Come cambiano i tempi, vero?
Sembrava ieri, quando menavi la palla a tutto andare, prima e seconda
linea, aceeeeeaaaahsssss che piovevano... E invece oggi devi rifugiarti
nei pallonetti, quando va bene cerchi di usare le mani del muro.
Sembrava ieri quando vincevi i campionati con la sola prepotenza
fisica e la tua arroganza proverbiale. E invece oggi retrocedi e
i diciottenni ti passano sopra. Ma il calendario (o un innato e
forse immotivato ottimismo? Chissà…) mi suggerisce
che è il 15 settembre, e anche se la tendinite e l’età
avanzano di pari passo, è un po’ presto per dichiarare
la resa. Magari a 28 anni ti ci vuole solo un po’ più
di tempo per carburare. Magari a 28 anni devi abbandonare la velleità
di spaccare il pallone con una mano e rifugiarti nella grinta, negli
occhi, nel coraggio di cambiare, i colpi ma non solo. E allora,
magari, puoi giocare, divertiti e inseguire le vittorie per un altro
anno. Magari… O magari no, eh!
Diciamo che quest’anno è tutto alla luce del sole,
e anche se qualcuno si nasconde o prova a occultare le prove, noi
lo cappelliamo subito!
Nella presentazione della sua propria B1 che l’Universal ha
consegnato ai posteri il giorno sei del mese di settembre dell’anno
duemiladieci dopocristo, gli indizi erano veramente troppo gnocchi,
per non intuire la trama oscura… Troppo facile capire cosa
prevedeva il menù. Ragù d’anatra, ovvio. Meglio
se di Cortile. Troppo facile scoprire cosa c’era nel Cortile,
o meglio nel Giardi-no. Il classico Nano, avevate
dei dubbi? E poi se c’è l’anatra, è chiaro
che vi stiamo servendo menù di selvaggina, dalle tenere carni,
o meglio, dalle carni Molly. E quindi dove li mettiamo
i Cacciatori, per questa selvaggina? Insomma, alla
fine condiamo con un po’ di Allorini ed eccovi
servita una pietanza sontuosa! Serie A1 in tre anni!
Come avrete capito, è tutto collegato nel diabolico piano
che si sta costruendo in casa Universal Carpi, un perfetto “piano
A” che ha sostituito l’ormai attempato “piano
B”. Ma noi mica siamo scemi, e come avete visto abbiamo già
risolto il rompicapo. Anche se Carpi, nel suo piano, ha
dimostrato di fregarsene della solidarietà sociale agli anziani,
e questo ci dispiace: “meglio Vecchi e Soli”,
lo slogan dei biancoblu, e noi che siamo una polisportiva diciamo
no, ci dissociamo, non si fa! I Vecchi non vanno lasciati
soli! Così, può bastare un Nicolini come animale da
compagnia per risollevare morale e autostima e infatti il nostro,
di Vecchi, al secolo Riccardo, è sereno e felice come non
mai! Imparate!
Fuori dall’indagine investigativa, Carpi ha dichiarato la
serie A1 in tre anni e allora noi ci sediamo e stiamo a guardare,
un bel derby Grilli-Dennis non ce lo perderemmo
per nulla al mondo, soprattutto sotto la doccia! E poi volete mettere
le epiche sfide Berezhko-Gandolfi, col russo a
dire “Ti spiezzo in due” al capitano biancoblu e Gandolfi
a incassare per poi stendere l’avversario al tie-break urlando
il nome dell’amata, con bandiere sovietiche in fiamme e un
tripudio con l’italico tricolore?!
Purtroppo quest’ultima parte, e solo quest’ultima, è
puro cinema, fantasia. Sì perché Gandolfi
non gioca più a Carpi. Una notizia che ha dell’incredibile,
e quando le bandiere se ne vanno, si perde comunque sempre
un po’ di gusto. Non sappiamo i retroscena di questo
clamoroso addio, ma solo che Gandolfi e Ricchetti a Correggio sono
ormai una coppia di fatto e si scambiano magliette a tutt’andare.
