Si è tornata a colorare, la Rosa dei Beati di dantesca memoria.
E di Dante Bergianti potrebbe parlarci per ore…
E si è tornata a colorare non grazie a qualche campione di
Sassuolo, come già starete giustamente pensando. No. Non
ancora. Grazie al Capitano. Alessandro Del Piero. Che è tornato
dove gli spetta.
Uno che non è capace di vincere un campionato di serie C,
e questa è una grave pecca e lo fa sembrare un po’
un buffone. Ma che però un campionato di serie B è
stato capace di vincerlo, giocandolo quando avrebbe ancora dovuto
e potuto scorrazzare per i campi della Coppa dei Campioni. Ma
c’è chi ha una bandiera, una fede, un’idea: e
qualunque cosa succeda, tiene queste bandiere, queste fedi, queste
idee sempre in alto. Uno che aveva vinto la serie A. Sette
volte. E questa è l’ottava. Uno che ha vinto tutto
ed è tornato a vincere, ancora, a quasi 38 anni, sempre con
la lingua di fuori e quel destro magico troppo spesso confinato
alla panchina.
Sicchè, grazie Capitano. Sarà l’ultima, ok.
L’atto finale. Ma un atto finale in cui mi torni ad alzare
lo scudetto, forse la Coppa Italia... tu, proprio tu o mio Capitano,
è un atto finale impagabile.
Questa rubrica, però, dovrebbe parlare di volley. E allora
parliamone, ma con le dovute attenzioni perchè di alcuni
si può parlare e sparlare liberamente, di altri meno e allora
con le buffonate ci tratterremo il più possibile. Non si
sa mai che qualcuno se ne abbia a male e dio non voglia.
Di Correggio e del Prof abbiamo già detto
e scritto tutto quello che dovevamo dire e scrivere. Una favola
bella e triste, un percorso meraviglioso, una società che
più di tante altre merita questo risultato perchè
l’ha ottenuto senza mai fare proclami, spendendo poco, con
grandissima umiltà, sempre, dentro al campo e soprattutto
fuori. Poche chiacchiere, tanti risultati. Di questi tempi merce
rara.
Fanno un po’ più chiacchiere a Carpi,
di solito, e di solito ci mettono 3-4 anni a raggiungere gli obiettivi
del primo, ma tendenzialmente alla lunga arrivano anche loro. E
così dopo Cardona, Gato e Ibrahimovic, ecco arrivare Paolone
Guerrieri, forse il vero acquisto azzeccato degli ultimi
due anni. Saranno play off per i ragazzi del sambuca. Diciamo che
Carpi ha dimostrato in B2 che coi play non c’ha mica un buon
rapporto, ma al tempo c’erano Ferro, Gandolfi e Grilli rimpiazzati
oggidì da altri grandi rappresentanti del vivaio modenese
e carpigiano, i grandissimi e modenesissimi... cavolo proprio adesso
non mi vengono i nomi però ve li dico prima o poi eh! Comunque
io li vedo messi bene, per andare su, e poi sarà quel che
sarà.
Mirandola torna in B2 ma lo fa a testa alta. Coi
suoi giovani e i suoi un po’ meno giovani, tipo Caleffi
o Bozzoli. Però suoi. E voi che leggete piantatela
di fare parallelismi!
Scendiamo in serie B2 dove Sassuolo.... shhhhh
non si può parlare sennò se ne hanno a male shhhhh.
E pensare che io credevo anche che Benedetti stesse
facendo un gran lavoro. Però magari se ne hanno a male, quindi...
shhhhh.
Modena Est chiude alla grande un campionato in
cui ha rischiato addirittura di andar su, e il prossimo anno sarà
chiamata a ripetersi, Vignola torna in C con Marani
ormai sposato.
Vignola se ne torna giù anche nel femminile mentre
Marcellino Mescoli riporta in B1 Bottini
e socie e si salva l’unica Carpi che riscuote
un po’ delle mie simpatie, ma solo perchè ci giocano
una sanmartinese doc (sì, proprio di San Martino in Rio!)
come Alice Lanza, una roveretana doc come Carlotta
Bettini e una catanese doc come Antonella Rapisarda.
Che grazie alle pettinature e alle loro schiacciate hanno salvato
la Texcart.
Serie C. Crevalcore ha vinto i due scontri diretti
con la Villa d'Oro e si è meritata sul campo
la promozione. Onore quindi al bel culone di Tacco
che l’anno prossimo farà vedere i sorci verdi anche
a Padella e Bonetti.
