CORREGGIO (05/08) - Correggio e un sogno distante 15 punti... A 8 giornate dal termine del campionato di B1, la C.S.C. ha 10 punti di vantaggio su Carpi e 11 su Bergamo. Basterà vincere 5 gare da “3” per festeggiare la serie A. Lancellotti e Raimondi in coro: “Non ci vogliamo neppure pensare”
Bastano pochi minuti per cambiare il corso di un campionato e, forse, la storia di una società? Sì, possono bastare, perché sabato sera a Biella, con la capolista C.S.C. Correggio sotto di un set e di 7 lunghezze nel 2° set, sul 20-13 in favore dei padroni di casa, il girone A del campionato di serie B1 maschile sembrava totalmente riaperto. Poi l’indimenticabile rimonta dei leoni rossoblu, trascinati da un magico turno al servizio di Davide Bassoli, la vittoria del set per 23-25 (si era sul 23-20 Biella...) e il successo per 3-1 che mantiene il vantaggio di 7 punti su Carpi, la seconda della classe, e di 11 su Bergamo, uscita vincitrice da Mirandola. Una mazzata psicologica per i cugini della Cec? Forse sì, forse no, sta di fatto che meno di 24 ore più tardi Carpi cede 3-1 in casa contro Asti e la classifica ora dice che Correggio ha 10 punti di vantaggio su Carpi e 11 su Bergamo. Sì, +10, quando mancano solo 8 giornate al termine del campionato, il che significa che ora “dobbiamo vincere 5 di queste 8 finali” – ama ripetere Nick Romani, top scorer con 20 punti anche nella magica notte di Biella. “Noi non ci vogliamo neppure pensare, continuiamo a vivere questo sogno come se nulla fosse...“ – spiegano in corso Matteo Lancellotti e Riccardo Raimondi. Certo è che con 10 punti di vantaggio sulla seconda, ora a Correggio si sogna davvero la promozione diretta in serie A2. Dovevate sentire il tam-tam di telefonate e messaggi tra giocatori, allenatori e dirigenti al termine della gara di Carpi, l’emozione e la consapevolezza che ora mancano solo 15 punti al grande traguardo. Con 24 punti a disposizione nelle ultime otto giornate, basteranno cinque vittorie da 3 punti per stappare lo champagne. Il calendario della C.S.C. ora prevede 4 trasferte (Mantova domenica prossima, poi Sant’Antioco, Asti e lo scontro diretto a Carpi alla penultima giornata) e 4 gare casalinghe, a partire dall’altro scontro diretto contro Bergamo, in programma sabato 17 marzo a Fort Einaudi, passando poi per i duelli con Ongina, Iglesias e Brescia all’ultima giornata. Considerando che la truppa di Astolfi deve ancora affrontare i due scontri diretti con Carpi e Bergamo, la lotta pare ristretta alle prime tre della classe. Con 48 punti ottenuti sui 54 sinora a disposizione, frutto di 16 vittorie in 18 gare (sono 12 i successi per 3-0) e di 11 vittorie consecutive, è chiaro che la C.S.C., ora più che mai, fa spavento a chiunque. “Una alla volta, pensiamo ad una partita alla volta...” – il leit-motiv in casa rossoblu. E allora il prossimo turno dice: Mantova vs Correggio e Carpi vs Biella (entrambe domenica alle 18.00), mentre il giorno precedente ci sarà il duello tra Bergamo e Olbia, con gli orobici che ospitano la quinta della classe. E dopo quella ne mancheranno solo 7 di finali..

(04/03) - CORREGGIO NON MUORE MAI – A Biella la capolista firma un’impresa d’altri tempi: 1-3. Sotto 1-0 e 20-13 nel 2° set, la C.S.C. rinasce e porta a casa 3 punti pesantissimi nella corsa alla serie A. Bassoli è l’uomo della rimonta, Lancellotti e Romani mettono il sigillo definitivo e... domenica tutti a Mantova per il derby!
