CORREGGIO (22/04) - Hai visto prof, che squadra ci hai lasciato in eredità? Correggio-Iglesias 3-0 è l’ennesimo trionfo della C.S.C., tutto dedicato a coach Astolfi. Commovente il momento nel quale Stefano Ricchetti depone il mazzo di fiori sulla panchina del suo allenatore e il successivo, interminabile applauso del pubblico di Fort Einaudi prima dell’inizio del match. Hanno avverato il suo sogno, ancora una volta. Vincendo, come solo lui sapeva fare. I ragazzi della sua Correggio, la Correggio che ottiene il 22° successo in 24 gare di campionato (17^ perla consecutiva), battendo 3-0 anche la Comer Iglesias, nella giornata più difficile. La giornata dell’ultimo saluto a coach Gianfranco Astolfi, con i funerali del mattino e la partita a Fort Einaudi, il SUO Fort Einaudi, alle ore 18.00. C’era un’atmosfera speciale, e non poteva essere altrimenti, nel tempio correggese. Un paio di striscioni (“alla fine ci hai regalato un sogno che si chiama A2” e un “8 anni indimenticabili insieme. Grazie Prof eri un uomo straordinario”), una gigantografia e un mazzo di fiori, deposto sulla SUA panchina prima dell’avvio della gara. E’ stato Stefano Ricchetti, uno di quei ragazzi che ha vissuto con lui tutta la straordinaria avventura a Correggio, ad entrare in campo per compiere il gesto più bello. Poi l’abbraccio all’ex compagno e amico Max Astolfi e a tutta la squadra, unita nel ricordo del prof mentre il pubblico di Fort Einaudi faceva partire un interminabile applauso. Ci sono tutti in un Fort Einaudi strapieno, gli stessi che avevano saluto il prof poche ore prima ai funerali. Poi la partita, che capitan Max Astolfi comincia proprio come il padre avrebbe voluto: ace, mezzo ace per il rigore di Sangiorgio, ace e ancora ace: 4-0 Correggio e time out per Iglesias. Un messaggio, che il capitano ha voluto mandare a chi non c’è più: “pa’, guarda cosa combino…”. E lo show prosegue, da parte di una C.S.C. che vuole regalare al prof il primo successo ottenuto dal cielo: il primo set è un dominio (25-16), il secondo pure con rimontina finale di Iglesias (25-21), mentre c’è spazio per Gandolfi e Cassandra, due dei giocatori nei quali il prof più ha creduto negli ultimi anni, e per la battuta in salto di Lancellotti, e anche questo farà sorridere il prof da lassù... E’ 3-0 in poco più di un’ora, poi sono solo applausi per tutti ma soprattutto, ancora una volta, per te mitico prof. Hai visto che squadra ci hai lasciato in eredità?
TABELLINO: CORREGGIO - IGLESIAS 3-0 (25-16 25-21 25-17)
Correggio: Romani 14, Astolfi 5, Sangiorgio 4, Raimondi 9, Lancellotti 7, Bassoli 8, Donadio lib, Panini ne, Cassandra 6, Vaccari ne, Ligabue 1, Gandolfi 1. All. Razzini
Comer Iglesias: Murenu, D’Auria 2, Martinez 4, Pagano, Marchetti lib, Francesconi 6, Cremona ne, Scilì 6, Della Nave 11, Ardu 1. All. Marotto
Note. Correggio: ace 11, bs 15, muri 7. Iglesias: ace 1, bs 12, muri 10. Durata set: 21', 26', 24'

