Nel 1946 a Modena
la pallavolo ricevette una forte spinta in senso agonistico per opera di alcune
Società sorte per iniziativa di gruppi giovanili tra i quali ricordiamo
l'O.G.I. Minelli, La Fratellanza, La Sacchetti e L'Associazione
Universitaria Modenese. Nel gennaio 1949 si tenne un Convegno Provinciale
nel corso del quale si cercò di regolamentare l'attività pallavolistica,
predisponendo un fitto calendario di manifestazioni aperte anche a squadre della
regione. Fu subito indetta la <Coppa città di Modena>, competizione
cui aderirono tutte le Società Modenesi, tra le quali l'U.S. Minelli, l'U.S.
Ferrari, la Sacchetti, la Fulgor, una rappresentazione locale dell'U.I.S.P. rafforzata
da elementi della Paal, nonchè la Robur, la fortissima squadra ravennate
che della prima edizione del 1946 deteneva il titolo di Campione d'Italia, e la
Ferrovieri di Parma che contava tra le sue fila giocatori di valore Nazionale.
Intorno al 1947 anche nel rione di S. Caterina il gioco della pallavolo
cominciò ad essere praticato da un nutrito gruppo di giovani che nelle
adiacenze dell'Osteria dei Torrazzi (quanti meriti hanno avuto le osterie per
l'avvio delle attività sportive!) aveva avuto la possibilità di
creare un campo da gioco con tanto di rete. Occorreva però un più
ampio spazio, e allora, dopo qualche tempo, avvenne il primo trasferimento in
un'area presso la Distilleria Schiavoni ove si raggiunse un sufficiente livello
di organizzazione. Poi,
sempre alla ricerca di una migliore sistemazione in considerazione anche dell'aumento
costante del numero degli allievi e delle allieve, la Società, che si era
costituita nel frattempo, trovò un terreno più idoneo nella zona
ex-Todt. Quivi venne allestito un campo avente tutti i crismi della regolarità,
che fu dotato di impianto di illuminazione per consentire ai ragazzi di avere
a disposizione un maggior numero di ore per le esercitazioni e le gare. Così
cominciò l'attività era e propria con regolari sedute d'allenamento
e con un'attività agonistica così intensa da determinare un netto
miglioramento tecnico di ogni giocatore e della squadra nel complesso. Ma soprattutto
avvenne l'inserimento nel rigoglioso movimento agonistico della città di
Modena la quale, di lì a poco per la durata di parecchi anni, sarebbe diventata
punto di riferimento del pallavolismo nazionale. La Società assunse
il nome di Ruentes in omaggio ad un'altra squadra ravennate che manteneva da qualche
tempo cordiali rapporti con i giovani modenesi. Non esisteva un vero istruttore,
ma si incaricavano di svolgere i compiti tecnico-organizzativi Enzo Vignoli e
Augusto Rigoni. I primi anni - siamo nel periodo dopoguerra - furono durissimi
anche per le difficoltà che derivavano dai problemi organizzativi e finanziari.
In un primo tempo le spese furono interamente sostenute dagli stessi allievi e
dai loro genitori, poi si trovò qualche modesta fonte. Le trasferte costituivano
il motivo più grave delle preoccupazioni. Era molto difficoltoso trovare
un mezzo di trasporto per raggiungere le varie sedi e spesso ci si serviva di
un autocarro, messo a disposizione da qualche amico o preso a noleggio, quasi
sempre con le balestre al limite della rottura. Per evitare le spese di vitto,
ci si rifocillava con panini imbottiti o con qualcosa d'altro che ciascuno si
era portato da casa. I campi di gara, talvolta ancora irti di stoppie emergenti
dal terreno, avevano forme irregolari e strane, la rete smagliata in qualche punto,
i pali di sostegno traballanti. Nonostante tutto però la squadra cresceva
in preparazione ed entusiasmo. Negli anni 1951 e 1952 vinse i campionati provinciale
e regionali UISP. Anche in campo federale si distinse, ottenendo al termine della
stagione la promozione alla Serie C. L'anno successivo la Ruentes confluì
nell'U.S. Crocetta, una nuova Società sorta nel quartiere,
della quale facevano parte molti soci della Villa d'Oro. Ragioni particolari e
molto complesse, legate al problema della sponsorizzazione, non avevano permesso
al gruppo dell'U.S. Crocetta il passaggio ufficiale alla Villa d'Oro, nè
la possibilità di assumerne la denominazione. Così la squadra per
alcuni anni ancora, per esercitandosi nel campo appositamente allestito nell'area
della Casa Crocetta e dotato di efficiente illuminazione, continuò a portare
sulle maglie la scritta U.S. Crocetta. Nella stagione 1952-53 l'U.S.