Ore 21.50 circa di un sabato sera che può essere decisivo per le sorti del campionato della C.S.C. Correggio. Palasport di Candelo, è un inferno nel catino ribollente dell’impianto biellese, quando Marcelo Costa mette a terra il pallone del 20-13 in favore di Biella, in un secondo set dominato dai padroni di casa dopo che la stessa Lauretana aveva già vinto il primo parziale (25-22). Sotto di un set e di 7 punti nel finale di 2° set, la lotta per il vertice del girone A del campionato di serie B1 è di nuovo riaperta, completamente. Chi può credere che la C.S.C. possa ribaltare tutto e mantenere Carpi a 7 punti di distanza? Pochi, pochissimi, forse solo loro stessi, gli straordinari interpreti che in questi anni hanno creato il “miracolo Correggio”. Comincia Max Astolfi con il suo servizio (21-17), continua Ricky Raimondi (22-20), poi è Davide Bassoli a regalare alla C.S.C. il capolavoro dell’anno. Il centrale reggiano va in battuta e riscrive la storia della partita, infilando due aces e costringendo Costa all’errore decisivo che vale il 23-25 Correggio, 1-1 nel computo dei set e palla al centro. Da quel momento comincia tutta un’altra partita, una partita d’altri tempi che consegna alla C.S.C. un successo (l’11° consecutivo) per 3-1 che è pesantissimo nella corsa verso la serie A. Un successo che vi raccontiamo punto per punto, emozione dopo emozione. Perché questa Correggio davvero non muore mai
LA PARTITA
Come nel match precedente contro Olbia, coach Astolfi non è presente in panchina causa la polmonite che lo costringe a letto. Di fatto il professore modenese è con i suoi ragazzi, grazie al “consueto” collegamento via Skype col vice Guerzoni e con lo scout-men Cremaschi per vivere Biella-Correggio come fosse in panchina. Si gioca a Candelo, ed è una “prima” per i padroni di casa che lasciano la loro Biella per tornare nell’impianto dove hanno giocato nelle precedenti stagioni. La C.S.C. parte con lo schieramento classico (Astolfi-Romani, Raimondi-Sangiorgio, Lancellotti-Bassoli, Donadio libero, non c’è Gandolfi in panchina), Biella pure con Simeon-Gradi, Costa-Santià, Menicali-Giacobbo, Pavan libero. Che gli stimoli della Lauretana siano straordinari, al cospetto della capolista imbattuta da 10 gare, lo si capisce ben presto con Marcelo Costa che piazza l’ace del 3-1 Biella in avvio. Lancellotti, anzi “LancelWall”, risponde con il primo muro della sua grande partita (14 punti con 4 muri e il 73% in attacco) per il sorpasso C.S.C. sul 6-7, mentre è Raimondi a tenere avanti i suoi con due contrattacchi vincenti per il 10-11. Biella è spinta da un ottimo Gradi (15-14), Correggio da un gigantesco Sangiorgio, capace di mettere giù il pallone del 16 pari e di murare lo stesso opposto biellese per il +2 C.S.C. sul 17-19. Gradi risponde con attacco ed ace del nuovo sorpasso Biella sul 20-19, Romani tiene viva la C.S.C. con la palla del 23-22, ma sul 24-22 l’attacco di Gradi, parso direttamente sull’asta, viene valutato con tocco del muro ospite per il punto del 25-22 che porta avanti i padroni di casa. E nella bolgia di Candelo l’atmosfera si fa incandescente...
