CORREGGIO (12/02) - E’ Correggio-show anche a Mirandola: 3-0 in 67 minuti sul campo dello Stadium per la capolista della B1 Tutto facile o quasi per una C.S.C. trascinata dall’MVP Raimondi (16 punti). Ora si va in pausa, sabato 25 si riparte a Fort Einaudi contro Olbia, con il +6 su Carpi che resiste
“EROI NELLA BUFERA”.
Vuoi perché sono stati tra i pochissimi, nell’universo delle formazioni reggiane impegnate nei vari sport, a scendere in campo in un altro week-end da tregenda dal punto di vista atmosferico. Soprattutto, però, perché si sono confermati per l’ennesima volta i dominatori, almeno sinora, di un campionato di B1 del quale i ragazzi della C.S.C. Correggio, proprio loro, gli EROI NELLA BUFERA, proprio non vogliono lasciare la vetta. Arriva un altro successo per 3-0, il 14° in 16 gare (l’11° senza lasciare set agli avversari...), nello show correggese mandato in onda anche al Palazzetto dello Sport di Mirandola. Fuori l’aria gelida che ferisce il viso, dentro le lame dei campioni d’Italia che colpiscono a morte uno Stadium Mirandola che non può davvero nulla contro la capolista del girone A della B1. Questa volta servono 67 minuti per completare l’ennesimo capolavoro e volare il più in fretta possibile alla festa di compleanno di Diego Gandolfi, uno degli EROI NELLA BUFERA che ha festeggiato i suoi 34 anni proprio nella sua Carpi... Quella Carpi che è stata casa sua, intesa come squadra, per quasi 20 anni, la stessa Carpi che pare essere la vera avversaria della C.S.C. nella corsa al vertice. Saranno quantomeno 6 le lunghezze di vantaggio dei rossoblu sui cugini della Cec, attesi dallo scontro domenicale contro Ongina, penultima della classe, prima della pausa del campionato, che si ferma nel week-end del 18-19 febbraio. Si torna in campo sabato 25, con la gara a Fort Einaudi (si giocherà alle ore 20.00, segnatelo sul calendario) contro Olbia, terza della classe. Un big-match che è al tempo stesso la prima delle ultime dieci finali di campionato, oppure “l’occasione per chiudere il discorso salvezza...” – scherza a fine gara il ds Paride Lugli, considerando l’obiettivo principale all’inizio di ogni stagione. Puntualmente, la C.S.C. regala sempre tanto, tanto di più...
LA PARTITA
Si va a Mirandola in caccia della nona perla consecutiva in campionato, nonostante il temutissimo “Blizzard” che poi tanta paura non fa. O almeno non ad una C.S.C. che parte subito decisa, contro la Mirandola guidata da coach Simone Zucchi, giocatore di coach Astolfi quando il professore modenese guidava Carpi e Mantova in serie A. Incroci e storie particolari, come quella di Davide Incerti Libori, per due anni vice-Astolfi (figlio) a Correggio ed ora palleggiatore di uno Stadium che comincia però con Govoni, a sorpresa nello starting-seven, in cabina di regia, prima che Zucchi cominci ad alternare i due registi da metà primo set. La C.S.C. parte, come previsto, con Ligabue in sestetto per un Bassoli che sarà pronto per la gara contro Olbia, rimane sotto sino al 12-11 in favore di Mirandola, prima che Romani decida di trasformarsi per la prima volta in “Super Sayan”, con attacco e muro che valgono il sorpasso sul 12-13. Raimondi, che sarà l’MVP del match con 16 punti e ospite martedì sera a Studio Volley (invito già formalizzato prima della gara...), comincia qui la sua partita da MVP, con un attacco da “leone” per il +3 Correggio alla prima pausa tecnica. Il genio con la lampada e il numero 3 sulla maglia con scritto ASTOLFI accende il turbo dopo il minuto di pausa: palla a liberare Romani muro a zero (14-17) e muro a uno su Garusi per il massimo vantaggio sul 14-18. E’ Sangiorgio a tenere avanti una C.S.C. che rischia qualcosina solo sul 20-21, quando Mirandola ha a disposizione, per ben due volte, la palla della parità. Arriva un gigante buono, “Gulliver Lancellotti”, a portare un tè caldo per anticipare l’intervallo di fine primo set con due muri clamorosi su Ghelfi firmati proprio dal centralone modenese: è 21-25 Correggio
SECONDO SET
Torna Govoni in casa Mirandola per Incerti Libori, ma la musica per i padroni di casa non cambia, anzi. La C.S.C. si va a prendere il derby di forza con un secondo set da fantascienza. Lo apre l’MVP, Ricky Raimondi, con due muri strepitosi su Ghelfi (1-5), mentre il break in battuta di Sangiorgio prosegue con un muro di Ligabue e un ace dello stesso “Sansa”: 1-7. La linea di ricezione della C.S.C. non va mai in affanno, con il trio Donadio-Sangiorgio-Raimondi che prova qualche brivido solo sulla battuta in salto di Ghelfi (top scorer dei padroni di casa con 13 punti), e il “leone” che completa il suo “perfect game” con ace del 4-12, pipe vincente del 4-13, idem per il 7-16, e tripletta finale con gli attacchi del 9-20, del 10-21 e del 13-25 finale. Nove punti personali del martello classe ’84 nel solo secondo set, e poi non veniteci a dire che Studio Volley non porta fortuna...