Crocetta stravinse il campionato di Serie C, ottenendo la promozione alla Serie
B. La squadra, guidata da Enzo Vignoli, era così formata: Martinelli, Rigoni,
Forghieri, Giovanardi, Sreilli, Marchi, Scaglietti, Gasparini, Vignoli (cap.).
Il 1954 fu l'anno dei primi difficili incontri nel Campionato di Serie
B con squadre di eccellente levatura tecnica. L'U.S. Crocetta non sfigurò
certamente e al termine dei gironi eliminatori si trovò ammessa alle finali,
nel corso delle quali si impose nel girone delle seconde davanti ai VVFF Venezia.
Nella finalissima occupò una meritata 3° posizione, immediatamente
dopo la Sestese e il Torrione di Brescia. Il preziosissimo terzo posto le permise
ancora di coltivare le speranze della promozione alla massima serie, poichè
fu ammessa a disputare un incontro di spareggio con la penultima classificata
del Campionato di Serie A. Battè a Bologna, il 1° maggio la rappresentativa
di Reggio Emilia Luna Amica con un secco 3-0, guadagnandosi così il posto
in Serie A. La squadra era formata da Forghieri, Rigoni, Giovanardi, Gasparini,
Marchi, Martinelli, l'allenatore era Enzo Vignoli. L'U.S. Crocetta ebbe così
l'onore di poter rappresentare la pallavolo modenese nella Serie A assieme alle
già blasonate Minelli ed Avia Pervia. Seguiamo ora, attraverso alcuni
dati sintetici, la bella avventura sportiva dell'U.S. Crocetta e della Villa d'Oro
negli anni successivi. 1955 L'U.S.
Crocetta in Serie A veniva data come squadra destinata a lottare per non retrocedere,
ma dopo qualche giornata di gare qualcuno cominciò a ritenere che essa
potesse aspirare a qualcosa di più, considerato il valore dei suoi giocatori,
il grande impegno e la loro serietà sotto la guida dei dirigenti Ferrari
e Bisi. E si andò, infatti, molto più in là delle più
rosse previsioni. L'U.S. Crocetta, definita dalla stampa <la squadra garibaldina
del torneo> si classificò al secondo posto, a parità di punti
con Cus Parma e Sestese, preceduta dalla Minelli e seguita dall'Avia Pervia.
Che dire della neo promossa che si era presa il lusso di superare tante valorose
avversarie? Aveva iniziato il campionato con un ritmo piuttosto lento, ma poi
nel girone di ritorno infilava una sequenza di risultati positivi, che veniva
interrotta solo da due sconfitte subite ad opera delle altre modenesi (Minelli
ed Avia Pervia): due sconfitte determinate più che altro dal timore reverenziale
della matricola nei confronti delle più anziane squadre avversarie. Formazione:
Gasparini, Governatori, Giovanardi, Marchi, Bonacini, Bertesi, Rigogni, Bortolamasi,
Forghieri. 1956 - Titolo di Campione Italiano Dopo il passaggio
nel giro di tre anni dalla <propaganda> alla C, dalla C alla B, dalla B
alla A, con un secondo posto nella serie A nell'anno 1955, che cosa mancava da
conquistare alla squadra dell'U.S. Crocetta? Naturalmente il titolo di
campione d'Italia. Un sogno? No, un traguardo possibile da raggiungere e che fu
realizzato, quell'anno ricco di esaltanti successi. Addirittura i rossoneri avevano
già ottenuto la sicurezza virtuale l'ultima giornata del campionato. L'U.S.
Crocetta raccoglieva così l'eredità della MiInelli che aveva negli
ultimi anni largamente dominato su tutte le squadre avversarie. La squadra,
il suo bravissimo allenatore Enzo Vignoli ed il capace Presidente Franco Lanzi
vennero additati all'ammirazione di tutti. Ecco la formazione della squadra neo-campione
d'Italia: Bortolamasi, Forghieri, Gasparini (cap.), Braglia, Governatori, Rigoni,
Vaccari, Bonacini, Bertesi.