(22/04) - Una folla enorme ai funerali del prof Astolfi.Quasi un migliaio di persone per l’ultimo saluto al tecnico della C.S.C. Correggio, portato in cielo dai suoi ragazzi al termine della funzione religiosa. “Per favore lo scriva. Gianfranco sta già giocando con la squadra degli angeli e ha vinto la prima partita 3-0. Mi viene da piangere”. Basta riprendere questa frase, bellissima, sgorgata dal cuore di una delle quasi 1000 persone presenti al funerale di coach Gianfranco Astolfi, per farvi capire quanto fosse entrato nell’animo di tutti quanti questo professore capace di far sognare città intere, con la sua passione per il volley e la sua bontà d’animo fuori dal campo. Un unico abbraccio enorme, quello della folla che ha accompagnato il professore nella sua ultima lezione, l’ennesima conferma di quanto fosse amato a tutte le latitudini. Tante lacrime, a partire da quelle dei suoi ragazzi, quelli della famiglia della C.S.C. Correggio, la formazione che ha portato in serie A2 non più tardi di domenica scorsa e che ha voluto ricambiare quel che il prof ha fatto negli ultimi 8 anni per questa città, portandolo in cielo al termine della funzione religiosa. C’erano tutti, ma proprio tutti nel giorno più triste: i ragazzi della C.S.C. di quest’anno, ovviamente tutti in divisa da gioco, ma anche tutti quelli del passato, da Nicola Daldello e la sua maglia bianca numero 6, a Marco Cerquetti e quel 15 che ha utilizzato per due stagioni a Correggio, a Luca Porcellini e il suo amato 18 oppure a Stefano Ricchetti e la sua divisa bianca numero 8. Manfrin, Carretti, Malmusi, Capra, Trebbi, coach Gian Paolo Guidetti, Claudio Benedetti, Lorenzo Cavallini, Davide Baraldi, le stesse giocatrici della Crovegli Cadelbosco, il patron dell’Edilesse Conad Giulio Bertaccini e quello del Giovolley, Fernando Margini, i dirigenti di Carpi, Volley Ball San Martino, Modena e tanti altri ancora. C’era anche chi non poteva esserci fisicamente, essendosi trasferito da qualche mese in Australia. Sì, perché Giordano Gualerzi ha chiesto a Marcello Baracchi, dirigente del Correggio Volley, di indossare la sua divisa numero 14 per far sentire al prof che c’era anche lui, ad accompagnarlo nell’ultimo viaggio. L’ennesimo gesto d’amore di gente che amava alla follia questo professore del volley e della vita. Anzi, lo amerà per sempre

(21/04) - Correggio-Iglesias: si gioca per te, prof! Alle ore 18.00 in campo all’Einaudi nel ricordo di coach Astolfi con l’intento di mantenere l’imbattibilità casalinga e battere ogni record. Quelli che tanto piacevano al tecnico modenese. Amava leggerli sempre, i comunicati stampa di presentazione delle partite. E allora, anche questa volta, nonostante sia una partita del tutto particolare, noi Correggio-Iglesias la vogliamo presentare come piaceva al prof perché da lassù, ne siamo certi, ci sta già leggendo. C.S.C. Correggio-Comer Iglesias, terz’ultima gara del campionato di serie B1 maschile, già vinto dai rossoblu con 3 turni d’anticipo. E pure per i sardi è gara ininfluente ai fini della classifica, con la Comer che ha già conquistato l’aritmetica salvezza con quei 10 punti di vantaggio sulla zona rossa. Stagione straordinaria per entrambe, ma la C.S.C. può ancora battere tanti record. Innanzitutto, quello dei successi consecutivi, arrivati a quota 16, il numero delle vittorie in campionato (siamo a 21 su 23 gare giocate), il distacco sulla seconda in classifica (+10 su Carpi) e l’imbattibilità casalinga per un’intera annata, come accaduto solo nella stagione 2008/09. Sono i record che tanto piacevano al prof Astolfi, il regalo più bello dei suoi ragazzi sarà quello di batterne ancora, a partire dal fischio d’inizio delle ore 18.00, un attimo dopo il minuto di silenzio che, ne siamo certi, rappresenterà il momento più struggente dell’intera storia rossoblu. Poi saranno attacchi, difese, muri e palleggi. In pratica, la vita del prof.

