ANDARE PURE AFFANCULO”
BARBIERI voto 8: protagonista del cambio più incredibile
e più umiliante della storia, un libero al posto di un opposto,
si fa valere ogni qual volta deve entrare in seconda linea. “Guarda
Mirko, grandissimo, sei fantastico ma per me puoi pure andartene
immediatamente affanculo”. Abbiamo un segreto io e lui, ma
ve lo raccontiamo a fine stagione.
MARCELLO “NICOLINI” SANDONI voto
8: Spieghiamo subito il perchè del soprannome. Marco
Nicolini, quando ancora sembrava un giocatore di pallavolo, era
famoso per una caratteristica principale: in allenamento durante
la settimana era suonato come un pugile, al sabato sembrava (a volte,
molto raramente) un fenomeno, vedi Villa d’oro-Carpi 3-1 (ciao
Grillo!) o Schio-Villa d’oro (quando io e lui sembravamo Vullo
e Timmons dei tempi d’oro). Ecco Sandoni segue le orme di
Nicolini in tutto e per tutto. La speranza è che lo stato
di grazia duri un po’ di più delle tre settimane in
carriera del mio amore.
SEE EMILY DON’T PLAY voto 9:
Come tutti i grandi vecchi si siede in panchina senza far polemica,
incita, mangia, guida la squadra con la sua sapienza tecnica e musicale.
Ce ne fossero, di Emiliani Malavolti.
LA PANTERA DI CASINALBO voto 6: come
i suoi punti in finale. Ma meriterebbe molto di più: perchè
per la prima volta capisce che per vincere l’importante è
mettersi a disposizione della squadra, e lui in finale lo fa alla
perfezione, toccando a muro, difendendo (so che non ci crederete
ma è successo, ma d’altronde è la panterona
di Casinalbo mica per niente!), attaccando bene quando è
chiamato in causa, battendo il giusto e mettendoci tutta la grinta
del mondo. Lo stiamo allevando bene, deve continuare su questa strada.
Tra l’altro, la notizia più incredibile arriva a metà
secondo set durante la semifinale: Zacchia ha fatto punto con un
rigore. L’Ansa batte subito l’agenzia, immediatamente
la notizia si diffonde tra l’incredulità del mondo,
dall’Australia all’Argentina, passando per La Bertola
e Corlo.
Infine lasciamo da ultimo lo zoccolo duro, quelli che c’erano
cento anni fa e ci sono anche adesso. Chè un pochino è
anche merito loro.
IL BUFFONE TREBBI voto NON RIESCI NEMMENO
A VINCERE ecc ecc (troppo lungo, che palle...): Alla fine
cerca di tener fede alla nomea che si è creato, con un infortunio
al polso al quale nessuno crede, soprattutto durante il primo set
della finale. Nemmeno lui. Che buffone. Impresentabile in semifinale,
si presenta invece in finale, dove impartisce l’ordine perentorio
a Vecchi a inizio secondo set: “Dai, fai vincere l’mvp
a Ugolini che poi sta male”. Dato che Vecchi è in serata,
esegue alla perfezione, e così a Trebbi rimangono solo alcuni
palloni (sempre i più brutti, come nella miglior tradizione
di Vecchi) e la soddisfazione di alzare la coppa alla fine. Sempre
che il premio fosse vero e non uno scherzone tramato in oscure sale
sassolesi... Sai, a forza di scrivere stronzate...
MVFU (Ma Vai a Fanculo Ugolini) voto 1:
come i voti che prende nella giuria che decreta il premio come miglior
giocatore. Essendo che la giuria è composta da una persona
sola, e questa persona è donna, il premio gli era già
stato assegnato prima della finalissima. Pare che abbia vinto pure
l’mvp femminile. Detto ciò, quando conta torna fuori.
Anche se, detto ciò, quando contava, in finale, i palloni
li ha schiacciati qualcun’altro. Ma tant’è, a
noi piace lavorare nell’ombra, e lasciare l’effimera
gloria di un volatile premio al divin ricciolino, per ambire a più
celestiali ed eburnei traguardi, ovvero renderci conto che non riusciamo
nemmeno a vincere ecc ecc (troppo lungo, che palle...)
IL BBBBBERGGG voto 0: come gli errori
in ricezione di Bergianti in due partite. Ma siamo sicuri? È
un dato reale? Come sempre quando la Villa d’oro vince qualcosa,
l’mvp reale è lui (vedi Trocia beach 2009, tanto per
dirne una) ma il premio lo danno a Ugolini... Insomma, Bergianti
sembra sempre più Calimero, sopraffatto dal cattivo solo
perchè è più piccolo e indifeso. E non fa punti.
E le donne alla fine, ahilui, votano Ugolini.
MISTER TASSONI voto 8: Per descrivervi
la serenità e la glaciale calma del mister vi racconto la
girandola del terzo set. Villa in carrozza, avanti 2-0 e (mi pare)
18-14. Poi Ugolini decide che no, non ci sta, non vuole andare a
cena! E quindi, su una serie di innocue battute corte, cade come
un sacco di patate e inizia a prendere ace su ace e a ricevere in
tribuna o quasi. Tassoni però non decide di cambiare Ugolini.
No. Nell’ordine: mette su il secondo libero al posto dell’opposto
in seconda linea. Ma siamo in P2, sicchè lo schiacciatore
dietro è in 6 e in soldoni la Villa non ha più l’attacco
da seconda linea. Dato che Ugolini però è sempre più
sacco di patate e continua a ricevere come il peggior Borghi, sul
18-18 via, un altro cambio. Ma non Ugolini. No. Fuori il centrale
davanti e dentro una banda (Leva). Per fare cosa? Attaccare a due
su tutta la rete, quindi un attaccante in 4, uno in 2, zero centrali,
zero seconde linee. Pensa anche di mettere dentro Cavani come tornante
sinistro per raccogliere i cross che Ugolini sta facendo sulla fascia,
ma fortunatamente la Villa gira, il mister rimette le cose in ordine
e si va a vincere. Comunque un grande.
LO ZOPPO voto 29: come il nefasto giorno
in cui il chirurgo gli dirà: “Caro Manuel, la tua carriera
è finita”. Nel frattempo organizza come sempre alla
perfezione, sale sul carro dei vincitori, prepara una convenzione
assurda con la Terrazza, sempre alla Terrazza fa notare a tutto
il pubblico che tettone abbia la sua morosa (morosa la quale prima
diventa tutta rossa, ovviamente, poi dice che comunque è
solo il reggiseno iper imbottito e il vestito), sempre chiamando
in causa la morosa diserta la cena di domenica col resto della squadra,
in questo umiliato dai giovani Sandoni, Borghi e Barbieri. Un weekend
di gloria lo si può avere anche da zoppo, se hai degli amici
buffoni e vincenti.
IL REDIVIVO PAPOTTI voto 3: Esce per
un attimo dal livello Dream Team e torna nella sua famiglia e nel
volley quantomeno guardabile. E si rompe il tendine d’achille.
Non è più abituato. Ma gli vogliamo bene. In fondo,
anche se lui cerca di divincolarsi da questa immagine di buffone
che non riesce nemmeno a vincere ecc ecc (troppo lungo, che palle...),
Sandro è e sarà sempre uno della famiglia. Uno dei
più importanti.
Non conta un cazzo, la Coppa Emilia. Come
la definisce qualcuno, è la coppa del nonno. Sarà
vero. Però intanto ci siamo divertiti. Continuiamo a divertirci,
insieme. E questo, cari ragazzi, non ce lo toglierà mai nessuno
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