ultimo aggiornamento: 02/02 09.00
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ANTEPRIMA

 
 
 

Partiamo da un evento increscioso, in questa settimana che per tutti noi è di pausa, ma leggere si può. Un evento che ovviamente tutti, sottoscritto in testa, si augurano non ricapiti mai più.
Nemmeno Astolfi, Alle Lodi o il Pancia, erano arrivati a tanto. Doveva venir giù uno dal Canada per far capitare l’inimmaginabile. Sì, signori. Dopo 7 lunghissimi anni, anche il sottoscritto ha passato una partita intera da spettatore, anchilosato sulle assi di una panchina abituata a ben altre terga, e stiamo parlando di quelle di Armaroli.
Affronto che verrà lavato, non so come ma verrà lavato. Fanculi casso!

Fatta questa doverosa premessa, la fine del girone d’andata de noantri è anche, manco da dire, il momento giusto per una riflessione approfondita, saggia e misurata di quanto sta accadendo nei campionati che sì da vicino ci turbano e conturbano.

Correggio. Beh, che dire di Correggio. È ovvio, da quando a Gualeeeeerzi ogni tanto si affianca un opposto di razza modenese a riempire gli allenamenti, la corazzata guidata dal Dello Meneguzzo non si ferma più. Il Diavolo Rosso Ricchetti difende a più non posso, Sansino si riposa, Raimondi pipeggia, Lancellotti ancheggia, Fontanesi fa tavoli, e tutti gli altri si danno da fare con un unico obiettivo vero e questa volta alla portata. Un obiettivo che, incredibilmente inizia con la A e finisce con la A. Due A, insomma.

Carpi. È qui che viene il bello. In palestra è il caos: sembra che il Molly, in una vena di sana dittatorialità ispirata dal Pancia, abbia preso ad insegnare a Bellini come si palleggia, a Vecchi come si riceve, a Grilli come si bevono due litri di birra e a Gandolfi e Menghini come ci si siede in panchina e come si leggono e si risponde ai messaggi Villa d’Oro. Ne è nato un caos, perché Bellini asserisce di saper già palleggiare e che i suoi risultati parlano per lui, Vecchi dice di saper già ricevere e fa vedere a tutti i suoi filmati su youtube, Grilli dice di essere già ubriaco e augura Buonanno anche a febbraio, ma soprattutto Gandolfi e Menghini sono convinti di essere assolutamente esperti di panchina e capaci da soli a gestire i loro cellulari.
A tutto questo si aggiunge un terrore già espresso, che non troverà riscontri nella realtà ma che serve a far tremare e non poco le gambe ai prodi bianco blu: e se la Villa, proprio nell’anno del trionfo indiscutibile e indiscusso, facesse i play off e mortalmente li vincesse?! Ma che beffa sarebbe?!? Ma soprattutto, che coppia sarebbero Carpi e Villa d’Oro, sempre insieme, nella buona e nella cattiva sorte?!? Insomma, c’è aria di burrasca in casa carpigiana, anche e soprattutto dopo la prima sconfitta dell’anno in casa Casinalbo per la Coppa Italia, col Molly fermo un’ora davanti a un tabellone che, irrispettosamente, diceva che l’Universal aveva perso, prima che Prampolini passasse e lo distruggesse con una manata, facendo tornare al Molly il sorriso. Ma come si fa?!?!
Insomma, il match delle Marconi servirà non solo a capire quali sono le ambizioni della Villa d’oro, ma anche e soprattutto a capire se proprio i rossoneri saranno capaci di far saltare tutto, spogliatoio, panchina, dirigenza e valigette piene di dollari a Carpi. Anche se il primo test, all’andata, non è stato proprio incoraggiante. Ma noi mica c’abbiamo i milioni di dollari! Ce li avremo l’anno prossimo, quando proprio Carpi ci avrà comprato Prampolini, ma mica adesso!

Casinalbo. Infatti: la Villa d’oro poteva già far saltare il banco a Casinalbo, far salire a mille la rabbia di Luppi, a duemila quella di Vecchi, e invece ha generosamente resuscitato, almeno per un po’, i ragazzi di Enricone Barbolini. Ugolini ha pensato bene di farsi murare 8 volte da Vecchi, Trebbi ha concesso a Luppi l’onore delle armi, e così l’Audax si è un po’ risollevata, per poi accasciarsi di nuovo e subito in quel di Remedello. La classifica è cortissima, indipercui si fa in tempo a risalire eccome, però l’anno sembra nato male. E ahimè anche la Final Four di coppa è saltata, nonostante l’impresa con Carpi, e di questo ce ne dispiace perché se la meritavano e, parliamo per conoscenza diretta, è una bella esperienza. Insomma, all’Audax va tutto al contrario di quell’Inter tritatutto che vince i derby in 10, mette la Juve a -40, conquista Champion’s League e Intercontinentali come se piovesse… ah no, forse mi sono sbagliato. Scusa Beppe!!!