1957 La squadra Campione d'Italia
assunse la denominazione Villa d'Oro-Ciam perchè aveva ottenuto la sponsorizzazione
dell'importante industria operante nel rione. Il campionato venne vinto dall'Avia
Pervia, mentre la Villa d'Oro si classificò al 3° posto
1958 - Titolo di Campione Italiano La Villa d'Oro Ciam, rafforzata da
alcuni giovani elementi e resa squadra più omogenea
rispetto a quella della stagione precedente, riuscì, dopo essere stata
appaiata nella classifica alla Sestese, a prendere un netto vantaggio sulla tenace
avversaria e a conseguire il suo secondi titolo nazionale con 6 punti di vantaggio
sull'Avia Pervia e la stessa Sestese. Il cospicuo distacco inflitto alle inseguitrici
al termine del torneo dimostrò la ritrovata sicurezza nel gioco e, per
merito di alcuni dei prestigiosi giocatori (Gasparini, Vaccari e Bortolamasi),
anche la capacità di imprimere all'azione collettiva un ritmo superiore
a quello espresso dalle squadre avversarie. Ai giocatori già menzionati
si deve aggiungere, per le sue ottime prestazioni, Bonacini, che si rivelò
degno emulo di Vaccari, mentre Forghieri, Braglia e l'eclettico ed estroso Governatori
furono le pedine decisive per la compagine di Vignoli. A Modena la squadra
prese parte alla finale della Coppa dei Campioni, soccombendo per 0-3 ad opera
della fortissima squadra campione della Cecoslovacchia.
1959
La Villa d'Oro affrontò con la massima decisione il Campionato. Gli uomini
che formavano la squadra erano gli stessi. Le vittorie piene e consecutive ottenute
nelle prime 6 giornate indussero tutti a pensare che gli uomini della Villa d'Oro
avessero la possibilità di conquistare nuovamente il titolo. Fino alla
penultima giornata, invece, la squadra restò appaiata all'Avia Pervia:
tutto si decise all'ultima giornata con l'incontro diretto fra le due contendenti
al titolo. L'importante partita, resa più entusiasmante dalla presenza
di un pubblico numeroso di appassionati, ormai fedelissimi, dopo alterne vicende
ebbe il suo momento cruciale quando <Paco> Bartolamasi, malamente caduto,
si fratturò un malleolo. La squadra villadoriana ebbe un terribile crollo
psicologico che consentì all'Avia Pervia di conseguire la vittoria per
3-1. Scudetto alla valorosa squadra di Anderlini dunque e secondo posto agli uomini
di Vignoli il quale, al termine dell'incontro, ricevette, visibilmente commosso,
i complimenti del V. Presidente della FIPAV. Era il grande sconfitto, ma con tanto
onore e molte attenuanti. Formazione della squadra: Bortolamasi, Braglia, Forghieri,
Gasparini, Sala, Vacari, Bonacini, Bettelli.
1960 Secondo
posto nel Campionato di serie A e titolo italiano ancora una volta all'Avia Pervia.
Formazione: Gasparini, Bortolamasi, Bettelli, Vaccari, Barone, Braglia, Governatori,
Cuoghi, Martini, Mazzi, Bazzani.
1961 - Titolo di Campione Italiano
Il campionato rossonero fu caratterizzato da un monologo della squadra rossonera.
Piazzatasi subito al primo
posto, mantenne la testa fino al termine, distanziando la seconda classificata
di 6 punti. Una vittoria splendida, maggiormente valorizzata dai dati numerici:
18 partite disputate, 18 vittorie, solo 4 set lasciati agli avversari nelle partite
casalinghe. A tutto ciò c'è da aggiungere, a dimostrazione dello
stato di grazia della squadra villadoriana in quel fausto periodo, che nell'arco
di un anno, fra gare di campionato e gare di torneo, aveva ottenuto la vittoria
consecutivamente 32 volte. Ecco i nomi dei componenti della squadra neo-campione:
Martini, Mazzi, Braglia, Cuoghi, Gasparini (cap.), Bortolamasi, Barone, Bettelli,
Vaccari e Governatori. La stampa nazionale e locale pose in rilievo l'eccezionalità
del risultato. I giocatori, protagonisti della bella impresa, furono elogiati
in blocco, ma anche l'intera pallavolo modenese fu chiamati agli onori della cronaca
per aver raggiunta la quota di nove scudetti conquistati. Nello stesso anno
prese parte, a Modena, alla Coppa dei Campioni, classificandosi al 3° posto,
preceduta da una rappresentativa ungherese e dall'Avia Pervia.
1962
Ultimo campionato a 10 squadre. Alla 4° giornata erano già al comando
le modenesi: Villa d'Oro e Avia Pervia. La prima registrava all'inizio qualche
difficoltà, poi, ripresasi, riuscì ad occupare la 2° posizione
in classifica; piazza d'onore dietro alla fortissima Avia Pervia, la cui vittoria
consentiva che il titolo rimanesse ancora a Modena. Formazione: Gasparini, Bortolamasi,
Bettelli, Vaccari, Governatori, Bonacini, Martini, Mazzi, Baraldi.