(21/04) - La giornata speciale del Prof e di tutti quelli che lo amano. Sabato mattina (ore 11) i funerali di Gianfranco Astolfi alla chiesa di Cittanova di Modena, poi alle 18.00 al Pala Einaudi la partita della sua Correggio. Si attendono centinaia, forse migliaia di persone per l’ultimo saluto al tecnico modenese. Arriveranno da tutta Italia, e non solo, per l’ultimo saluto ad un grande amico. Gianfranco Astolfi, scomparso giovedì mattina al Policlinico di Modena all’età di 65 anni, verrà accompagnato nella mattinata di sabato alla chiesa di Cittanova di Modena (lungo la via Emilia), il suo paese, per i funerali in programma a partire dalle ore 11.00. La partenza del feretro alle ore 10.30 dalle camere ardenti del Policlinico di Modena, poi la funzione religiosa per ricordare un gigante non solo del volley, ma dello sport e della vita in generale. Una figura straordinaria della quale centinaia, anzi migliaia di persone hanno già voluto lasciare un ricordo del Gianfranco uomo, le stesse che inonderanno d’amore la chiesa del piccolo paese alle porte di Modena. Non sarà solo una mattinata, ma un’intera giornata davvero speciale per tutti quelli che amano il prof. Sì, perché l’invito e al tempo stesso il desiderio del prof è quello di recarsi sotto sera in quel di Correggio. Alle ore 18.00 al Pala Einaudi si gioca Correggio-Iglesias, terz’ultima giornata di un campionato già vinto dalla sua C.S.C Il modo migliore per ricordarlo, sarà farlo proprio nella sua palestra, quella dove negli ultimi 8 anni ha costruito il miracolo di Correggio, portando il club rossoblu sino ad avverare il sogno della serie A2, raggiunto proprio domenica scorsa. Si attendono centinaia di persone sugli spalti dell’impianto correggese (lo ricordiamo, l’ingresso è gratuito) per rendergli omaggio con un minuto di silenzio (che verrà osservato su tutti i campi dei campionati regionali, decisione assunta dal comitato Fipav Emilia Romagna) e con una partita tutta dedicata a lui. Siamo certi che i suoi ragazzi la giocheranno col cuore in mano, come hanno sempre fatto con il professore al loro fianco in panchina

(21/04) - Un flusso continuo di gente alle camere ardenti. E una marea di messaggi anche il giorno dopo l’addio del prof. Un flusso continuo, tra ex giocatori, compagni di squadra nelle prime avventure da giocatore, colleghi allenatori, dirigenti di tante squadre, oppure anche solo semplici alunni del prof di educazione fisica. Gianfranco Astolfi era un prof speciale, l’avevano capito anche quei piccoli ragazzini con tanta voglia di scatenare la loro gioventù. E il flusso continuo di gente alle camere ardenti, nelle ore a disposizione per vedere per l’ultima volta il prof, è stato davvero impressionante. A partire dai suoi ragazzi, quelli della C.S.C. Correggio, che già nel tardo pomeriggio di giovedì erano accorsi per l’ultima carezza al loro allenatore. Gli stessi ragazzi che sono tornati, nella giornata di venerdì, perché quel prof tanto amato gli mancava troppo, non avendolo potuto avere al loro fianco a guidarli nell’allenamento di giovedì sera (ovviamente annullato). Con i suoi figli, Max e Robby, e la moglie Lara sempre disponibili e con una parola per tutti. E anche il giorno dopo l’addio del prof, un’altra tonnellata di messaggi dal mondo intero. I comunicati dell’Olimpia Bergamo e della Libertas Cantù, due delle grandi avversarie nelle ultime stagioni di B1, il saluto commosso dei Lupi di Santa Croce, dove il prof ha allenato alcuni dei grandi del volley mondiale e tanto, tanto altro ancora. Perché tu, caro prof, rimarrai per sempre nel cuore di tutti

IL CORDOGLIO DEL MONDO DEL VOLLEY
Un’ondata di messaggi, per farci capire quanto fosse amato Gianfranco Astolfi dal mondo del volley, il suo mondo. Società, giocatori, i suoi colleghi allenatori, tutto il mondo dei media hanno voluto ricordare il tecnico modenese, a poche ore dalla sua scomparsa. “Era un amico più che un collega, è una notizia terribile – coach Gian Paolo Guidetti è distrutto al telefono, mentre ci racconta il “suo” Astolfi. Siamo praticamente cresciuti assieme, era un vero appassionato di questo sport. Io ne sono certo, ha aspettato a morire per vedere la sua squadra salire in serie A2. E pensare che sino a 3 mesi fa ci guardavamo assieme Casa Modena al Pala Panini. Non ci sono parole”. Hugo Conte, tecnico dell’Edilesse Conad: “Ci conoscevamo da oltre 20 anni, un tecnico di immenso valore e una persona straordinaria. Mancherà a tutti noi”.