Tant’è che Gandolfi, visto Ricchetti risplendere
con una divisa Villa d’oro, gli ha chiesto esplicitamente
di regalargliene una, dicendo “ma che bello, allora sei buon
amico di Trebbi, Armaroli, Ugolini e Papotti, ma perché non
usciamo a cena tutti insieme una sera?”. Il buon Stefano cercherà
di accontentarlo, anche se sembra che ai liberi di Correggio le
cene spesso risultino indigeste. Più gli aperitivi forse,
della cui digestione la Bravo di Stefanino porta ancora resti evidenti.
Spostandoci appunto a Correggio, il prof Astolfi,
di riffa o di raffa allestisce sempre delle squadre di tutto rispetto.
Il ritorno di Max è garanzia di piani alti,
se poi i correggesi riusciranno finalmente a stare sul solarium
lo si dovrà soprattutto alla vena di Romani e alla
salute di Raimondi e Porcellini. E questo non perché
non abbia fiducia nelle doti di nonno Gualeeeeeeeeeeeeeeeeeeerzi,
ma perché non possiamo far esordire Gandolfi in B1 proprio
nella mia amatissima Correggio. Cioè sarebbe quasi come farlo
esordire in Villa, un nonsense… In bocca al lupo come tutti
gli anni, ovviamente, ma se va tutto bene io mi sbilancio e dico
che può essere l’anno buono. E per Gandolfi il dopiete,
B2-A2 in due anni, potrebbe essere lì dietro l’angolo.
Anche se, secondo le loro previsioni, ci riusciranno nella sua ex
Universal.
Universal che ha cambiato più o meno tutti, col Dex
a Mirandola, il Guerr a Viadana, il Bett
e il Lib anche loro a Viadana, il Bell boh?! Ma soprattutto
il bel Lele alla corte di Barozzi, che ormai ha tradito
in tutto e per tutto il sano spirito anticarpigiano che lo animava
ai tempi belli!
Sembra che il mondo ruoti intorno a Carpi, però c’è
anche Mirandola, che con le sue forze e i suoi giovani è
arrivata in B1 lo stesso, senza spendere e spandere ma costruendosi
da sola. In bocca al lupo a Pupino e compagnia, sperando
in un ritorno di Becchi e cercando di capire quale sarà il
seguito della diaspora carpigiana che abbiamo appena descritto:
Carpi invaderà come un virus Correggio, Mirandola, Campagnola
e via dicendo, o gli ex passeranno tutti dalla nostra parte? Ai
posteri.
Passiamo alla B2 che qui c’è da ridere! Parliamo prima
degli avversari, ovvero di Scandiano che trova i soldi forse
in un tombino e allestisce una squadra di fino a ieri semi-professionisti
(o semi e basta, vedi Sam Vaccari o Albo Bellei, la diagonale più
incredibile d’Europa), per arrivare ai baldi
giovini dell’Eurotecnica che con un anno di rodaggio
in più, i Bigarelli a farla da padrone,
lo zio Tom a costruire una capanna sempre più robusta
ma soprattutto con le droghe e i virtuosismi onirici di
Jimi Hendrix sono sempre più grossi e difficili
da valicare.
A Campagnola noi abbiamo lasciato un pezzo di cuore, e quindi
non mi va tanto di parlarne. L’amore dà, l’amore
toglie, diceva un vecchio adagio. A noi ha tolto il Pancia,
Goldoni, anche lo scacchiere Claudio Reggiani detto “Mr Aceeeeeeahhh”.
A me Marco Luppi, ex compagno di avventure e di tante estati
e notti. Addio per sempre ragazzi, e buona fortuna.
A Modena siamo rimasti solo noi, solo noi che siamo
sempre più vecchi e sempre in meno. I giornali, con toni
da poema epico, ci hanno dipinti come eroi. Qualcuno dirà
che i giornali sono roba nostra, che ci scriviamo noi, che il tutto
è patetico perché noi ce la suoniamo e noi ce la cantiamo
e cose così. Io mi sottraggo a queste polemiche sterili e
dico semplicemente che sono d’accordissimo coi giornali e
che questa dietrologia sui giornalisti comunisti ha rotto le balle.