SECONDO SET
Bassoli e Romani provano a spegnere l’incendio cominciando alla grande il secondo parziale (attacco e muro vincente di “Dave”, doppio attacco vincente da 2 per “Nick”), ma quando Menicali stoppa Lancellotti per il sorpasso Biella sul 7-6, la C.S.C. si trova all’inferno. Anzi no, forse solo in purgatorio, perché il peggio deve ancora arrivare per i campioni d’Italia. Costa è straordinario in pipe, Raimondi e Romani vengono stoppati da prima e seconda linea, è +4 Biella alla seconda pausa tecnica. Si riparte dopo il minuto con un attacco out di Raimondi, la Lauretana arriva sino al 20-13 con l’attacco già descritto firmato da Costa, e qui sì che siamo davvero all’inferno. Come si può pensare di rimontare 1 set e un 20-13 di disavanzo sul campo della quinta della classe, lanciatissima e caricatissima dall’essere ad un passo dal sogno di far cadere la capolista? Non lo sappiamo, forse non lo può sapere nessuno, forse solo il destino che sta continuando a far vivere ai ragazzi di Astolfi qualcosa di magico. Romani guadagna un punticino break (20-15), sul 21-16 Astolfi se ne va a prendere un altro paio con il suo servizio. Biella fa cambio palla per il 22-18 ma Raimondi, sin qui in ombra, se ne esce da gran campione qual è con il contrattacco del -2 (22-20), grazie anche all’ingresso in battuta di Cassandra, che poi sbaglia il servizio dopo il time out firmato Di Lonardo: 23-20. Romani in controtempo inventa la palla del 23-21, poi ai 9 metri si presenta Davide Bassoli ed è qui che si scrive forse la pagina più importante della stagione dei rossoblu. “Dave” piazza l’ace del -1 (23-22), poi arriva pure un fallo di formazione in casa Biella per la clamorosa parità sul 23. Non è finita, Bassoli stringe ancora i denti, non sente il male al ginocchio che tanto lo sta facendo penare da inizio stagione e picchia, picchia a più non posso la palla del sorpasso Correggio: 23-24. Gli occhi, gli occhi dicono tutto del coraggio e al tempo stesso dell’incoscienza che pervade il centrale di San Bartolomeo, che torna per l’ultima volta sulla linea che i cestisti chiamerebbero della carità. Altra bordata, palla obbligata per Costa che attacca alto, troppo alto sul muro di Correggio: è 23-25 C.S.C., i miracoli esistono. E ora Correggio vuole andarsi a prendere tutto il bottino e scapparsene via verso casa
TERZO SET
Biella non ci sta, e a Candelo la battaglia infuria. E’ subito 3-0 Lauretana in avvio di 3° set, che diventa 5-2 firmato Santià. Risponde ancora lui, sempre lui, Davide Bassoli con ace e contro-ace del 5 pari. Si prosegue in equilibrio sino al 13 pari, Costa lo prova a spezzare con l’ace del 14-13, ma un altro turno al servizio di Bassoli consente a Lancellotti di mettere giù il rigore del sorpasso (14-15) e a Romani di fermare Santià per il muro del +2 Correggio al secondo stop tecnico. Capitan Astolfi salva tutto con la magia del 17-19, ma Biella impatta sul 20 pari per un finale di nuovo infuocato. Romani spegne l’incendio attaccando pure da “4” (20-21), Lancellotti tiene avanti la C.S.C. in primo tempo (22-23), Raimondi arriva come un leone su Gradi regalando due set-ball alla capolista. Lan-cel-lot-ti! Sì, ci pensa il centralone modenese a firmare un altro 23-25 da brividi
QUARTO SET
Dopo la grande paura, nel quarto set è tutto un po’ più semplice per la C.S.C. Sì, perché dopo essere volati via sino ad un pesantissimo 4-11 firmato da un altro ace di Bassoli (5 in totale) e da un paio di muri stellari di “LancelWall”, Biella prova a tornare sotto. Lo fa con il turno al servizio di Menicali, che costringe al time out la panchina rossoblu sul -3 piemontese (11-14). Al quarto servizio consecutivo il centrale di casa sbaglia, poi è Bassoli a timbrare in attacco per il +4 Correggio alla seconda pausa tecnica, l’ultima del match. “Ne mancano 9, ne mancano 9...” – sospira e sogna al tempo stesso Ricky Raimondi in panchina, poco prima di rientrare in campo per il finale della battaglia. Una battaglia che Lancellotti domina, con un altro attacco regale per il 14-18 C.S.C., che diventa 14-19 quando capitan Astolfi ferma a muro Santià. Il finale è tutto di Nick Romani: che parallela per il 16-21, che palla da 4 per il 17-22, che altra meraviglia, la ventesima della sua partita, per il pallone del 19-24 che vale 5 match-ball. Sul secondo, ancora una volta, chiude Lancellotti: 20-25! In attesa del posticipo domenicale Carpi-Asti, la C.S.C. festeggia quantomeno un +7 con una giornata in meno sul calendario. Ne mancano 8, la prossima è un’altra trasferta, vicina però al giardino di casa. Domenica prossima si va a Mantova per il derby...
