LA TELEFONATA
(anzi, il TEMA)
NUMERO 8 del 23/3
COMPITO IN CLASSE
Svolgi per punti precisi, aggiungendo alla fine
un giudizio personale, il seguente tema: “Il tuo rapporto
con lo sport”
SVOLGIMENTO
Titolo: CRONACA DI UNA GHEGA ANNUNCIATA
Sottotitolo: SEMPRE MENO GROSSA
Questa è la cronaca fedele di come si
comporta la mia squadra di pallavolo in un giorno come un altro…
Ore 13,15: la squadra in questione è un team di pallavolo,
si chiama Villa d’Oro e si ritrova all’omonima Polisportiva
per la partenza. Obiettivo ufficiale: andare a Cesena per vincere
la partita e mantenere il primato in classifica. Obiettivo ufficioso:
dopo la partita prenderla meno grossa. Come al solito Trebbi arriva
in ritardo, ma è giustificato: abita lontano e non ha la
macchina. Nel pulmi Emiliano inserisce un
cd dello Zecchino d’Oro, ma il disco ha un evidente
bug di sistema: “E il coccodrillo come fa? *io vigliac!
Non c’è nessuno che lo sa? *io boje!” non sembra
un ritornello alla Cristina D’Avena. Però la musica
piace e la compagnia si rallegra.
Ore 14,30: in piena autostrada Armaroli, che è al volante,
si accorge che il pulmino, noleggiato per
l’occasione, è a secco. Quindi, essendo Lugaresi
troppo lontano, si ferma al primo Autogrill per rifornire. Ordinaria
amministrazione.
Ore 15,15: Armaroli, il pulmino e i nove
occupanti sono ancora in Autogrill. Il serbatoio è
infatti stato pressurizzato dalla BOEING e non ne vuole sapere
di venire via. I benzinai se ne lavano le mani. Armaroli irrompe
in Autogrill, spara al commesso, e compra il kit completo del
perfetto meccano. Intanto Ugolini, con la paglia in bocca, tenta
di aprire con la forza il serbatoio. Redarguito dal benzinaio,
che ha paura che una cicca finisca a contatto col carburante e
faccia esplodere l’intera A14, Ugolini dichiara che il diesel
è ininfiammabile, lui stesso più volte ha gettato
fiammiferi accesi nel serbatoio della sua auto a gasolio senza
che succedesse nulla. Un genio. Intanto Papotti ha preso guanti
occhiali e fiamma ossidrica e riesce, dopo alcuni tentativi a
forzare il serbatoio. Trenta euro di benzina sembrano sufficienti
e la squadra può ripartire allegramente verso Cesena, infilando
una sequela di bestemmie all’uscita dall’Autogrill
che provocano un’interrogazione parlamentare da parte del
Signore in persona.
Ore 15,40: all’ingresso nella ridente cittadina romagnola,
l’allegra brigata passa a fianco di un campo di calcio,
presso il quale è in pieno svolgimento una fondamentale
partita tra scapoli e ammogliati over 95. In concomitanza col
passaggio del pulmi un pallone fuoriesce dalle recinzioni. Con
mossa felina Malavolta esce dall’abitacolo, abbranca in
presa la sfera e risale. Il pulmi dovrebbe a questo punto
andare in fuga, ma Armaroli, forse già ubriaco a causa
di un cioccolatino al ruhm (o un ruhm alla cioccolata) fornito
in Autogrill col caffè, fa otto giri della rotonda prima
di imboccare la via giusta. Fatalità vuole che la palestra
sia a pochi metri dal campo da calcio e che il Giustiziere della
Notte si sia messo alle calcagna dei nostri eroi “Alla Ricerca
del Pallone Perduto”, assieme a Indiana Jones.
Ore 15,45: i ragazzi cominciano una gara di palleggi nel parcheggio
della palestra, ma subito arriva il Giustiziere
della Notte su uno scooter rosso fuoco. “Dov’è
il pallone?” “E che ne so, boooooooohhhhhhhhhhhh!!!!