La squadra è quella che è, soprattutto dopo l’amerindo
e guercio abbandono di Micky Fontanesi, ma noi ci proveremo lo stesso.
Dato che questo è l’anno dell’austerità
e del risparmio, perché non metterci nel girone dell’Abruzzo,
eh? Ma sì dai, qualche sobria trasferta in bicicletta
fino a Teramo non farà poi male. Si riparte dai soliti volti
noti: la Cupola è sempre la stessa ed è
sempre più plenipotenziaria, anche se è stata rivoluzionata
dall’interno. Ugolini si è infatti autoescluso
dai giochi di potere, finendo in balia del Lato Oscuro
della Villa e dedicandosi prevalentemente alla recitazione: sublime
la sua interpretazione dell’infortunio incurabile alla spalla,
con la quale si è garantito una splendida serata al guinzaglio
concomitante al match di Coppa Italia, e con essa l’oscar
2010 come miglior interpretazione maschile.
Il remake di Nicolini, proiettato sul grande schermo due
giorni dopo, non ha avuto lo stesso successo. Ma si sa,
la differenza tra i due talenti dell’Actor’s Studio
è notevole, soprattutto dalla cintola in giù. Ugolini
fuori dalla Cupola, dicevamo, e così il duumvirato Armaroli-Trebbi
ha accolto nella suddetta Cupola il redivivo Papotti, agguerrito
e in forma come ai bei tempi. Bergianti è il garante
della dittatura, e da esterno controlla che comandino sempre
i soliti, mentre i baldi giovini sembrano proprio azzeccati quest’anno:
Bigio mena che è un piacere, Checco saltella di qua
e di là, Giuliano è il nostro talento purissimo.
Nicolini ha iniziato a lavorare: l’azienda
ceramica Florim, infatti, da mesi naviga a vista nel guado, e ha
scelto per il proprio settore commerciale il nostro Edward al fine
di togliersi dalle sabbie mobili della crisi e fallire definitivamente.
Trampolini è stato in forma stellare dal 23 agosto
al 2 settembre, e ora è già nella fase calante,
Denny Mari si nasconde sotto al banco quando il capo passa
al lavoro per reclutare soldati da mandare al fronte (che
spesso è vicino ad Assen) e così si è fatto
praticamente tutta la preparazione con noi. E poi c’è
il nuovo acquisto: Ricky Dinamite Vecchi, che ora è
pienamente della Villa, essendo già entrato in modalità
Fuori Orario ed essendosi intrufolato nella famiglia Sibani.
Insomma, tutto come al solito in casa rossonera: stagneremmo nella
noia, se non fosse che il manico sta cercando di scalfire gli equilibri.
Robby Bicego è allenatore avveduto, e ha nel suo
fido condottiero l’Asta con cui far traballare le certezze
della Cupola. Insomma, l’oligarchia Villa d’oro
sarà messa a dura prova dal nuovo mister (e noi ne siamo
ben felici!)… Anche se abbiamo già provveduto ad arginare
le perdite: la nostra fida talpa (al secolo Corrado Battistini)
ci informerà in anticipo col suo palmare riguardo ai movimenti
della coppia Bicego-Asta. A parte tutto, salvezza difficile, ma
niente è mai impossibile. Ad esempio, vi sembra possibile
finire il girone d’andata secondi e retrocedere?! A molti
no, ma fidatevi. È possibile.
Della B2 femminile chi sa qualcosa dica pure perché
io non ne so mezza.
La C maschile, vista la latitanza di B2, quest’anno
sarà di un livello altissimo, anche se è da comiche
il fatto che ci sia un girone a 12 squadre. Tant’è.
