Uno, qua, in questa rubrica, onestamente, non sa più cosa
scrivere…
No perché da una parte mi dicono che sono troppo fazioso,
nel senso che la politica con la pallavolo non c’entra niente
e tantomeno il comunismo (???), quindi «Trebbi, smettila di
parlare di politica che non c’entra un cazzo!».
E va bene.
Dall’altra mi si dice che sono diventato serio e pesante quando
dipingo brevi bozzetti per un futuro Nobel (del webmaster ovviamente,
non mio).
E va bene.
Da un’altra ancora, più volte, ultimamente con vigore
polemico, mi si dice che non dovrei scherzare su certe cose e su
certi personaggi della nostrana pallavolo su cui invece scherzo
e schernisco (ininfluente e pleonastica allitterazione che servemi
a dimostrar senza favella ma sol con la guisa dello scriba la mia
padronanza delle figure retoriche che l’italian idioma mi
porge come un vaso di Pandora ahimè troppo spesso lasciato
nel suo Sepolcro foscoliano).
Scritta questa somma di baggianate, ci tenevo a informare il lettore
di questo: nonostante il mio Idolo l’abbia ormai chiusa con
le chiavi e con la vanga, io mi sento ancora un abitante di diritto
della Casa delle Libertà. E quindi faccio un po’ come
cazzo mi pare.
Il volley femminile dona pochissime emozioni. Nel senso che va tutto
più o meno secondo le previsioni. Ovvero: Montale
arranca, ma stupisce tutti mettendo in difficoltà
le avversarie a più non posso. Quindi, con le tre retrocessioni
tre soltanto che prevede il nuovo regolamento, beh, un pensierino
a farcela, secondo me, le ragazze di Gelmo Martinelli ce lo fanno.
A Carpi sono gnocche, e dove c’è gnocca
ci sono i risultati (vedere C Villa d’Oro l’anno scorso,
per dire…), quindi nulla di sorprendente che Serrapica e compagne
siano nei quartieri alti. Forse per la promozione in A ci sarà
da attendere ancora un po’, ma pazienza, le basi sono ottime,
per la serie A e per un calendario (che invito caldamente Astarita
a fare, perdio!, non lui, le sue ragazze, sempre perdio!).
In B2 Alice Carrer (il correttore automatico di
WordPad Trianni mi dà Carter, sei mica per caso filoamericana
eh?) si è liberata dal fardello blasfemo degli sms di Armaroli,
che ha tentato per anni un approccio e una conquista quantomeno
discutibili a suon di madonne. Intervenuto il marito Franceschelli
a interrompere questa messe di messaggi anticristici, questa qua
si è risvegliata dal torpore e stacca 26 punti come se piovesse.
Quando si dice che una ha Dio dalla sua parte. Peccato solo che
il torpore abbia preso possesso della dolce metà, che inondandosi
di creme antirughe riscaldanti, palleggia sul soffitto, sveloceggia
sulla spalliera e mura gente alta due metri e mezzo che in B2 non
esiste… Ma questa è un’altra storia. Insomma,
Vignola fa il suo, anche se con fatica, ma l’innesto della
fabriziesca congiunta sembra portare i suoi frutti.
L’Anderlini delle piccole si giova di uno
schema tattico incomprensibile che però camuffa la formazione,
manda in tilt gli avversari, manda a segno la Gennari e fa punti
in classifica. Meglio di così…
La Maxicolor invece fatica a trovare il bandolo
della matassa. Nel senso: finchè c’è da prendersela
con le piccoline (Elementary Volley School Genova e i Nottolini,
piccolini, carini carini) siamo a cavallo, quando c’è
da fare la voce grossa con le grandi, anche Morini sembra un corista
bianco e i suoi time-out suonano più o meno così:
«Dai ragazze, forza, su, hop hop hop, daaaaaiiiii, ma cosa
fai tu lì Laura daaaaaiiii pazza! Prendimi un muretto piccolino,
daaaaaiii e tu Ila, vieni con me che andiamo a provarci i tacchi
per la seraaaaa, ma ddddaaaaaaiiii ma senza calzeeeee, pazzzaaaaa!!!
Cristina prestami la tinta, ma che faiiii con quella gonnellina
lì si vede tuttooooo! Arbitro, ho bisogno di un po’
più di un minuto durante i tempi, sennò mi cola il
Rimmeeeelll, oddioooooo. Dai Elena, pensaci tu che sei la capitana,
vai a chiedere la formazione a quella pazzzzaaaaa del secondo arbitro,
così finisco di truccarmi! Daaaai forza ragazze!».
Mentre questo è più o meno il time-out contro le Nottoline
piccoline: «Alora, boia d’na ***ana brota vaca, impasteda!
An m’in cieva un caz, chè bisagnà vinzer, *io
s’lè un boia al savàm tott! Rosa, va a cagher,
Laura, va a cagher, Irene, va a cagher, Siba, va a cagher, Ila,
va a cagher, Cristina, vala tor in dal cu*, Sara te ‘t ve
bein a tor sò dal patachi, Braghi va a cagher ancà
tè, Vera, va a caghèr insamm al to can, Ilenia, torna
in cal post là in do ciacaren c’la lingua c’ans
capess un caz mo tè i m’an dett che t’le capida
bein, Molly, fa a fer dal pugnat! E te Uber, vam a tor na bèrra
che po’ a’t la pegh! Imbambi d’un esen d’un
arbitro!». Insomma crisi d’identità per molti,
in casa Maxicolor.