E Mimmo mucha Cosssa e Mimmo tanta rrrrobbba!!!!!!! Alla consolleeeeeeeee”
“ Uè patacca, fate poco i furbi, voi non sapete dove
siete venuti, voi NON SAPETE DOVE SIETE VENUTI!” “Infatti,
E che ne so, boooooooohhhhhhhhhhhhhhh!!! E Mimmo mucha Cosssa
e Mimmo tanta rrrrobbbba!!!!! Alla consolleeeeeeeeeeeeee”
“Io il pulmino ve lo bruciooooooo!!! E non finisce mica
qui sai? Te la ricordi questa faccia eh???? Ricordatela bene,
perché la rivedi presto! Voi NON SAPETE DOVE SIETE VENUTI!”.
Restituito il pallone, i rossoneri hanno allora qualche dubbio
se aver raggiunto e meno la località della partita, ma,
chiedendo al responsabile della palestra, capiscono di essere
arrivati nel posto giusto. L’importante era comunque accontentare
il Giustiziere della Notte, che sarà probabilmente tornato
trionfante al campo, avendo recuperato “Il pallone perduto”.
Che eroe!
Ore 17: inizia il match. Canali sta già miscelando cocktail
strani, fatto sta che la Villa d’Oro
fa cagare e vince 3-2 solo perché il Bomber, come
al solito, la trascina. Grazie.
Ore 20,30: da qui comincia il rapporto con lo sport vero e proprio.
Al Gran Fritto di Milano Marittima è
una pioggia di gamberi, tagliolini, sarde, sgombri e soprattutto
Traminer. Alla fine dolci, amari, caffè, niente beccamorti.
Ugolini aggiorna gli astanti in tempo reale sul risultato di PierMario.
Ogni set vinto dai reggiani è un pretesto in più
per un nuovo ordine da sei bottiglie di vino. Ogni muro di Carretti
vale un Montenegro in suo onore. Ogni cagata di Bellei sono paste.
Ore 22,30: il Pancia, il Capitano, Maggi,
Sansa e la Presidentessa lasciano la compagnia al Gran Fritto.
E’ ora di andare a trovare i Campioni del Cervia.
A QUESTO PUNTO LA COMPAGNIA NON E' PIU'
RAPPRESENTANTE DI UNA SOCIETA' IN TRASFERTA, LA CUI IMMAGINE E'
IMPORTANTE ED EVENTUALI DANNEGGIAMENTI SAREBBERO REPRESSI. BENSI'
SOLO UN GRUPPO DI AMICI CHE SI ACCINGONO A PASSARE UNA SERATA
AL MARE...
Ore 22,40: al passaggio davanti alla residenza del Cervia Robbino,
passato al volante, stagna bruscamente, l’intera squadra
scende coi volti coperti e in tenuta da tafferuglio, urlando
gli insulti più pesanti nei confronti dei “Campioni
del Quore”. Alla prima avvisaglia di reazione armata,
il nugolo di ribelli sale sul pulmi e se ne va sgommando. Prima
missione compiuta. Anche quest’anno: Cervia – Villa
d’Oro 0-1 con gol su azione corale, siamo la bestia nera
dei ragazzi di Ciccio Graziani.
Ore 22,50: la Villa raggiunge il bar di
Canali, il quale accoglie gli avversari con un benvenuto
di calhua e bayliss, tanto per non pesare troppo sul fegato. Poi
si dà il via ad una serie di tequile interminabili. Il
Bomber ha una voglia matta di visitare il cesso di Canali (quello
vero, quella dietro al bancone è invece un 8.5): raggiuntolo
decide di dargli un’inverniciata con
motivi a lisca di pesce. Esce vuoto ma benestante. Nel
mentre la brigata si dirige verso il pulmi. Bellei rischia di
essere buttato nel canale, mentre il gruppo incespica su una figa
astrale. La VIPS Aida Incespica,
riconosciuta però solo da Papotti. Batta e il Nano lasciano
la compagnia per andarsi a toccare dopo la visione.