Mirandola. Poco da dire. Ogni anno la voce è sempre la stessa: “solo coi giovani vanno poco lontano, si sono indeboliti, figuriamoci, ma mi mo”. E poi Mirandola è sempre lì tra le grandi, a lottare per i play off, a vincere contro tutti, a rompere le uova nel paniere. Sì come la Villa d’oro ha il complesso di Carpi, così la Stadium pare avere il complesso del Pala Marconi. Ma tant’è, gli Zucchi boys sono forti anche quest’anno, e non si discute. E tra l’altro c’hanno il palleggiatore rotto!

Villa d’Oro. Qui il palleggiatore invece ha rotto, che è diverso! Basta! Diciamo, intanto, che nessuno, Jim Helmer e Paolo Armaroli in testa, si aspettava la Villa al secondo posto dopo 13 partite. Certo, si dirà che è il secondo posto più basso d’Europa, a soli 25 punti, che basta perdere due partite e si è decimi, che facciamo comunque cagare, che siamo brutti e cattivi, tutto quanto. Tutto verissimo. Però ci sono un po’ di fatti indiscutibili che vado ivi ad elencare:
1) Il milione di euro speso per Prampolini sta dando i suoi frutti, eccome: il talento di Carpi Vecchia adesso ne vale 5, di milioni, ha vinto in Europa, sta strabiliando l’Italia, e soprattutto ha una vena distruttiva che intimorisce gli avversari. Forse voi siete rimasti fermi al famoso orologio di Assen, ma al suo ritorno Prampolini ha nell’ordine: distrutto un’isola di traffico vicino al Posto Pubblico; sfasciato il soffitto dello Snoopy con un colpo secco e deciso; distrutto le Lanzi con le sue stellari sul soffitto; comprato una sedia; distrutto l’umore di Cameron Diaz. Stategli lontano.
2) Siamo di nuovo Campioni d’Europa. E indipendentemente da come finirà la stagione, Carpi rosicherà perché quest’anno abbiamo vinto qualcosa anche noi.
3) Ugolini sta giocando da cristiano: non succedeva dalla stagione 2001/2002.
4) Siamo l’unica squadra che finora si è permessa di esibire un cartellino merda agli arbitri senza poter essere contestata.
5) Avessimo evitato alcune vaccate mondiali (nostre e degli arbitri) vedi alla voce Forlì, Ferrara e Casinalbo, con lo scontro diretto andremmo a prendere Carpi.
6) Non siamo ancora salvi, e questo è un bel casino.
Per il resto tutto procede assolutamente nella normalità, venerdì al Fuoriorario, sabato allo Snoopy, domenica al PalaMadigan, trasferte a Cervia, Bologna, Berlino, Alto Adige… Insomma, i soliti maiali Villa d’Oro.
Ultima notizia di colore: Denny Mari si assenterà per un po’. C’è Papotti. Che torna alla ribalta. E allora dovete avere paura tutti. E tanta.

Delle donne non posso dire molto, in B2. Almeno delle nostre. Qualcuno dice che al Velvet le vignolesi si siano presentate alte un metro e novanta e non contente ci abbiano aggiunto quattordici centimetri di tacco, qualcun’altro dice che è assolutamente incredibile che giocando con un tacco quattordici siano in zona play off.

Le ragazze di Montale si mantengono invece su delle comode babbucce e infatti sono seconde, ma qui il merito è di Maurone Morini, che durante i summit degli allenatori catechizza a dovere Gelmone Martinelli. Il problema è che Maurone, durante i summit delle giocatrici, non catechizza a dovere Rusty, Zini, Ravvagirls e compagnia, sicchè Scandiano è in caduta quasi libera. Il summit degli allenatori, dicevamo.

Qui c’era tutta Fabbrico al completo, compresa di ex. E a chi dice, nonostante la perentoria risalita, “Aaaahhh quando c’era Di Toma”, Pisa controbatte stizzito “Adesso la bilancia pende dalla mia parte!”… (queste sono finezze…), al chè Giazzi risponde “Intanto quando ho allenato io ne abbiamo vinte 3 su 2!”, per poi lasciare la parola a Gianfrancone Barbieri che risponde “Avanti, due ore di corsa, su!”. Per il resto l’Alice rimane l’unica opposta di un certo livello e che mi piace, e adesso che ingrana anche dalla seconda linea, beh, è un macello per tutti. La Bucce fantastica, la Fante fantascientifica, la Tadde tal degh!, Silvia Iori… beh, Silvia Iori… Silvia Iori… sì dai, ok, non c’è male!

Vorrei qui fare una piccola epigrafe sul Pancia. Sembrava perso, in quel di Campagnola: anche i successi, assieme ai chili, se ne stavano andando… Ma poi, magicamente, si è ricordato dello schema che gli ha fatto vincere così tante partite nella sua fulgida carriera: palla all’opposto e pedalare. E Campagnola, complice un Prato d’altri tempi, si è rialzata e ha cominciato a macinare punti. Quanto è semplice la pallavolo, vero?
Talmente semplice che a Gambarelli è bastato venire ad Assen con noi e mangiarsi un paio di cracker per risalire la classifica in tutta serenità, ad ampia dimostrazione che Assen fa bene, e tanto! (tranne che ad Armaroli e Prampolini).