TABELLINO: BIELLA - CORREGGIO 1-3 (25-22 23-25 23-25 20-25)
Biella: Costa 18, Monaldi ne, Giacobbo 5, Donetti, Gradi 19, Menicali 6, Pavan lib, Simeon 4, Bertoni ne, Santià 9, Salvatori, Preden ne. All. Di Lonardo
Correggio: Romani 20, Astolfi 2, Sangiorgio 10, Raimondi 9, Lancellotti 14, Bassoli 13, Donadio lib, Panini ne, Cassandra, Vaccari ne, Ligabue. All. Astolfi
Note. Biella: ace 4, bs 13, muri 6. Correggio: ace 5, bs 15, muri 7. Durata set: 27', 31', 29', 26'

(03/03) - A Biella c’è la prima delle nove finali rossoblu. Forse, la più importante di tutte. La capolista C.S.C. Correggio impegnata sabato alle ore 21.00 sul campo della quinta della classe. Si cerca l’11° acuto consecutivo, per mantenere il +7 su Carpi, impegnata in casa contro Asti
Il duello prosegue: cruento, spietato e al tempo stesso imperdibile. Tutti gli occhi sono su di loro, Correggio e Carpi, Carpi e Correggio, le dominatrici di questo girone A del campionato di serie B1 maschile che ha superato i due terzi del proprio cammino. Nove giornate al termine, “nove finali” come le ama definire sempre Nicola Romani, l’opposto di quella C.S.C. Correggio che è capolista con 7 punti di vantaggio sui cugini di Carpi, in un duello col profumo di derby che sta esaltando le folle. Un vantaggio importante, quello dei campioni d’Italia in carica, ma di certo non sufficiente per poter sperare di essere già con un piede in serie A2. Anche perché, in questa vigilia della quinta giornata del girone di ritorno, il pronostico pende dalla parte della più diretta inseguitrice (Bergamo a -11 fa già meno paura), quella Cec Carpi attesa dal confronto casalingo contro Asti. Per la C.S.C. Correggio c’è, probabilmente, la trasferta più difficile di questo marzo da 5 gare in 28 giorni: si va a Biella, anzi per la precisione a Candelo, laddove l’allora Veroni Correggio ottenne uno strepitoso successo al tie-break, pur senza Nick Romani, a casa con la febbre. Questa volta il piccolo grande uomo di Bottega di Colbordolo ci sarà, così come tutti i suoi compagni pronti a dare l’assalto all’11° acuto consecutivo (il record è del Correggio 2009/2010 con 15 perle in fila), sul campo di quella Lauretana Biella che è quinta forza del campionato ed è reduce da tre successi consecutivi, di cui gli ultimi due in trasferta (ad Olbia e Mantova). Mancherà invece, per la seconda gara consecutiva, coach Gianfranco Astolfi. La polmonite che ha colpito il professore modenese dev’essere ancora debellata, e allora così come in occasione del match di sabato scorso contro Olbia, il tecnico del miracolo Correggio seguirà i suoi uomini direttamente via Skype, grazie al collegamento video e al contatto diretto col vice Stefano Guerzoni e con lo scout-men Alessandro Cremaschi. In campo, ci saranno gli stessi leoni che hanno battuto 3-0 Olbia sette giorni prima: Astolfi-Romani, Raimondi-Sangiorgio, Lancellotti-Bassoli e Donadio libero. Si comincia alle ore 21.00 di sabato sera (dirigeranno l’incontro gli arbitri Spinelli e Lizzari), come detto a Candelo e non a Biella, per la prima volta nel corso di questa stagione per una Lauretana che presenta una formazione di ottimo valore, con l’opposto Gradi e il martello Costa punti di forza del sestetto di coach Di Lonardo. Una Biella arrivata a -4 dalla zona play-off e che proverà in tutti i modi a fermare la capolista. Il tutto con “livescore” sulla pagina ufficiale di facebook del Correggio Volley. Per seguire il match è sufficiente digitare Correggio Volley nella stringa in alto e seguire, punto dopo punto, tutte le emozioni di Lauretana Biella-C.S.C. Correggio