TERZO SET
Proprio lui, Francesco Ghelfi da Mirandola, prova a scuotere lo Stadium in avvio di terzo set, con ace e attacco vincente da seconda linea che valgono il massimo vantaggio in tutto il match per i padroni di casa, che provano a scappare sul 5-3. La C.S.C. è crudele, illude l’avversario e poi lo colpisce in maniera brutale, con il terzo muro di Lancellotti che vale subito la parità sul 5-5 e un attacco da “Super Sayan di 2° livello” per un Romani che firma il sorpasso sul 6-7. Mirandola è ancora viva e apre lo scambio più bello del match, quando sul 9 pari è baby-Ligabue a fermare con un gran muro il ben più esterno De Santi. Astolfi inventa una difesa straordinaria che consente poi a Sangiorgio di piazzare il muro del +2 (9-11), ma si rimane in equilibrio sino al +1 C.S.C. della seconda pausa tecnica. Poi, crudele come sa essere solo lei, la capolista se ne va... Romani è aiutato dal nastro per l’ace del 15-17, la successiva trasformazione in “Super Sayan di 3° livello” è puro spettacolo: incredibile la parallela dell’opposto pesarese, preceduta da un urlo che aveva già fatto capire a tutti quanti che quel pallone sarebbe caduto nel campo di Mirandola per il 15-18 C.S.C. Il break prosegue con due muri colossali firmati Raimondi e Astolfi (16-22), coach Zucchi prova a fermare tutto, ma non c’è nulla da fare. “Cyborg-Max” chiude con un tocco laser di prima intenzione per il 17-25 che manda tutti a casa. Anzi, a festeggiare il compleanno di Diego Gandolfi, uno degli EROI NELLA BUFERA
TABELLINO NELLO SPAZIO DEL MIRANDOLA

MIRANDOLA (12/02) - Questa sera non c’è stata storia. Il Correggio è sicuramente di un altro livello e la classifica non mente. Di un altro livello non solo per quanto riguarda la tecnica ma anche per la grinta e la voglia che i giocatori mettono in campo. Purtroppo,se si esclude la prima parte del primo e del terzo set, i giocatori gialloblu sono sembrati dimessi e succubi del loro destino. Non si vede grinta, o tensione in campo. E contro squadre del genere, non te lo puoi permettere. Veniamo comunque alla cronaca della partita. Zucchi, a sorpresa schiera una formazione inaspettata con Ghelfi opposto a Govoni, Caleffi e Garusi di banda, Dombrovski e Maggi centrali, Bottecchi libero. Nonostante il problema alla mano, Govoni rientra come palleggiatore titolare e Maggi viene preferito a De Santi. Primo set che si vive su un discreto equilibrio e che viene vinto dal Correggio che approfitta di qualche errore mirandolese nel finale. Secondo set inguardabile. La Stadium non esiste più e complice anche un discreto nervosismo che serpeggia nelle fila mirandolesi, il parziale va a favore della CSC in poco più di 20 minuti. Terzo set con De Santi che subentra al posto di Dombrovski (sicuramente uno dei migliori tra i suoi). Anche in questo parziale si gioca sull’equilibrio fino al secondo tempo tecnico. Al rientro, una marea di errori mirandolesi regalano letteralmente set e partita alla CSC
TABELLINO: MIRANDOLA - CORREGGIO 0-3 (21-25 14-25 17-25)
Mirandola: Ghelfi 14, Govoni 1, Garusi 3, Caleffi 2, Maggi 2, Dombrovski 6, Bottecchi lib, Incerti Libori, Zucchi D, De Santi 2, Zucchi M Carminati 1, Bozzoli. All. Zucchi S
Correggio: Romani 15, Astolfi 3, Raimondi 16, Sangiorgio 9, Ligabue 5, Lancellotti 9, Donadio lib, Bassoli ne, Panini ne, Gandolfi ne, Cassandra, Vaccari ne. All. Astolfi
Note. Mirandola: ace 3, bs 8, muri 5. Correggio: Ace 3, bs 12, muri 15. Durata set: 24', 21', 24'

(09/02) - Sabato a Mirandola arriva la capolista e sarà veramente dura per la Stadium portare a casa punti. Il Correggio, vero e proprio rullo compressore, conta ben 13 vittorie e 2 sole sconfitte. Speriamo comunque nell’orgoglio dei giocatori gialloblu e che questo sfoci in una buona prestazione di fronte al proprio pubblico. Formazione più probabile è quella con Ghelfi opposto, Incerti Libori al palleggio, Garusi e Caleffi di banda, Dombrovski e De Santi centrali, Bottecchi libero