Ore 24: il pulmi parcheggia davanti alle
Indie. Ugolini non cade, Dade non muore, Trebbi non vomita,
Goofy non dà testate, Armaroli è un pedale, Cozza
è ubriaco, Papotti incespica, il Bergia è al guinzaglio,
Malavolta bestemmia, Bellei rompe i coglioni: per ora tutto normale.
Ore 0,15: comincia la notte alle Indie. Primo a essere visto è
il decollettè della barista del primo bar, mostruosa. Dopo
circa venti muniti Malavolta chiede al Bomber: “Alle, andiamo
in bagno?” Dall’aldilà il Bomber risponde con
un mugugno e va a fare toeletta. Anche i
bagni delle Indie vengono contaminati dalla pop-vomit art dell’opposto
modenese, che liberatosi del fardello di tagliolini che
gli gravava sullo stomaco riprende come se niente fosse. Nel frattempo
però Papotti (che ha lasciato i preservativi a casa dentro
il comodino però), fa amicizia con una barista che offre
da bere tutto a tutti i rossoneri e gratis. In men che non si
dica Ugolini, Cozza, lo stesso Sandroglio, Bellei (che rompe i
coglioni ancora di più) ma soprattutto Dade sono da buttare
via. Si capisce che Dade è ubriaco dal fatto che tutta
la notte sta appiccicato, da solo, da pedale, a Bellei, il quale
gira per il locale a vuoto e poi, quando incontra gli altri “Ohhhh
ma sono circondato dalle fighe, non riesco a muovermi, mi stanno
tutte addosso”. Le bariste sono buone, le cubiste viaggiano
su un altro pianeta e non incespicano, la serata fila via liscia,
senza interruzioni.
Ore 3: il clou della serata. Pasotti decide di radunare il popolo
rossonero per tornare a casa. Il raduno avviene, ma poi avviene
anche l’inevitabile. I dieci Bombers della Villa d’Oro
cominciano a spintonarsi nel punto di maggior afflusso: di gente
e di buttafuori. Papotti frana su un Ugolini già in stato
di semi-incoscienza. I due ci metto dai dieci ai dodici minuti
a rialzarsi. Primo richiamo e cartellino giallo per bestemmia
a Ugolini. Ricominciano però le spinte, Goofy finisce addosso
a un buttafuori e, non contento, gli dà una testata, spaccandogli
il setto nasale. Goofy però accusa subito Armaroli ma,
incredibilmente, i buttafuori prendono con
presa ferrea Ugolini e Papotti e li sbattono fuori trascinandoli
all’esterno tra gli applausi della gente. Da notare.
Il Bergia e il Bomber, tre minuti prima dell’espulsione
si erano guardati in faccia ridendo a crepapelle. “Se non
usciamo noi tra al massimo un quarto d’ora ci fanno uscire
loro”. Previsione sbagliata di 12 minuti, peccato.
Ore 3,30: dopo le solite proteste senza senso di Armaroli, dopo
che Ugolini come al solito si è dimenticato la giacca al
guardaroba e impreca per i 498 euro, dopo tutto Fernet Branca,
si può ripartire. C’è un problema. “Dov’è
Dade?” Dopo 7 secondi dalla domanda, come un’apparizione
divina, Dade spunta barcollando dal
parcheggio (e come cazzo ci è arrivato???) in versione
ectoplasma, chiedendo al Bergia, sbiascicando le parole, “Scusa
Robbi-i-i-ino dov’è il pu-u-ulmi-ino???” Finita
l’interrogazione al libero si getta sulla ringhiera e comincia
a vomitare. Se qualcuno ha presente la scena dell’
“Esorcista” in cui lei vomita verde, ecco, quella
pari pari. Non si trova Bellei. Alcuni propongono la fuga (sarebbe
stata la scelta migliore) altri, presi dal senso di pietà
e dal fatto che Bellei deve portare una vagonata di paste, propongono
di cercarlo. Chiamato al telefono riattacca. Chiamato al microfono
non si squassa. Emi e il Bomber tornano dentro e lo trovano intento
a parlare con un bidone ambulante che non arriva al 2 (o meglio
ci arriverebbe, al 2 meno, ma parla con Bellei…), lo prendono
di forza e lo riportano in pulmi. Nel frattempo sul pulmi si consuma
un delitto. Ugolini viene portato di peso nel pulmi, ma, mentre
gli altri sono giù ad aspettare Bomber, Emi e Bellei, cerca
di scendere. Mentre sta per riuscire nell’impresa titanica,
qualche vigliacco omicida gli spara da dietro. Ugolini
frana sull’asfalto, faccia a terra, coi piedi ancora sul
pulmi. Sembra finita, Ugolini è inerte con la faccia
sull’asfalto, ma per fortuna la ferita non è mortale,
e il Bergia lo rimette su. E’ ora di partire.