1963
Campionato di transizione e non troppo brillante per la Villa d'Oro. I dirigenti
e i tecnici della società, preoccupati per la situazione che si era venuta
creando, non lasciarono nulla di intentato per cercare con acquisti meditati di
rinnovare la squadra per la stagione successiva. Il titolo quell'anno fu conquistato
ancora una volta dall'Avia Pervia.
1964 Fu l'anno dell'inizio
di una grave e profonda crisi per la pallavolo modenese. Un semiprofessionismo,
anche se ancora clandestino, cominciava a minare gli assetti generali su cui si
erano rette fino allora le Società di pallavolo. Scomparve la gloriosa
Avia Pervia, privata dei suoi giocatori migliori invogliati a trasferirsi presso
altro Sodalizi che stavano venendo alla ribalta e che potevano offrire agli atleti
condizioni generali e particolari molto migliori. A ciò si aggiunse l'impossibilità
di rinnovare o di trovare un abbinamento valido con qualche complesso industriale
o commerciale. Anche la Minelli si dibatteva fra mille difficoltà e la
Villa d'Oro stentava a riprendere il cammino. Tuttavia riuscì a partecipare
al campionato, classificandosi al 6° posto. Formazione: Gasparini, Bortolamasi,
Iotti, Sala, Bettelli, Bonacini, Baraldi, Della Casa, Guerra, Prandini, Nava.
1965 La Villa d'oro tentò nel periodo preliminare ai Campionati
di imboccare una strada nuova, cercando di arricchire il nucleo dei giocatori
con misurati prelievi presso altre Società. Perduto il popolare Paco Franco
Bortolomasi, la Società potè contare su Mauro Fangareggi, un brillante
giocatore proveniente dalla disciolta Avia Pervia, Mazzi e Martini, due giovani
prossimi al servizio di Leva; inoltre gli altri atleti ancora efficienti gia componenti
delle squadre-campioni degli anni precedenti. Le premesse per disputare un
buon campionato c'erano tutte e sulla Villa d'oro si riversarono tutte le speranze
degli appassionati modenesi che ormai potevano contare su questa unica squadra
locale miltanti in Serie A. L'inizio del campionato fu confortante, poi seguirono
alcune giornate poco brillanti che misero in serio dubbio la possibilità
di raggiungere grossi traguardi. Seconda fino all'ultima giornata di campionato,
proprio per una sconfitta subita nel finale, finì in 4° posizione.
Tutto sommato un risultato da non sottovalutare perchè ottenuto da una
squadra a ranghi rinnovati e perciò suscettibile di ulteriori progressi.
Formazione: Fangareggi, Mazzi, Bettelli, Guerra, Martini, Iotti, Bonacini, Raguzzoni,
Baraldi, Barone.
1966 Fu un campionato giocato all'insegna
di un buon rendimento medio con la conquista del sesto posto: 11 partite vinte
e 11 perdute. Vittoria della Virtus Bologna che fece tornare in Emilia Romagna
lo scudetto, dopo le due consecutive vittorie della Ruini (1964 - 1965). Formazione:
Martini, Iotti, Baraldi, Bonacini, Guerra, Cavedoni, Bertacca, Braglia, Raguzzoni,
Nava, Gibertini, Cuoghi, Prandini.
1967 Campionato analogo
al precedente con un sesto posto in classifica. Il trasferimento ad altre Società
di Iotti, Martini e Nava determinò una situazione complessa, anche perchè
il fenomeno del passaggio di giocatori ad altri sodalizi era ormai entrato nella
prassi ed era difficilmente arginabile.
1968 La Villa d'Oro
iniziò il Campionato con un solo traguardo, quello di sopravvivere ai tempi
e con la speranza che si addivenisse ad un mutamento di indirizzi della politica
della FIPAV che sembrava avesse accolto le istanze delle Società per regolamentare
il problema dei vincoli dei giocatori. Si puntò intanto su un gruppetto
di giovani e su qualche altro elemento di provata esperienza, nella fiducia di
riuscire a dar vita ad una formazione capace di superare il difficile frangente.
Erano ancora disponibili Bettelli, atleta generoso e commovente per l'attaccamento
alla Società, Guerra e Baraldi, decisi a dar prova del loro valore, Mauro
Raguzzoni, uno degli juniores più completi a promettenti d'Italia, e poi
Prandini, martello base della formazione, Borghi, Ghelfi, Bertacca, Fiorini. Nemmeno
l'innesto del cecoslovacco Voralek potè però evitare la retrocessione.
Era finito un ciclo glorioso ed importante, ma la pallavolo Villa d'Oro avrebbe
proseguito il suo cammino, come vedremo nel prossimo capitolo.
