C’è gente che alle
soglie della primavera ha raccolto l’invito provenuto in stereodiffusione
da magici altoparlanti e, mestamente, se ne è tornata a casa.
A casa! C’è gente che è rimasta chiusa dentro
una cabina del telefono credendo di potervicisi trasformare in Superman
ed uscendone invece rimbambito di murate da Canulli. C’è
gente che continua a giocare, alle soglie della primavera, ma il
caldo fa brutti scherzi, e allora diventa dura proseguire vestiti.
Così pian piano, ci spogliamo degli orpelli, ci disfiamo
di chi non serve più, e la lotta si restringe a poche anime.
Nude.
Alla B1 targata E-gò non serve nulla. Nel
senso che il campionato è buono, il resto anche, e qui davvero
abbiamo udito il pubblico carpigiano invocare a squarciagola la
nudità. Montale ha scelto di privarsi dei
punti e così, anche se da terzultima, la retrocessione rimane
a un passo.
In B2 maschile Barozzi è stato invece privato del
primato: il Molly è ormai diventato l’allenatore
di Modena, dopo che nel doppio confronto ha letteralmente disfatto
il suo predecessore Pancia. Solo l’addome barozziano,
negli anni precedenti, era riuscito nell’epica impresa di
battere tutti gli allenatori famosi della Ghirlandina, da Astolfi
a Nannini, passando per Benedetti, o Zucchi o Shadchin quest’anno.
Al PalaFerro, una decina di giorni fa, si è assistito
al grandioso passaggio di consegne, e ovviamente anche
Anastasi non ha perso l’occasione per congratularsi col Molly
e invitare il triste Pancia ad un brunch di addio al primato in
via Farini, a Modena, sede della Telecom locale, invitando,
ovviamente, anche Ugolini. Il quale ha accettato l’invito
di buon grado, ma, per uno scherzo del destino, ha passato tutto
il party incastrato in un call center in cui sopra ogni cornetta
campeggiava il volto mellifluo di Alex Necrophilia Canulli. Ci
aveva provato la Villa d’Oro, ad uscire dal suolo
patrio, ma è stata giustamente rispedita indietro
dall’Universal di Grilli e del libero più forte del
mondo. Così, Guerzoni e compagni, hanno fatto ritorno
a casa. A casa! E probabilmente ci rimarranno fino a maggio, in
attesa di tempi migliori per le espatriate. La partita di Firenze
servirà quindi soprattutto per ricaricare le pile a fiorentine.
Con una Sestese ancora saldamente prima, e in B1
ormai da tempo, si giocano il secondo posto proprio Firenze,
Carpi, la Villa se riuscirà ad uscire di casa e la Stadium
della Becca di Pietro, che nonostante un calo pressorio,
è sempre lì e ha già giocato tutti (tutti!)
gli scontri diretti con le citate rivali. Se pòffà,
direbbe Papa Ratzinger. Ma non crediate che i monopolizzatori delle
linee telefoniche e delle cabine modenesi stiano lì a guardare,
due sabati fa non l’hanno fatto!
Anche se a sentire Armaroli, in preda a visioni allucinate dovute
forse alle uscite fino a tardi del venerdì sera, Menghini
ha guardato tutto il tempo, durante la partita, mimandogli le offese.
Lo stesso Armaroli ha poi fatto cagare perché non riusciva
a decifrare il mimo, mentre Gandolfi ci riusciva perfettamente,
e così, scervellandosi per trovare le soluzioni prima del
carpigiano in Porze, ha preso una caterva di ace e murate e la Villa
ha perso, considerando anche che Ugolini si è assentato per
tutto il match poiché doveva telefonare (ma non è
una prima volta, 4 anni fa a Mantova era già successo) e
Trebbi era attaccato alle bombole.
Per il resto con Shadchin rotto a Casinalbo non
ne indovinano più una, e se va avanti così dovranno
tornare a fare attenzione, perché il Fenilone denoantri
ha preso una brutta piega, nel senso che si è rasato
a zero e si è sottratto alle sabbie mobili della zona rossa.
Eurotecnica tutto sregolatezza e poco genio, ma
il campionato è tranquillo, così come San
Prospero, che se solo non facesse cagare potrebbe giocarsi
qualche chance in più. “Guarda San Prospero, fosse
per me io ti farei anche giocare i play off, ma fai cagare!”,
come disse un grande allenatore che ora è correggese!
Il femminile di B2 è uno strazio. All’incostanza della
Sdp Sassuoleggiante si contrappone la ferrea
costanza di Vignola e Villa d’oro che s’impegnano fino
all’inverosimile per non vincere neanche con chi si può.
Doda e Carrer e Trevisan e Zini non c’hanno proprio voglia
di staccarsi dalla zona pericolante e allora Gualdi recita amen,
la Doda abbassa le orecchie e fa ombra a tutti, Miriana slaccia
il bikini e almeno gli uomini vignolesi che guardano il match si
tolgono qualche soddisfazione. Anche Morini recita, ma lo
spettacolo si chiama “La botte vuota e le vuote ubriache”,
sicchè il Maurone nazionale brinda con Uber, ma non si sa
bene a chi o a che cosa brindi, visto che le sue ragazze preferiscono
le banane atomiche alle schiacciate punto.
