Ci sono momenti in cui ti guardi alle spalle, e, pur sapendo che
non tornerà più, ti sembra bello solo quello che c’era
prima. Coincidono con gli attimi in cui guardare al futuro spaventa,
perché non ci vedi una prospettiva solida, un’alternativa
bella, bella abbastanza almeno, qualcosa per cui valga davvero la
pena soffrire, sentire e combattere.
Potrei farne mille, di esempi. In qualsiasi campo. Ma mi fermo al
più banale. Se io mi guardo indietro, giro le spalle al sol
dell’avvenire e osservo… beh, vedo Ugolini, Bergianti
e Armaroli giovani, vedo il Nano e le sue bellissime palle spinte,
vedo Malavolta e Papotti e soprattutto il mio Capitano, vedo Bozzoli
e Franceschelli, Sangiorgio in forma splendida, il Cicciolo e Tulla.
E se guardo avanti… sì, lo sapete anche voi, davanti
ho la faccia e le mani di Nicolini. Vi scoraggereste tutti, no?
Però poi io penso che a me il futuro piace. E soprattutto
penso che ho voglia.
Perché c’è il sapore della sfida nuova, perché,
per dirla col vecchio Forrest, non sai mai quello che ti capita,
e se mamma diceva sempre che i miracoli accadono tutti i giorni,
beh, perché non può capitare anche a me, a noi, un
piccolo miracolo? Di vincere ancora, di innamorarci di nuovo delle
mani di qualcuno, di sperare e convincerci di un domani migliore
e più bello ed entusiasmante? Siamo invecchiati, ma ancora
non tanto da dire basta. Anzi. E poi io, a Marco Nicolini e a tutta
la ciurma rossonera, ci voglio bene. E quindi avanti, col sorriso,
verso il nuovo che ci aspetta.
Tutto questo per dire che cominciano i campionati, signore e signori,
inizia la stagione vera e nuova, non quella dei sollazzi in Coppa
Italia, non quella dei ricordi dei fasti che furono.
Chi deve scordare in fretta (e pare riuscirà senza grandi
patemi) i fasti che NON furono è Carpi,
che nel futuro prossimo sembra poter diventare dominatrice assoluta
della serie B2 e, in un secondo tempo, del mondo. Un ruolino di
marcia in Coppa impressionante, un sestetto impressionante, un Marcellino
impressionante, un Giardi impressionista. Io non
so cosa dire, i commenti sui pii ragazzi del Molly mi sembrano sempre
più superflui e inutili. Penso che potremo solo stare a guardare.
Forse potrebbe dire qualcosa Casinalbo, ma qui
ci sono dei problemi. Intanto c’è un Luppi
che si è ugolinizzato. A forza di stare in cattiva compagnia
quest’estate questo ha preso a dire che è come e meglio
del Dio del Sesso, che gli cadono tutte ai piedi, gli escono dal
taschino, non sa più dove metterle. E vabbè, lasciamolo
dire, fin qui... Il problema è che adesso che gli hanno preso
Bosi e ha vinto qualche partita, comincia a pontificare
anche sulla pallavolo, che è fortissimo, passa sopra, usa
chiunque gli salti a muro (anche Fei e Mastrangelo) come carta igienica,
riceve col duemila percento, cose così. Quindi aspetteremo
il prossimo infortunio del ragazzino di cristallo per fargli abbassare
la cresta (o meglio, la “spazzola” per dirla con qualcuno)…
Oppure, cosa a cui ho già pensato, si fa un accordo col fido
Ricky Vecchi, che smette di alzargli la palla (che
tanto c’è chi la mette per terra) e anzi, quando può
e il vantaggio lo consente, lo manda al macello ricoprendolo poi
d’insulti perchè prende la murata o tira in tribuna.
Mi sembra una buona idea, Ricky che dici? A parte che tu (e parlo
con te, Luppi!) e i tuoi amici Ugolini siete sotto 2-0 e quindi
potete solo tacere!