CARPI (12/02) - La Cec non cade nella trappola e si prende la rivincita contro i Canottieri Ongina, una delle tre squadre capace di battere Carpi nel girone di andata. Questa volta la Cec ha però potuto contare sul prezioso alleato del PalaFerrari - otto vittorie su otto tra le mura amiche - e su una nuova chimica di squadra che continua a dare risultati strepitosi anche con qualche cambiamento tra gli elementi: contro Ongina non è infatti sceso in campo capitan Lirutti, fermato in settimana dall'influenza, e Busato è uscito dalla panchina riprendendosi il suo vecchio ruolo di schiacciatore di banda dando equilibrio e peso alla squadra, che pur con qualche pausa ha dominato il match imponendosi con un netto 3-0. Al via, c'è come detto Busato in diagonale a De Marco vista la parziale indisponibilità di capitan Lirutti, in panchina dopo l'influenza; completano lo starting seven biancoblu Pedron e Guerrieri, Piccinini e Spiga, e Trentin. Ongina risponde con Boniotti opposto al regista Nibbio, Codeluppi e Lucotti in posto 4, Merli e Bolzoni al centro e Verri libero. La Cec non ha nessuna voglia di fare sconti e mette subito il proprio marchio al match sin dalle prime battute: Pedron di prima mette a terra il 3-1, imitato da Piccinini che col muro dice di no - per la prima volta di una lunga serie - all'opposto piacentino Boniotti. Il gioco biancoblu fila via liscio come l'olio, la pipe di De Marco vale il 7-2 che precede l'attacco vincente di Guerrieri che rimanda tutti a sedere (8-2). Ancora il bomber pugliese sgancia la bomba del +7 (11-4), prima che un muro di Spiga su Boniotti e ancora lui - Guerrieri - scaraventi a terra il pallone più bello della partita: quello del 13-4 Cec. Set allora in cassaforte, anche se Ongina non cede un millimetro e pallone su pallone si rifà sotto grazie anche al calo a muro dei biancoblu, che subiscono la battuta ospite e qualche muro di troppo (22-18). Piccinini spezza però il sortilegio e il primo set si chiude con l'errore al servizio di Boniotti (25-19). Secondo set. Si riparte e al primo stop è 8-6 Cec con il primo tempo di Spiga. Nella metàcampo carpigiana non casca uno spillo, Guerrieri fa 9-6 con il mani e fuori da posto 2, De Marco scava il +4 (12-8) da "4" e quando Busato mura Boniotti è 16-11 per il secondo time-out tecnico. Ancora "Buso" Busato trova il diagonale del 18-12, ma come nel set precedente Ongina sfrutta la fase centrale del set per accorciare le distanze e con il turno di servizio del regista Nibbio costringe coach Molinari al time-out (20-16). Quando De Marco mura Cordani le parti si invertono (time-out per Bruni) e la Cec è a un passo dal 2-0, che arriva con la parallela di Guerrieri da posto 2 (25-19). Terzo set. Spiga, un muro di Piccinini e due volte Guerrieri (attacco più ace) lanciano subito la Cec (4-1), che con un paio di errori e la solita incessante presenza di Ongina si fa raggiungere sul pari a quota 4 e quindi sorpassare (4-5) per il primo svantaggio nel match. Ci pensa però De Marco con cambiopalla+ace a rimettere subito avanti Carpi, ma al secondo stop tecnico è di nuovo 8-7 Ongina. "Rigore" di Spiga per il nuovo sorpasso biancoblu (9-8), si gioca punto a punto senza grossi acuti e con gli attacchi che riescono spesso a prevalere sui muri e allora ci vuole l'ace di Max De Marco a scavare un nuovo break sul 21-19. Max non si accontenta e al ritorno in campo dal time-out piacentino concede il bis con il missile dai 9 metri (il quarto della sua strepitosa domenica) che vale il 22-19. L'astinenza a muro viene interrotta da Pedron (23-19) e per la Cec si aprono le porte del 3-0, chiuso dal tocco di seconda ancora del regista padovano. Per i biancoblu è così servita la quarta vittoria consecutiva, decima nelle ultime undici giornate.
TABELLINO: CARPI - ONGINA 3-0 (25-19 25-19 25-21)
Carpi: Guerrieri 16, Pedron 3, Busato 8, De Marco 16, Piccinini 6, Spiga 9, Trentin lib, Lirutti ne, Di Primio ne, Possega ne, Zaghi ne, Pivetti lib2. All. Molinari
Ongina: Boniotti 12, Nibbio 1, Codeluppi 6, Lucotti 7, Merli 7, Bolzoni 10, Tencati lib, Cordani, Mecci ne, Fellini ne, Verri, Bozza ne, Fornasari lib2. All. Bruni
Note. Carpi: ace 5, bs 7, muri 10. Ongina: ace 1, bs 14, muri 6. Durata set: 26', 25', 26'

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