In C Frank Zappa ha terminato l’assolo e il Torrazzo
ne risente, mentre il Castelfranco fa davvero sul
serio, e non sembra una Sola, ma una splendida realtà
che il prossimo anno può fare la B2 davvero, alla faccia
di San Martino (Pinone è in formissima),
di Vignola (Ronfa è in formissima ma mister Cappi
lo manda a cagare ogni qual volta il bomber gibertiniano chiede
di essere messo a referto), di Scandiano (ma se
Tacco pensa solo ad andare a figa con Ferro, è finita in
partenza) e di tutto il resto, che comunque è noia,
tranne la lotta in coda tra il ministro Giovannelli e gli
avanzi della Carnaby, che ormai chiede di giocare al pubblico,
ai segnapunti, arriveremo anche agli arbitri?
La Iavasile ha perso il festival, amen, Pirondi ha rivinto
una partita, succede anche questo, il faccia a faccia di Zorro (Zambelli-Zironi)
ha regalato perle rare, quello delle fighe (Franceschelli-Grimaldi)
ha regalato solo porci.
Però, ladies and gentlemen, siamo in campagna elettorale,
yes we do. E quindi…
Non cambiate governo… Cambiate paese! Questo l’invito
di Walter che ci sentiremmo di accogliere, solo avessimo anche un
miserrimo conto corrente in Liechtenstein! Me lo sento proprio or
ora echeggiare nelle orecchie, paventando una rimonta che nemmeno
Ferro penserebbe. E ci manca davvero tanto l’inno forzitaliota
di qualche tempo fa… e siamo tantissimi… e abbiamo dentro
un cuore grande che… ecc… Che poesia, che bellezza,
perché Silvio è gggiovanile diokka! Ma il PdL è
meno fascista, non ci piace!
E dire che noi un nostro governo, un nostro programma, ce
l’avremmo già… La buttiamo giù a bozza,
per vedere che ne pensa l’elettorato, svilupperemo prima del
13 aprile.
Però, tipo, Ugolini ministro delle telecomunicazioni,
Ferro ministro per i rapporti internazionali, il
Molly presidente del consiglio, neanche da dire
viste le ultime percentuali, il Pancia ministro dell’agricoltura
(o della salute anche!), la Facchini ministra delle autoreggenti,
la Sibani ministra per i desaparecidos e Cisko
ministro per la visibilità, Rontani ministro
delle finanze e dei conti comuni, tanto peggio di così,
Papotti ministro dei trasporti, ovviamente, Erro
Sgarbi ministro dell’economia, ovviamente, Zombie
ministro per le pari opportunità dei pedali, Uber
ministro della cultura, Batta ministro degli esteri
(è un’autorità nel campo), la Carrer
ministra dei rapporti con la stampa, la Iavasile
ministra della musica, Malavolta ministro dei rapporti
col Vaticano e via così, ce ne abbiamo altri cinquanta
in cantiere… Eh, che ne direste? Un esecutivo infallibile
e preparatissimo!
Insomma, noi gli uomini e le donne ce li abbiamo. Guardate, abbiamo
anche già i cartelloni e gli slogan per la campagna elettorale!
Con Giardi al microfono ecco un nuovo ordine per gli extracomunitari
“Immigrati? A casa!”.
Oppure un bell’Ugolini con in mano la cornetta che
dichiari “La comunicazione è un diritto inalienabile:
più cabine per tutti!”.
E che ne dite di un Batta che promuova i rapporti con l’Est
Europa, vestito come Rocco Siffredi: “Prima io non
scopavo, poi ho imparato il moldavo!”
O ancora, con Ferro sorridente “Prometto un TT decappottabile
a tutti! Fanculo stronzi!”.
Per non parlare di un Erro Sgarbi che in smoking al tavolo
del G7, con sigaro in bocca e una montagna di fiches, faccia capire
al mondo quanto l’Italia sia forte dal punto di vista economico,
pronunciando due sole parole: “ALL IN!”, e lasciando
attoniti gli altri ministri.
Oppure il duo Ferraguti-Pederzoli che esclami in pieno stile
Veltroni e ammiccando alle donne: “Pedale pelato? Si può
fare!”.
O ancora un Benigni assoldato per l’occasione che, alzando
la gonna della Facchini, urli “Noi i ministeri li
vogliamo vedere!”.
Oppure la Carrer, che forte dei suoi rapporti coi giornalisti e
in posa sexy, indicando Rontani, declami: “Faremo
pubblicare un articolo alla settimana su di voi, anche se siete
gli ultimi del mazzo!”.
O la Iavasile che, col Pancia, promuova musica e salute, sono le
due persone più indicate: “Votate Milagro e
mangiate magro!”.
Infine una pubblicità progresso che divulghi esempi di buona
condotta, col Pancia come testimonial che, immortalato al centro
del parquet del palaFerro, dica “Pisciare in palestra? Magari
un’altra volta eh!”…
Però la par condicio non ci permette di sviluppare ulteriormente
questo discorso, e allora tiriamo dritti, aspettando il momento
buono per scendere in campo e per fare votare anche voi, cari pallavolisti
politicizzati.
Vi voglio bene
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