Mirandola è un po’ in difficoltà,
anche perché Cavazza si è rotto e
anche Zucchi si è rotto, le palle, e quindi vedremo che combineranno
Zoba e gli altri.
La Villa d’Oro invece è diventata un aeroporto. C’è
chi va, c’è chi viene, c’è chi come sempre
sta alla torre di controllo a verificare che tutto proceda, caricandosi
tutte le responsabilità sulle spalle. Se non sapete di chi
sto parlando, leggete il nome in fondo, eh eh… Scherzi a parte,
mister Helmer se ne va in Canada per due settimane,
lasciando sotto la guida di Tammy per le prime
due giornate una squadra che comunque ha fatto dell’autogestione
il suo vessillo. Nel frattempo tornerà Denny Mari
dall’Australia, pare ingrassato di 28 chili, e quasi contemporaneamente
Marcone Baraldi se ne partirà per Shangai,
lasciando l’aggressivissima morosa nelle mani decisamente
sbagliate dei baldi giovani o ex giovani rossoneri. Anche il polso
di Nicolini è andato in questi giorni a farsi una bella vacanza,
ma pare che anche in ferie abbia fatto tutto al contrario. Insomma,
come vedete, c’è un casino incredibile, alle Marconi…
Fortuna che alla fine c’è Dade. Sennò
sai te dove finivamo, in questo inizio campionato?!
Risalgo un attimo la corrente. Correggio ne ha
vinte 3 su 4, e anche quest’anno i play off non sono un sogno,
te lo dico io prof, stai tranquillo che me ne intendo. Stefanino
riceve sempre da dio, difende palle impossibili… E quest’anno
pare sia diventato mostruoso anche negli altri fondamentali. Sì
perché Ricchetti, nei messaggi che mi manda
al sabato sera… beh, insomma… chiude sempre le partite
lui! Oh Alle, nel secondo set ho fatto la difesa decisiva e abbiamo
vinto… oh Alle, ho chiuso io con un muro sull’opposto…
oh Alle, ho fatto ace su Bertacca e li abbiamo ammazzati…
Roba così. Che poi sul tabellino ci sia scritto Meneguzzo
25 e Ricchetti (L) non importa, sarà un refuso! Grande Ste!…
Ah, però ho da fare una velata critica a Cristian
Fontanesi… Ma basta andare a pagare il vocalist della
discoteca di turno per dire per 8 ore consecutive “Correggio
volley”, “Salutate la capolista”, “Siete
i più fichi” ecc… basta!!! Non se ne può
più!!! In discoteca ci andiamo per fare altro noi, mica per
sentire tutte ste sviolinate a dei reggiani!!!
Passiamo alle bimbe, che è meglio? Sì dai…
Montale pensa in grande, dopo il successo senza
storia su Vignola. Marzolini e
Bertani, a noi sconosciute, sembrano una garanzia
e nonostante qualche titubanza le ragazze di big Gelmo Martinelli
possono davvero stare là per aria per molto tempo. Un po’
meno là per aria ci sta Vignola, che comunque,
per essere una neopromossa, ha un ruolino di marcia niente male.
Fabbrico alterna alte e basse… ops scusate,
alti e bassi… E la vendetta della Bertani si è consumata
sabato scorso sulla bella Iori e le sue belle socie. Un po’
meno bello il mister, ma son gusti.
Scivoliamo in serie C. Dove intanto le nostre ragazze
sono incappate in una sconfitta a tratti inattesa. Ma visto il venerdì
sera precedente, con la Facchini a chiacchierare
tutta notte con tre servizi igienici, la Rosi a
sorreggere il peso morto di un Ugolini, per l’appunto, morto,
la Murgolo a fare comunella col terzetto delle
meraviglie Zanasi-Fariselli-Veronesi, beh, come puoi pensare di
vincere? Considerando che l’unica rimasta sobria era la Vai,
ma la Vai fa la centrale, e se ti fa 17 punti un centrale cosa pensi
di vincere? Forse il torneo di briscola… Forse. L’unica
che ha giocato divinamente è ovviamente Elisa Piacentini,
neanche da dire. Della Casa claudicante e Ferriani
che non segue le mie direttive in battuta hanno fatto il resto.