Angelo Lorenzetti, tecnico scudettato con Modena e Piacenza: “Rivolgo una preghiera al prof per salutarlo. Avevo frequenti contatti con lui quando lavorava per Modena e io seguivo le nazionali giovanili. Inoltre il figlio Massimiliano era nel mio gruppo della nazionale pre-juniores. Una cara persona e un allenatore straordinario”.
Il vice direttore di Sky Sport, il reggianissimo Lorenzo Dallari, conosceva bene Astolfi, e lo vuole ricordare con un post su facebook: “Ci ha lasciato il nostro amico Gianfranco Astolfi, grande allenatore che domenica ha festeggiato la promozione in A2 con Correggio. Grande!”.
Un altro modenese come lui, l’allenatore della Crovegli Davide Baraldi lo vuole ricordare così: “Si è spento dopo aver coronato il suo sogno, sarà felice anche da lassù”.
Le istituzioni, a partire dal comitato provinciale Fipav di Reggio Emilia, che ha deciso di ricordare il tecnico della C.S.C. Correggio osservando un minuto di silenzio prima dell’inizio di tutte le gare regionali e provinciali, si stringono attorno alla famiglia Astolfi.
Messaggi anche dal Comitato Fipav di Modena, dal Comune di Correggio alla Lega Volley Serie A maschile, che ricorda il prof sull’home page del proprio sito.
Tantissimi i messaggi di cordoglio dalle società, a partire da quella Casa Modena della quale il prof era tifosissimo, passando per Edilesse Conad e Crovegli, le società amiche del Correggio Volley, sino a tutte quelle realtà del campionato di B1 che hanno apprezzato il lavoro di Astolfi e della sua Correggio in questi anni.
Arrivano da Morciano, Ongina, Sant’Antioco, Mirandola, Molfetta, così come dalle società dove ha allenato.
La Villa d’Oro lo ricorda dedicandogli interamente l’home page del proprio sito con un enorme “Grazie Prof”, Carpi lo saluta attraverso le parole del presidente Stefano Allorini (“Gianfranco è stato un amico oltre che una nostra bandiera, ha combattuto la sua malattia con la determinazione che l’ha sempre contraddistinto”).
Messaggi anche da Mantova e da tutti quei giocatori che non sono mai stati allenati dal prof, come Francesca Ferretti, la campionessa reggiana tri-scudettata che lo ricorda con un “Ciao grande Prof” sul suo profilo facebook.
E poi tanti altri ancora. Sì, non ti dimenticheremo mai, Prof.

(20/04) - Sabato Correggio-Iglesias si giocherà regolarmente. Troppo tardi per il rinvio della gara. Il comunicato della Fipav e l’appello della società: “Venite all’Einaudi per ricordare il prof”. C.S.C. Correggio-Comer Iglesias, gara valevole per il 24° turno del girone A del campionato di serie B1 maschile, si giocherà regolarmente, poche ore dopo la scomparsa di coach Gianfranco Astolfi. Questa la decisione della Fipav, dopo la richiesta di rinvio da parte della società rossoblu. Troppo tardi per il rinvio, anche e soprattutto perché Iglesias ha già sostenuto i costi della trasferta aerea e perché, trovandosi a due settimane dal termine del campionato, diventerebbe un problema giocare la gara in altra data. Lo ricordiamo, si gioca alle ore 18.00 anziché alle 17.00 a Fort Einaudi (l’ingresso sarà gratuito), l’appello della società è chiaro: “Venite all’Einaudi per ricordare il prof come lui avrebbe voluto”.
Di seguito il comunicato della Fipav.