MIRANDOLA (04/03) - Perdere ci sta, ma perdere senza lottare o con le facce da funerale no. Questo è quello che Zucchi ha detto ai suoi giocatori prima di iniziare l’incontro. Le speranze di salvezza si fanno partita dopo partita sempre più fievoli ma fino a che non c’è la matematica certezza, si lotta con il coltello tra i denti. La Stadium si schiera con una formazione volta a rinforzare la ricezione. Ghelfi opposto a Govoni, Garusi e Caleffi di banda, De Santi e Dombrovski centrali, Bottecchi libero. Carminati poi si alterna con Garusi nei giri in prima linea per aumentare invece la potenza in attacco. All’inizio dell’incontro sembra che i giocatori mirandolesi abbiano recepito il messaggio di Zucchi e il primo set è in effetti lottato e combattuto fino quasi alla fine. La differenza a favore del Bergamo la fa solamente il grande numero di battute sbagliate da parte dei nostri. Nel secondo set, ci si aspetterebbe una reazione ancora maggiore dei nostri e invece è il buio assoluto. Forse uno dei più brutti parziali visti quest’anno, porta i Bergamaschi avanti per 8 a 2, poi per 16 a 6 e chiudono con un perentorio 25 a 14. i nostri sembrano smarriti e non riescono a opporre la ben che minima resistenza. Cambio di campo ed ennesima strigliata di Zucchi che spera così di dare la scossa alla sua formazione in vero e proprio catalessi. Ed è così che il terzo set prende una piega ben diversa. La Stadium si porta avanti da subito e il Bergamo non riesce più a colmare il gap. Quarto set con i mirandolesi motivati e con un Bergamo più guardingo e meno falloso. Si gioca punto su punto fino al 16 a 14 per gli ospiti. Dopo il tempo tecnico è però un turno in battuta del martello Mariano a mettere in ginocchio i giocatori mirandolesi che pur tentando un timido recupero, devono soccombere per 25 a 18. Tra i nostri, buona prova di De Santi e del reparto di ricezione che contro una batteria di battitori veramente agguerrita, ha chiuso con un ottimo 73%. Se quest’anno avessimo giocato con la stessa determinazione degli ultimi due parziali di stasera, sicuramente non ci troveremmo in questa posizione in classifica e questo non fa altro che aumentare la rabbia per le tante occasioni sprecate
TABELLINO: MIRANDOLA - BERGAMO 1-3 (21-25 14-25 25-21 18-25)
Mirandola: Ghelfi 21, Govoni 3, Carminati 5, Caleffi 7, De Santi 9, Dombrovski 5, Bottecchi lib, Garusi 5, Incerti Libori, Maggi 1, Zucchi D lib2, Zucchi M 1, Bozzoli. All. Zucchi S
Bergamo: Daolio 22, Reggio 6, Salmaso 6, Pesenti lib, Alborghetti 1, Milesi 10, Savoldi, Mariano 10, Galbusera 1, Carrara lib2, Quintieri 9, Beggiolin. All. Cominetti
Note. Mirandola: ace 2, bs 14, muri 6. Bergamo: ace5, bs 15, muri 18. Durata set: 24', 21', 26', 22'

(02/03) - Due Torri Bergamo, sicuramente non la squadra più facile da affrontare in questo periodo per una Stadium che sembra non riuscire a trovare il bandolo della matassa. Grande volontà ma poca lucidità fanno sì che tutti gli elementi non riescano ad esprimere il loro vero valore. In settimana comunque, si sono visti apprezzabili miglioramenti in allenamento e si spera che questo possa portare finalmente alla scossa che cambia l’inerzia di questa prima parte di campionato. Poche certezze sulla formazione di partenza che potrebbe essere completamente rivoluzionata anche qualche istante prima dell’inizio dell’incontro. Al momento, quella più quotata è sempre con Ghelfi opposto a Govoni, Caleffi e Garusi di banda, De Santi e Dombrovski centrali, Bottecchi libero. Come detto però, non si escludono sorprese dell’ultima ora dato che nell’incontro perso sabato scorso, il set giocato meglio dai mirandolesi è stato quello dove Zucchi ha schierato gran parte dei giovani che normalmente partono in panchina. Staremo a vedere cosa succederà