Passando alle categorie nazionali maschili, beh, cosa dire della
Cariparma che già non abbiano detto i suoi
finalmente veraci tabellini? Insomma, diciamocela tutta: se un opposto
è talmente forte da costringere, data la sua eburneità,
un palleggiatore come Cicciolo Ferrari a snaturare completamente
il suo gioco abituale per foraggiarlo di palloni, beh, io direi
che il commento sulla Villa lo fa già per l’appunto
il tabellino… Che omette soltanto una cosa: Gianda, t’e
un quel inguardabil… Però con la felpina rossa e la
falcemartello disegnata sulla fronte (quindi un poster) sei così
sexy…
Carpi, dopo un inizio sofferto, ha
ritrovato tutti gli effettivi. Come previsto, quella di Molinari
è una delle formazioni più forti del girone, e ora
che potrà contare sulla rosa al completo e su un Sangiorgio
apparso in splendida forma, potrà competere fino in fondo
per il primato. I successi nei derby con Villa d’Oro ed Eurotecnica
ne sono la concreta dimostrazione.
La Stadium ha messo in panca San Pietro Becca.
Ma se a sostuituire il chiavatore del paradiso c’è
un Guelfo di questa caratura (chi non l’ha capita legga qualche
libro di storia sul ‘200 o giù di lì) beh, i
rischi per la banda di Nicola Zucchi dj sono minimi e anzi, come
già detto in altre sedi, quella della Bassa è veramente
la mina vagante del torneo.
Chi sorprende è San Prospero. Nel senso
che sto Prato qua dev’essere davvero un fenomeno. Perché
va bene che Carla Fracci Martinelli è sempre tecnicamente
ineccepibile, ma ormai ha i suoi anni, e oltretutto non usa la crema
antirughe di Franceschelli. Per non parlare della coppia di centrali
Mari-Mattioli uno che si taglia con un grissino e quell’altro
preso a fare lo smontagòòòmme. Per non parlare
poi di Ciccio Managlia, che dopo le 17 ricezioni sul soffitto a
Conselice di 2 anni fa (me l’ha raccontata Fede Ugolini, chiedi
a lui, sono testuale) sembra essersi ripreso e aver ridotto a una
decina gli sfondamenti del tetto. Per non parlare poi di Marco Luppi,
che dopo presunte storie con la Molly finge l’infortunio,
si fa compatire, gioca e fa un sacco di punti: incredibile! E non
vomita! Poi c’è l’Eurotecnica,
che gioca con Lucidità e ha fatto suoi dei pezzi da 90 della
serie A e poi c’è Casinalbo, che nonostante
la campagna stampa di Ciuacciua ancora non si è convertita
al comunismo, e soffre, con un Albo Bellei sempre bellissimo, sempre
da Olimpiade, peccato solo che non sappia guidare bene e ogni tanto
“tamponi” qualche bella signorina.
Scendiamo e del femminile onestamente non so dire nulla se non che
la mia squadra preferita è la D del Maranello.
Tra l’altro, a proposito di Maranello, nel maschile
erano partiti benissimo. Poi hanno fatto giocare Pirondi.
Che da buon pompiere ha spento subito il fuoco e le fiamme delle
prime giornate.
Rimanendo nel maschile, Pad, sei un grande, il
video del tuo infortunio l’abbiamo mandato a Hollywood e credo
verrai scritturato per tutti i film d’azione di qui a 25 anni.
Mission Impossible… Impossibile per tutti, ma non per Pad,
che nel suddetto video imita Carla Fracci alla grandissima, danzando
su un piede solo (l’altro è a Groeningen cioè
a puttane).
A San Martino Goldoni miete punti e vittime (è
un mio allievo), Famiglietti vota Rifonda, Ugolini ha deciso che
gli piace stare in panca e allora vaffanculo, siediti!
Poi un grande Joe T ne fa 22 a San Felice nonostante
il PD, a Vignola Cappi non ha voluto un alzatore
eccezionale e ora ne paga le conseguenze, Castelfranco
grazie al floydianesimo di Sirotti è in grande spolvero,
al Torrazzo non si capisce un cazzo, ma si sa,
è questa la tattica di Malservisi per vincere i campionati:
nascondere Santini, farlo sembrare un fantasma, tacerlo. E poi vincere,
tanto ci pensano Zappa, Alex l’Ariete (se gioca, quando gioca)
e Cristo in persona, che è un bel culo avercelo.
Di cosa vogliamo parlare, ancora?
Non so, di dove è finita Giulia Barelli,
ad esempio? Boh, non si fa più vedere!
O di Elena Pini, che aveva promesso di dominare
il Superbomber e poi, invece…
Dell’Alice Barbieri, vogliamo parlarne? Meglio
di no, sennò mi scaldo…
Vogliamo parlare di mio zio, del Mago Gorlino,
e, soprattutto, di mio padre? Io lascio parlare
loro.
Forse vogliamo parlare del nuovo moroso della Molly?
Naaaa.
Parliamo della Paola Toso?
Delle ragazze del San Damaso che vincono la serie
D facile facile, infatti so da fonti attendibili che tutti i giorni
battono la prima in classifica quindi prima o poi saranno ben loro,
la prima in classifica?!!
Mah, noi parliamo, intanto…
Il Popolo delle Libertà sa aspettare, con calma…
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