“Nell'apprendere la triste notizia della scomparsa del Vostro caro allenatore Gianfranco Astolfi, sono qui purtroppo a dover valutare la situazione circa la disputa della gara di Campionato di B1/M del prossimo Sabato 21 aprile. Sicuramente in un altro momento del campionato avremmo sicuramente potuto valutare un possibile rinvio della gara, ma purtroppo il fatto che fra due settimane il campionato avrà termine e quindi tutte le gare devono essere disputate, anche se ininfluenti ai fini della classifica, ma soprattutto il fatto che la vostra prossima avversaria è una squadra di Iglesias che ha già provveduto ad organizzare la trasferta e che un eventuale rinvio significherebbe la perdita dei biglietti aerei già emessi e quindi con un grosso esborso per organizzare di nuovo la trasferta in altra data, ci porta a dover decidere di non poter rinviare la gara in questione. Da quello che ci avete detto sulla figura del Vostro allenatore circa il suo profondo legame con il nostro sport, credo che disputare la gara sarà il miglior modo per onorare la sua memoria. Ovviamente provvederò ad informare la squadra ospite e gli arbitri per effettuare un Minuto di silenzio prima dell'inizio della gara. Nel voler estendere le più sentite condoglianze alla famiglia di Gianfranco Astolfi, vi porgiamo cordiali saluti”
Federazione Italiana Pallavolo
Ufficio Campionati
Giovanni Gualtieri

(20/04) - LA SUA STORIA. Scudetti, Coppe e promozioni a non finire: l’uomo che non sapeva perdere. Gianfranco Astolfi nasce a Modena il 6 aprile 1947. Dopo un’ottima carriera da giocatore, dove tra Minelli Modena e Villa d’Oro gioca in serie A, nell’estate 1977 passa alla Madonnina, altra società di Modena, e per “colpa” di Giancarlo Borghi inizia a ricoprire il ruolo di giocatore-allenatore. Ben presto capisce che il suo destino è quello di allenare, e i risultati sono strabilianti. Alla Madonnina ottiene cinque promozioni in fila, portando la piccola realtà cittadina sino ad un soffio dalla serie A. Poi la grande avventura alla Steton Carpi, dove in cinque anni sfiora disputa grandi campionati di A2 sfiorando anche la promozione nella massima serie. Nel 1985 passa a Mantova, dove ottiene la storica promozione in A1, poi nel 1987-88 eccolo allenare nel settore femminile. Due stagioni indimenticabili a Reggio Emilia: primo anno seconde in Coppa Cev e finale scudetto, secondo con il trionfo in Coppa Cev in Turchia e in Coppa Italia, oltre al 1° posto in campionato al termine della regular season, ma con lo scudetto che sfugge ancora contro la mitica Teodora Ravenna. Poi l’unica esperienza lontano da casa, quando nella stagione 1989/90 allena a Santa Croce in A2. Il ritorno a Modena e la straordinaria esperienza con le giovanili della Pallavolo Modena, con le quali conquista un titolo giovanile che non arrivava da 20 anni. Sono Massimo Barbolini e Julio Velasco a volerlo a Modena per crescere i giovani talenti, ma il richiamo della categoria è più forte di tutto. Si torna a Mantova (promozione dalla B2 alla B1), poi altri cinque anni a Carpi e di seguito cinque sulla panchina della Scuola di Pallavolo Anderlini. Nell’estate 2004, comincia la storia d’amore con Correggio, tra promozioni dalla B2 alla B1, tre play-off consecutivi, Coppa Italia e l’ultima gioia, la più grande, la promozione in A2. Una storia d’amore che proseguirà lassù, in mezzo agli angeli