Play off per un sacco di amici. Non per Castelfranco,
che la torta se l’è fatta e mangiata da sola spegnendoci
cinque candeline (scusate Marchi, ve la dovevo...). Ma per San
Martino e un super Prampolini sì,
così come per Jim Helmer e sua squadra di
fighi biondi a Campagnola e sì anche in
extremis per il Torrazzo che sogna la finalissima
con la Villa d’oro e un duello all’ultima doppia Ugolini-Vecchi.
Una Villa d’Oro che però potrebbe
arenarsi ben prima stante l’età dei suoi trascinatori.
Anche se a dire il vero c’è un nuovo sfolgorante campione
che potrebbe dare il la a una cavalcata rossonera. Si chiama Emiliano
Malavolta, è un ragazzo nuovo e inesperto che sta
facendo i primi salti in queste settimane ma che potrebbe essere
un valore aggiunto, soprattutto adesso che la Pantera di Casinalbo,
alias Zac, si è messo a tirare rigori di giustezza, il che
vuol dire che ormai come giocatore è finito! Altro nuovo
acquisto proprio dell’ultima giornata Karch Borghi,
italo-statunitense formidabile in ricezione, anche se qualcuno ha
avanzato il sospetto che le battute di Castelfranco manco al mini
volley.
Ai play off pure i giovani di Casa Modena e, ahinoi,
vista l’età, i fisici, la loro crescita e il calo di
tutte le altre, mi sa che sono loro i favoriti. Però mai
dire mai.
Nel femminile l’Arbor è bellissima
ma rimane di un soffio fuori, sono dentro invece San Damaso
e incredibilmente la storar-facchin-magagniana Maranello,
mentre la Ferriani stravince il superbomber nonostante
rivali validissimi e molto forti, mantenendo il titolo, quindi,
a casa. Dove è giusto che stia, essendo quello del sito della
Villa un titolo e un luogo per buffoni ed essendo
la Ferriani amica di lunga data del re, dei buffoni.
In serie D non so nulla, so solo che la Villa d’Oro
di Cippo e Stillo fa un sacco di torte, solo che le torte non riescono
mai perchè Cippo se le magna tutte prima,
quindi il risultato è un tracollo nei risultati e un impennata
della bilancia.
Menzione a parte per il memorial Astolfi di domenica scorsa
tra Anderlini 2001-02 e Correggio 2011-12, che ha dimostrato alcune
cose, che vado ivi ad elencare:
1) Il premio di mvp non c’era. Ma ovviamente l’avrebbe
vinto Ugolini.
2) Con Max a palleggiare da noi e di là
un palleggiatore di B1 normale per tutta la partita, li uccidevamo.
3) Chi vi scrive, Ugolini, Malavolta e Vecchi valgono
tranquillamente una B1 da 7°-8° posto, l’ha detto
il parquet di gioco. Quindi se la Villa d’Oro non andrà
in B2 sarà colpa, nell’ordine, degli arbitri, degli
altri tre che saranno in campo, del mister, del campo scivoloso,
del caldo, della rotazione dell’universo e delle cavallette
(e pensa che c’è chi mi dipinge come scaricabarile,
mah...).
4) Davide Gollini è ancora un signor giocatore
5) Enrico Carretti torna a giocare
6) Le mani di Da Como sono rimaste le stesse, plasmate
col das. Ma l’intesa tra me e il Ciuccellone ha lasciato ancora
tutti a bocca aperta, otto anni dopo. Delle veloci dietro che manco
Gardini.
7) Brizzo Astolfi fa gli stessi cambi, si becca
gli stessi insulti e con quei cambi vince esattamente come il padre.
8) Ricchetti è ancora un discreto libero
nonostante si nasconda in un angolino di posto uno per non prendere
ace da chi comunque in carriera gliene ha fatti un migliaio tra
allenamenti e partite
9) Correggio è proprio un bel posto
10) E infine ha dimostrato che il Prof, negli anni,
ha allenato davvero dei bei gruppi. E un po’ sarà stato
anche merito suo, no?
E quindi, concludendo, grazie prof, per tutto quello che hai lasciato
che è una grande ricchezza per noi che ancora siamo qui,
chi più chi meno, a divertirci con un pallone tra le mani.
E, un po’ più buffonescamente, grazie anche a te, Alessandro
Del Piero. Per tutte quelle cose meravigliose che hai scritto con
un pallone tra i piedi
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