A Corlo, incredibile dictu, hanno fatto due belle
squadre, tanto nei maschi (evento più unico che raro, considerando
anche che li allena Ravva) che nelle bimbe, con Magagni
e Guerrieri a menare fendenti ed Alex
che si deve dare una mossa a venirmi a prendere l’armadio,
santodio!
Nell’altro femmineo girone, eccellenti Nonantola
(con la diagonale Doda-Padovani che fa scintille
e l’impadellata Berselli che fa scintille
sì, ma in discoteca), San Damaso che asfalta
il Torrazzo e la Mondial che si
permette il lusso di mandare in panchina Galli
per vincere con un comodo 3-0. Ma qui c’è un retroscena.
La bionda mancina de noantri sabato sera si trovava al guinzaglio.
Ma non sapendo bene che fare e come, beh, ha chiesto il cambio,
è uscita un attimo dalla palestra dicendo che doveva fare
pipì, e in realtà ha tagliato le gomme della macchina
del buon Fiorentino Perez promesso sposo (è tutto vero!)
per farlo rimanere in Emilia un giorno in più… Dando
poi la colpa ai dei tifosi di una partita di serie D di calcio che
pare non si sia nemmeno disputata… perfida!
Torniamo ai maschietti va’! Si diceva di un Corlo
straripante, ma quando hai in rosa Francesco Lancellotti,
ecco che tutto e più facile. Quando poi le divine mani del
Topo, accompagnate dalla Grazia del Signore,
possono smistare il gioco su Sfrombola Liberati,
su Pippofaicagare Guidotti, sull’indicibile
ignoranza di Badile, o ancora sui campioni d’Europa
Ricciolo e Pitone, beh, la B2
ormai è cosa fatta.
Sorprende anche la Gianda, che dopo aver subito
urlacci in faccia da Calvietti in Coppa Emilia,
strapazza 3-0 l’avversaria di turno, con The Glove
Salvatori che è tornato e fa miracoli e con un Barbolini
tirato a lucido.
Modena Est con l’ex Bedogni
dal dente avvelenatissimo asfalta i giovini della Villa
d’Oro, ma quando dipendi dalle schiacciate di Stillo
Baschieri, e lo stesso Stillo Banchieri
si ritrova davanti il muro impenetrabile di Cozza
e di Padella, come fai a vincere?!
Torrazzo in carrozza, ma d’altronde quando
Giusti decide di tirare i comodini, beh in serie
C mi sa che si scansano.
A proposito di Calvietti, recuperato pienamente
dopo gli sforzi in Villa d’Oro, e dopo essere
finalmente uscito dal taschino di Tacconi e aver
respirato un po’ di ossigeno fresco, il buon Calvio
ne stampa a terra 17 e con l’ausilio del sempiterno
Cheope e delle mani di Max Pasini
porta Castelfranco al primo successo esterno.
Vignola si aggrappa come sempre a Zambelli
e ai soloculi di Reggiani, San Felice
è in crisi nera ma Giova c’è
sempre, San Martino è spregiudicata e…
Nano, dove sei?! Te amo!
Beh, ragazzi… io sono un po’ stanchino e mi scuso con
le bellezze di Maranello o tutti i ragazzi della
D, o i vari Petocchi e Bergamini
che fanno la mista e io manco li ho considerati o tutte quelle squadre
che mancano da questo velocissimo elenco e dalla mia memoria, oggi,
nel giorno in cui Cristoforo Colombo ha scoperto l’America
solo perché Benigni e Troisi non sono riusciti a fermarlo,
mannaggia.
E insomma, avrei finito, almeno per ora. Volevo solo farvi una piccola
carrellata, perché da oggi si comincia e non so quanto tempo
avremo per stare assieme, tutti assieme.
Facciamo che ognuno percorre la sua bella strada, e ogni tanto ci
si ritrova qua. E ci facciamo due chiacchiere.
Sempre che qualcuno non parta e se ne vada…
E sempre se vi fa piacere.
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