CARPI (05/03) - E' l'indigesta Hasta Asti, che già aveva fermato Carpi all'andata, a far crollare l'imbattibilità della Cec al PalaFerrari e spezzare la striscia positiva dei biancoblu, che si ferma così a cinque. Giornata decisamente opaca per Carpi e di quelle buone invece per Asti, squadra capace di qualsiasi impresa. Dopo un primo set ben giocato da Lirutti e compagni, la Cec ha lentamente perso efficacia in attacco e nonostante un grande lavoro a muro (18 quelli di squadra a fine gara) la strada si è lastricata di insidie. Che la giornata potesse essere ricca di insidie lo racconta già un primo set si vinto dai biancoblu ma mai senza troppo convincere. Dopo un discreto avvio (8-5), la Cec si lascia irretire da Asti, che vuole restare nella scia e col muro risale fino al 9 pari, prima di sorpassare sul 9-10 grazie all'errore di Lirutti. Si apre la girandola di sorpassi e controsorpassi (11-10 Cec con un doppio errore astigiano, il secondo a chiudere un magnifico scambio fatto di difese ad oltranza, quindi 14-15 Asti con un'invasione di seconda linea di Guerrieri e nuovamente 16-15 Carpi grazie al gran diagonale di Lirutti a trasformare la difesa di Trentin), finchè Fabbiani infila due errori consecutivi che portano la Cec sul 19-17. Il +3 biancoblu arriva ancora da un errore dell'opposto reggiano di Asti (21-18), quindi è un altro errore piemontese, di Guido, con tanto di protesta su un contrasto a rete con De Marco a spedire i biancoblu sul 22-18. Lì va al servizio "K" Lirutti che infilan gli ace del 23-18 e 24-18 che preludono all'1-0 Cec, sigillato dall'errore al servizio di Guido (25-21) dopo un tentativo di rientro di Asti. Secondo set. Partono forte gli ospiti, subito avanti 6-8 con un muro su Guerrieri, lo svantaggio della Cec si allarga a 4 punti quando coach Molinari stoppa il gioco (8-12). Entra Zaghi per Spiga al servizio e proprio sul turno di battuta del centrale mantovano la Cec risale fino al 12 pari con muro e un paio di errori ospiti. Il tecnico astigiano ferma il gioco ma al rientro in campo è ancora il muro a fermare Fabbiani (13-12 Cec), operazione bissata (da Piccinini) per il 15-13 e da triplicata da Lirutti per il 16-13 col quale i biancoblu rimandano tutti a sedere. Asti non molla e torna prima in parità (18-18) e quindi avanti (18-19) con un errore del capitano, poi è Fabbiani ad allungare 22-24, quando è Cavallo a chiudere con un mani e fuori da seconda linea (22-25). Terzo set. La Cec vuole rimettere pressione su Asti e il proprio ritmo sulla partita e al primo stop è 8-7. Asti spinge però dal servizio (10-12 con l'ace di Cavallo) e trova maggiore regolarità in attacco e a muro (11-15), con la Cec che deve rincorrere e lo fa con le armi della determinazione e della voglia ma senza il gioco brillante di altri momenti: quando Guerrieri torna in ritmo (12-15) e il muro torna a pungere (Piccinini ePedron) la parità è però dietro l'angolo. Fabbiani trascina i suoi al 15-16 e trova poi l'ace del 15-17, prima che Lirutti metta fuori il pallone del 16-19 e per la Cec ora è tutta in salita: quandi il muro ospite intercetta ancora Lirutti (18-22) coach Molinari prova a rimarginare la ferita stoppando il gioco, la sua Cec rosicchia un break di svantaggio fino al 22-24, quando il servizio piazzato di Guerrieri "regala" a De Marco il rigore a muro del 23-24, ma il primo tempo