E ora, miei cari, una breve panoramica sulla serie C. Scandiano domina come Carpi, ma se Vaccari continua a presentarsi allo Snoopy coi maglioncini gialli spero bene che Panciroli ritiri la squadra!
Il Torrazzo gioca davvero bene, l’ho visto coi miei occhi! E se va avanti così, beh, forse il primo posto è fuori portata, ma i play off no… E poi sto Montanari mi sembra un degno erede.
Modena Est, stranamente, dopo la sfiorata promozione dello scorso anno, balbetta un po’. Però, in pieno stile revival, ha rispolverato una coppia che dieci anni or sono tremare il mondo faceva, i due fratelli Galli. E anche questi, visti coi miei occhi, hanno demolito in due la Villa d’Oro nel tie-break dell’ultima sfida prima della sosta, che Dio solo sa come ci sia arrivata al tie-break quella partita. Comunque i due Galli, il buon Padella, il bon bon Bonetti e soprattutto Cicciocozza possono ancora farne delle belle.
Sassuolo vince con le grandi e perde con le piccole, ma qui è tutta colpa di The Jeand: abituato a ben altri palcoscenici, non riesce ad adattare il suo gioco ai muri della serie C e soprattutto alle alzate di Ciuacciua e The Glove… sai, quando uno è abituato a Nicolini!
Corlo ha asfaltato il Ravazzini di Reggio Emilia, ma qui io spezzo una lancia enorme a favore del mio Marco Martinelli… Voglio vedere se facevano una gara di slittino chi la vinceva!!!
Vabbè, della squadra di Goofy non ha nemmeno senso parlare, perché la squadra non c’è, si allenano in 5!

Di là la tristezza regna sovrana perché la squadra dell’assessore mio compagno di mille avventure Joe T Vannelli è in fondo alla classifica, e a me dispiace tanto.
Castelfranco
come sempre è partita bene, ma ora devo dare un consiglio a Max Pasini: se vuoi vincere bene e anche con le grandi, più palloni a Sirotti, grazie!
L’incredibile è vedere il Panda in vetta alla classifica!
E Zambelli in panca! Ma a Vignola ormai palleggia Marani, che tratta con amore ogni pallone e guida i suoi al grido di “Ronaldinho cazzo!” quindi siamo a posto.

C femminile. In vetta al girone A ancora il Gramsci, che pur privo di Lalla Piccinini, che non ha voluto amaaaaare proprio Marani e se ne è andata verso altri lidi, si affida al braccio pesante di Carlotta Bettini, amica di quell’Elisa Piacentini che col suo braccio pesante tiene invece a galla le ambizioni di una Villa d’Oro ancora senza identità, con Murgolo, Ferriani e Pedroni coinvolte in un valzer senza fine, una Vai a 65 chili compresi di borsa tarocca di Louis Vuitton, una Rosi ormai prossima alle nozze, una Facchini scomparsa nella nebbia. E allora, a questo punto, noi ci affidiamo a Miriana Trevisan, scommettiamo su di lei!
Corlo è calatissima, Sassuolo è seduta.

Nell’altro girone Silvia Parmeggiani si è finalmente rimessa a scrivere i commenti della Mondial Carpi, e noi non possiamo che ringraziarla! La Galli è tornata ad essere strepitosa, decisiva, immarcabile, irreprensibile… ed ormai anche incinta! Dall’altra parte della barricata Buonanno e chi s’è visto s’è visto, mentre in zona play off ci sta ancora Nonantola: la Doda è ritornata quella dei bei tempi, anche se quando esce la sera è decisamente troppo accollata, la Padova gironzola col nuovo baschetto liscio, la Berselli beve troppi rum and fruit e poi diventa molesta per uomini, donne e bambini. Però ha messo su una terza!

Faccio una scappatella anche in serie D. Ma solo per la gioia e insieme la malinconia di rivedere papà Gollini fare 20 e passa punti, e pensarlo confinato, lui con la sua immensa classe e autorità, in una serie per minori. Con tutto il rispetto per Erro Sgarbi (che ancora in carriera non ha giocato bene un match) e Lasvegas Raguzzoni (che ancora in carriera non è riuscito a uscire una volta da rete). E per fortuna che almeno Francesco Francesco Francesco Lancellotti li ha abbandonati e adesso si diverte in una serie normale. Per il resto, ecco…
Nella D maschile Carpi domina (ma, mi chiedo io, c’è una categoria dalla serie A all’infinito in cui Carpi non domina?!), nella D femminile Pavullo è bella e bella in alto, Maranello era bella ma è ancora bella in basso.

E insomma… eccoci qui. Manca ancora tutto un girone. Manca ancora una vita. E mi sa che siamo costretti, ancora, a vivercela assieme…
Peccato.
Una noia mortale.
Per fortuna.

 

di Alessandro Trebbi