(20/04) - Non ti dimenticheremo mai, Prof. Gianfranco Astolfi ci ha lasciato, a 65 anni, dopo una lunga malattia che non gli ha impedito di coronare il suo sogno, portare Correggio in serie A2. Una favola vera e propria che, dopo 8 anni, finisce nel modo più triste e al tempo stesso indimenticabile, tra il dolore della famiglia, della moglie Lara e dei figli Massimiliano e Roberto. Per tutta la giornata di venerdì le camere ardenti al Policlinico di Modena, sabato mattina alle ore 11.00 i funerali alla chiesa di Cittanova, il paese dov’è nata la leggenda del Professore
Quello che state cominciando a leggere, è certamente il pezzo più difficile da scrivere, per chi picchia sulla tastiera e al tempo stesso piange la scomparsa di un amico vero, un amico di tutti quelli che amano la pallavolo. Coach Gianfranco Astolfi non c’è più, portatoci via da una malattia tremenda che il prof, questa volta, non è riuscito a sconfiggere. Ha battuto tutti sul campo, prima come giocatore e poi come allenatore, uno dei più grandi della pallavolo italiana degli ultimi 40 anni. Ha scritto pagine leggendarie tra Modena, Carpi, Mantova, Reggio Emilia e, nelle ultime otto incredibili stagioni, in quella che è diventata la sua seconda casa, Correggio. La Correggio che gli ha regalato la gioia più grande, solo pochi giorni fa, con la storica promozione in serie A2 che il prof sognava da anni. Ha lavorato giorno e notte, per far sì che quel sogno diventasse realtà, tra un caffè appoggiato sulla sua scrivania in piena notte dalla moglie Lara, la donna di una vita che non l’ha mai lasciato solo, neppure un istante della sua esistenza, e una carezza ai figli Massimiliano e Roberto, l’orgoglio di una vita. Max è stato il capitano della squadra che domenica ad Asti ha riscritto la storia, Roberto colui che l’ha accompagnato negli ultimi anni sulla panchina di Correggio e non solo, come vice allenatore o anche solo semplicemente per donargli una pacca sulla spalla e sussurrargli: “Forza, Pa’”. Per tutti era il Prof.
Un maestro di vita e di sport, con quella sua passione viscerale per la pallavolo, vera ragione di vita. Non c’era giorno nel quale non pensasse ad un attacco, una battuta o una ricezione sulla quale lavorare, ragionando su come poter far sì che la sua squadra avesse la meglio. Era un vincente dentro il campo e un buono al di fuori, capace di aprirti le porte della sua casa di Cittanova anche solo per farsi una bella chiacchierata. Un uomo di grande cultura, amante della musica e della sua Sestola, su quelle montagne modenesi dove amava camminare per raccogliere funghi. Ha vissuto la sua malattia con grande, grandissimo coraggio, nonostante i medici gli avessero comunicato da tempo che non ci sarebbe stato più nulla da fare. Anche negli ultimi tempi aveva sempre un sorriso per tutti, nonostante il dolore ce lo stesse già portando via.
L’ultima panchina a Brescia, nella semifinale di Coppa Italia dello scorso 6 aprile, proprio nel giorno del suo 65° compleanno. Non riuscirono, quel giorno, a regalargli un’altra finale di Coppa, un anno dopo il trionfo di Carpi, per questo quella sera l’amarezza dei ragazzi di Correggio era ancora più grande. Sapevano, in cuor loro, che sarebbe stata una delle ultime occasioni nella quale potevano regalare una grande gioia al loro allenatore. Nove giorni più tardi, l’incredibile serata di Asti, la serata della promozione in A2, conquistata sul campo e dedicata attraverso un computer collegato con il Policlinico di Modena, dove il prof era già stato ricoverato da qualche giorno. Una favola vera e propria, quella tra Correggio e il suo prof, che dopo 8 anni finisce nel modo più triste e al tempo stesso indimenticabile.Martedì sera, l’ultimo suo post su facebook: “Grazie a tutti per i vostri messaggi, mi hanno fatto molto piacere e mi hanno commosso. Vorrei rispondere a tutti uno ad uno ma adesso non riesco. Lo farò al più presto”.
Non ti dimenticheremo mai, Prof.