di Varja spezza il sogno rimonta e Asti è avanti 1-2. Quarto set. Molinari vuole cambiare qualcosa alla sua Cec e inserisce Busato per De Marco, ma al primo stop tecnico è ancora Asti davanti (6-8). L'attacco biancoblu non è nella giornata migliore e allora la Cec resta aggrappata al match col muro e perviene alla parità a quota 14 grazie a un errore di Saglimbene. Al secondo tempo tecnico è però nuovamente Asti avanti (14-16), Lirutti mette fuori (14-17) ma trova poi il cambiopalla a cui segue l'ace di Pedron che tiene in partita Carpi (17-18). C'è bisogno di Guerrieri per girare la partita e Pedron lo rimette in partita col pallone del 18 pari, ma Belzer trova primo tempo e muro su Spiga e Asti è ancora +2 (18-20). Spiga sfodera prima il muro-miracolo che tiene ancora una volta in corsa la Cec, poi regala il bis a una mano per la nuova parità a quota 20. Il segnale che non sia la giornata giusta arriva ancora con la ricezione lunga di Lirutti trasformata da Varja (20-22); Fabbiani trova (di un soffio) il mani-fuori ma poi il muro di Piccinini (22-23). Varja va a segno col primo tempo e sono due le palle match per Asti (22-24): la prima viene annullata da Busato, la seconda viene invece realizzata da Fabbiani. E la Cec perde l'imbattibilità casalinga
TABELLINO: CARPI - ASTI 1-3 (25-21 22-25 23-25 23-25)
Carpi: Guerrieri 20, Pedron 6, Lirutti 17, De Marco 16, Spiga 7, Piccinini 11, Trentin lib, Busato 3, Hendriks ne, Possega ne, Di Primio ne, Zaghi. All. Molinari
Asti: Fabbiani 10, Rabezzana, Guido 3, Saglimbene 13, Vajra 12, Belzer 14, Quaglieri lib, Utelle, Cavallo 14, Randi ne, Demichelis, Lombardo ne. All. Giannitrapani
Note. Carpi: ace 4, bs 13, muri 18. Asti: ace 3, bs 8, muri 15. Durata set: 27', 26', 29', 29'

(04/03) - Domenica la Cec torna al PalaFerrari caricata a mille dalla remuntada di Iglesias e trova sulla propria strada la mina vagante Asti, formazione capace di tutto e il suo contrario. I piemontesi arrivano al PalaFerrari all’ottavo posto della classifica, a quota 26 punti figli di 9 vittorie e 8 sconfitte. Dopo un avvio lento, con due sconfitte nelle prime due giornate, Asti ha vissuto il suo momento migliore tra il terzo e l’ottavo turno quando infilò cinque vittorie consecutive tra cui il 3-0 sulla Cec, che proprio in Piemonte subì una delle sue tre sconfitte di questo campionato l’unica per 3-0. Da quel momento, “K” Lirutti e compagni hanno però praticamente solo vinto, mentre Asti ha infilato 6 sconfitte e quattro vittorie: tre di queste sono però arrivate nelle ultime cinque giornate, dove gli astigiani hanno perso a Bergamo e nell’ultimo turno clamorosamente a Brugherio sul campo del fanalino di coda. Complessivamente, la formazione di Giannitrapani vanta un bilancio casalingo di sei vittorie e due stop, mentre lontano da Asti sono 3 le vittorie (l’ultima a Mirandola il 19 novembre) e 6 i ko (di cui gli ultimi cinque consecutivi). Una squadra da prendere insomma con le molle, questa Hasta Asti, tra le cui fila militano giocatori importanti con un passato di serie A come l’alzatore Rabezzana (dieci anni di A1 tra Montichiari, Ferrara, Trento, Piacenza e Cuneo) e l’opposto correggese doc Sandro Fabbiani, ex di Modena, Piacenza, Cuneo e Cavriago. In casa Cec tutti pronti per la sfida con Asti: in settimana i biancoblu sono nuovamente stati impegnati in un allenamento congiunto con l’Edilesse Cavriago-Reggio Emilia. Fischio d’inizio domenica alle ore 18, quando al PalaFerrari fischieranno i signori Gianluca Urbano e Riccardo Lucini

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