Ore 3,35: ancora non usciti da Cervia, si comincia a diffondere
per il pulmi un nauseante odore di vomito ai gamberetti. Ugolini,
in gran segreto e senza fare rumore, ha stracciato nel pulmi.
Il viaggio si prospetta inaffrontabile. Nel frattempo Dade è
morto nella macchina di Goofy. Si tratta di caso di morte apparente,
ma per tre ore viene giudicato deceduto, non risponde alle domande
e alle sberle, non si muove.
Ore 3,45: ancora non siamo in autostrada e Ugolini completa l’opera.
Per il pulmi comincia a diffondersi uno strano odore di letame.
All’inizio si pensa arrivi da fuori. Ma siamo ancora in
città. Qualche minuto di attesa, nella speranza sia una
flatulenza. L’odore non passa. Ugolini
è da cambiare, se l’è fatta addosso.
Mancano però pannolini, borotalco, un mocio Vileda e uno
straccio per pulire lo straccio. Al primo Autogrill urge fermarsi.
Nessuno però (vigliacchi!) si propone volontario per cambiare
Ugolini, che nel frattempo, tramite una diffusione nell’etere
della notizia, è già preso per il culo a Modena
e Nonatola, incredibile!
Ore 3,55: comincia la serie delle fermate
in Autogrill, tutte infruttuose perché gli Autogrill
hanno solo benzina e caffè, ma né l’una né
l’altro servono per cambiare Ugolini o per cambiare la camera
a gas della Ford entro cui viaggiano i malcapitati. Armaroli,
ogni sei minuti, rivolto a Ugolini, che non può sentirlo
“Ma neanche a sei anni! Neanche a sei anni!!!”
Ore 4,30: il Bergia si accorge, tra l’altro, che il Pulmi
è ancora a secco. Finalmente appare un Autogrill fornito.
Trebbi scende e compra fazzoletti e acqua per pulire il tutto.
Per pudicizia non compra gli assorbenti, non volendo passare per
pedale. I suoi compagni di squadra però scherniscono i
suoi acquisti e lui, in tutta risposta,
vomita sull’aiuola. Qualcuno poi piscia davanti all’ingresso.
Non si apre più il serbatoio della Ford. Papotti viene
risvegliato dal suo sogno etilico, reindossa guanti e occhiali
e con un martello pneumatico di nuovo distrugge il tappo. Poi
va in Autogrill a prendere un Gran Fritto. Qualcuno gli chiede
se fosse suo amico chi ha pisciato davanti all’ingresso
e così Sandroglio viene sbattuto
fuori anche dall’Autogrill. Dieci euro di benza,
coi benzinai che non credono che siamo stati in riviera a giocare
a pallavolo (non ci credevamo più neanche noi, ormai) e
partenza verso Modena.
Ore 5,30: in via del Lancillotto. Sandro
pulisce il vomito di Ugolini, ma nessuno ha il coraggio
di cambiare il DDS. Bellei prova a mettere la retro per 20 minuti
senza riuscirci. Cozza porta a casa Ugolini, ma anziché
traghettarlo fino alla magione, lo fa scendere a calci in culo
in viale Storchi. Dade è morto, si rianimerà solo
48 ore dopo. La serata è finita.
La Villa d’Oro ha vinto. E l’ha presa meno grossa.
Voto: Si poteva fare MEEEEEEEGLIOOOOOOOOOOOO??????????????