VENERDI’ LE CAMERE ARDENTI, SABATO MATTINA I FUNERALI
Per l’intera giornata di venerdì, dalle ore 7.30 sino alle 18.30, ci sarà la possibilità di donare l’ultimo saluto a Gianfranco Astolfi presso le camere ardenti del Policlinico di Modena. Sabato mattina, alle ore 10.30, la partenza dalle camere ardenti verso la chiesa di Cittanova di Modena, dove alle ore 11.00 ci saranno i funerali. L’invito dei giocatori della C.S.C. Correggio per tutti gli ex giocatori del prof che saranno presenti al funerale è quello di presentarsi con la divisa da gioco. Quella divisa che il prof amava tanto

CARPI (22/04) - Una grande, grandissima, Cec compie la quarta impresa sarda di una stagione incredibile espugnando il campo di Cagliari e mettendo così la parola fine anche alla corsa per il secondo posto, da questa sera matematicamente nelle mani dei biancoblu, irraggiungibili da Bergamo grazie ai 2 punti conquistati con i denti in Sardegna. Dopo Olbia, Sant’Antioco e Iglesias, la Cec “batte anche il quarto moro” con una partita tutta cuore e coraggio, senza capitan Lirutti rimasto a Carpi per un problema a un polpaccio che ha fatto propendere lo staff tecnico per il riposo (“abbiamo preferito non rischiarlo in vista dei play-off”, ha detto coach Molinari). La Cec corsara a Cagliari è dunque stata in versione inedita, con Guerrieri opposto a Pedron, la novità Busato ad affiancare De Marco in “4?, Spiga-Piccinini al centro e Trentin libero. Un assetto ben equilibrato, che già dai primi palloni ha dimostrato di poter essere all’altezza dell’arduo compito di espugnare la tana di Oro e compagni. Fino al 6-11 del secondo set è infatti stato un monologo biancoblu, con uno straordinario Guerrieri a menare le danze (27 punti col 48% in attacco per lui a fine partita) e tutti i ragazzi di Molinari a macinare splendida pallavolo. Dopo l’eloquente 4-8, 11-16, 19-25 del primo set e un avvio di secondo da 4-8, 6-11 sale però in cattedra l’opposto brasiliano di Cagliari Oro, che trascina i suoi fino al 20-25 dell’1-1. Nel terzo set la Cec inizia a faticare sull’attacco di palla alta e dal 10 pari Cagliari allunga fino al 16-12, parziale difeso fino al 25-22 che manda i sardi avanti 2-1 nel conto dei set. La Cec è però tutt’altro che morta e con un super set di Guerrieri, che ne fa 10 solo nel quarto parziale, e un ritrovato gioco di squadra grazie anche al prezioso apporto dalla panchina di Possega, Zaghi, Di Primio e Hendriks i biancoblu volano 7-8, 11-16 fino al 20-25 scaraventato a terra da Spiga per il tie-break. Dove la battaglia infiamma, punto su punto: 7-8 Cec al cambio campo, il primo match ball è biancoblu sul 13-14 ma Cagliari annulla con Mascia; Oro e soci annullano altre palle set alla Cec, se ne vedono annullare due a loro volta (sul 17-16 da De Marco e sul 18-17) prima di soccombere a Busato e all’ace di De Marco che chiude i conti con l’ace del 16-18. Per la Cec sono 2 punti che valgono l’aritmetico secondo posto. Così a fine gara il ds dell’Universal Paolo Michelini: “Era importante vincere per assicurarci il secondo posto, che credo abbiamo meritato in questo campionato. Queste sono battaglie importanti da vincere in ottica play-off, per abituarci a giocare partite tirate su campi difficili come questo di Cagliari. Bene così”
TABELLINO: CAGLIARI - CARPI 2-3 (19-25 25-20 25-22 20-25 18-20)
Cagliari: Oro 23, Caddeo, Mascia 4, Burbello 18, Stangoni 15, Cristiano 5, Franzoni lib, Molinari 1, Muccione, Pinna ne, Romoli ne, Durante. All. Pasqual
Carpi: Guerrieri 27, Pedron 2, Busato 10, De Marco 16, Spiga 10, Piccinini 16, Trentin lib, Possega, Zaghi, Hendriks 3, Di Primio. All. Molinari
Note. Cagliari: ace 8, bs 18l Carpi: ace 4, bs 15. Durata set: 27', 26', 31', 28', 28'

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