Campegine parte coi favorissimi del pronostico,
con la diagonale Borelli-Iori, quella Rozzi-Amadasi, quella Remati-Davolio,
senza il Manzo ma con ricambi di lusso. Una B2 in C, se non fosse
che anche Sassuolo, pur con qualche scommessa vedi il ritorno
di Cavallari e la chitarra di Luciano Ligabue
in seconda linea, ha le carte in regola per farcela, con Sala,
Bosi, Gianda e Bellini che formano un quadrumvirato di tutto rispetto,
che sicuramente contenderà la fama di tirannia più
feroce alla Cupola rossonera.
Incredibile sorte per il Torrazzo, che ha comunque
una gran squadra, ma prima si iscrivono in due, poi si iscrive Casinalbo,
poi Casinalbo non c’ha i giocatori (ma va’?!), e allora
perché si è iscritta? Boh?! Però il Torrazzo
i giocatori ce li ha, solo che il Torrazzo può farli giocare
solo all’aperto, e allora Casinalbo gli fa “venite qui
che vi faccio giocare al chiuso”, però poi come si
chiamano? Boh?! Insomma tutto un casino per giocare a Formigine,
allenarsi dalle 23 all’1 di notte e forse insidiare le primissime.
Corlo è sempre più giovane e a Ricciolo
e Pito, Ravva quest’anno
ha deciso di affiancare sì Trips Pecorini,
ma anche Pisqui e Rita Levi Montalcini!
Una squadra che ha il “fisico”, insomma (e anche il
medico sociale)!
Nell’altro girone, Castelfranco si affida
come sempre alle spalle di Sirotti e all’utilità
di Calvietti, Carpi con Gandolfi che sdegnosamente
ha rifiutato di scendere in C dovrà fare a meno di fuoriclasse
e affidarsi ai giovini, Cavezzo sta sempre lì
e Prampolini ce l’ha a morte con loro e non si sa perché
ma non ci vuole giocare contro, San Martino pare
sia buona. Ma a contendersi la vittoria saranno le nostre due: Modena
Est ha deciso che l’ignoranza deve farla da padrona.
Non bastavano Trianni, Bonetti, Verucchi ecc, nossignore,
sia mai che il QI sia troppo alto! E allora via, affidiamoci a tre
opposti tre per salire e vediamo come va! Zapparoli, Sagauatti
e Cozza guideranno a bordate Marcello Galli
and co verso quello che pare un successo finalmente scritto. Ma
occhio a Vignola, che ha fatto spesa a Bologna
e con Bonifazzi, Torreggiani, Buratti e Mazzoli
vuol fare del male, se l’alzatore Marani
si ricorderà di andare alle partite e non rimarrà
incastrato in un carrello della spesa.
In C femminile ormai so più di Reggio che di Modena. Fatto
sta che da noi è rimasta la Piace, per fortuna
mia e della squadra, e più o meno tutte le altre, anche
se quest’anno dovranno pagare la retta. Chi si è
spostata è la Pedro, che ha raggiunto a
Reggio Emilia non la Buccia (con le monelle del
Giovolley) bensì una centrale di sicuro avvenire,
un’alzatrice di sicuro avvenire, entrambe
Iori, e una schiacciatrice filo-castrista che mi sta molto
simpatica, al secolo Valentina Taddei. La squadra è l’Arbor
e non so perché ma ci sono molto affezionato. Per il resto
Doda, Padovani e Zamboni, pur latitando nei rendez-vous
freccettistici, sono rimaste a Nonantola, dove
per circa un mese o due giocherà anche Nicole Berselli,
tra una gita ai Caraibi, un weekend in Antartide, una scappata in
Thailandia e un meeting a New York.
A Carpi c’è finita l’Alice Lanza,
consentendo così lo svincolo di Anna Cini,
la cui relazione con Menghini ha le ore contate, neanche da dirlo
dopo il suo catastrofico (per il buon Lele) passaggio in Villa.
Per il resto non so nulla… Ma se volete informarci, noi siamo
qui.
Così, si ricomincia.
E se volete una bella sorpresa e avete due, ma
dico due euro da spendere, beh, ho io un posto e una data. Venerdì
17 settembre, FUORI ORARIO. E vi assicuro che non porta sfiga.
A venerdì
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