Dopo la dolorosa retrocessione
alla Serie B avvenuta al termine della stagione 1968 la squadra, depauperata di
alcuni suoi elementi passati ad altre Società, fra mille difficoltà
e mille incertezze iniziò l'arduo cammino in attesa che le nubi più
nere si diradassero I campionati più duri furono i primi tre, anche
se la compagine villadoriana, costituita da elementi esperti e da giovani provenienti
dal ricco vivaio sociale, era riuscita negli anni 1969 e 1970 ad
ottenere il secondo poto nel proprio girone, senza però conseguire la promozione
alla Serie A, riservata solo alla 1° classificata. La Villa d'Oro aveva affrontato
i campionati con la seguente formazione: Franceschelli, Adani, Torelli, Guerra,
Bertacca, Zavatti, Fiorini, Gibertini, Borghi, Cremaschi, Martini. Intanto
cessava il fortunato abbinamento decennale con la Ciam; la Società però
potè godere del patrocinio della Compagnia di Assicurazione Unipol.
1971 La squadra di Vignoli chi iniziò il campionato aveva
il limitato obiettivo di non retrocedere, ma a sorpresa, con una serie di brillanti
risultati, a conquistare la 3° posizione; ciò rappresentò un
altro passo in avanti verso il ritorno alla categoria superiore. Formazione: Avallone,
Del Carlo M., Nardini, Martini, Melotti, Fiorini, Gibertini, Bertaca, Lei, Zoboli,
Del Carlo L., Franceschelli. 1972 La compagine villadoriana,
in una stagione considerata di assestamento, si classificò al 6° posto,
schierando
i seguenti giocatori: Martini, Nava, Del Carlo, Franceschelli, Gibertini, Lei,
Longagnani, Quartieri, Baraldi, Messerotti, Di Bernardo. La stagione fu allietata
dalla bella prestazione della rappresentativa villadoriana appartenente alla categoria
Ragazzi, che conquisto il titolo di Campione d'Italia FIPAV. 1973
Si studiò un piano per tentare la scalata alla serie A. I giovani
stavano maturando e gli anziani offrivano le garanzie per ottenere il passaggio
alla massima categoria. Assunse l'incarico di allenatore Bettelli che aveva dato
così bella prova delle sue capacità portando la squadra Ragazzi
al titolo di categoria. Vignoli, che aveva legato il suo nome ai più grandi
successi della Villa d'Oro, lasciava il suo incarico di allenatore, assumendo
quello di Direttore Sportivo. Non ci si riprometteva in questo campionato di ottenere
la promozione. Secondo i piani, bisognava ben figurare e curare molto il settore
giovanile. Così avvenne. 1974 La stagione
portò l'attesa promozione in Serie A. La squadra che era passata sotto
la guida di Mauro Raguzzoni (Bettelli aveva dovuto lasciare l'incarico per ragioni
personali), con la collaborazione di Vignoli, si classificò al 1° del
girone A, al termine di un campionato condotto con molta determinazione e con
autorevole sicurezza e nel quale i giovani dimostrarono di essersi perfettamente
inseriti. In questa stagione la COOP-Italia succedeva all'Unipol nel patrocinare
la sezione Pallavolo della Villa d'Oro. 1975 Durante l'estate
1974 si perfezionava il passaggio alla Società rossonera del polacco Tiborowoski
col quale erano stati allacciati buoni rapporti in una delle tournee che la Villa
d'Oro aveva fatto in Polonia. L'arrivo a Modena dell'atleta, già componente
per 5 anni della nazionale del suo paese, giocatore che poteva essere utilizzato
come universale, suscitò molto entusiasmo tra i fans della Villa d'Oro,
anche perchè gli si potevano mettere al fianco pallavolisti della forza
di Di Bernardo, Messerotti, Zanolli, Zuppiroli, Benedetti, Baraldi, Nava, Fiorini,
Astolfi, Melotti, Campedelli, Longagnani, Berselli. Presidente della sezione fu
eletto Walter Riccò, vennero confermati allenatore Raguzzoni e Direttore
Sportivo Vignoli. Il campionato per la Villa d'Oro si svolse secondo quanto
era stato previsto. La squadra alternava partite di grossa levatura con altre
piuttosto incolori, ma in complesso si dimostrò costituita da una buona
intelaiatura, con un irresistibile Tiborowoski e un manipolo di giovani in continuo
progresso, attorniati da 3 anziani, avvezzi alle battaglie più dure. La
Villa d'Oro occupò il 7° posto in classifica. 1976
Nel corso dell'estate 1975 la squadra si recò in Polonia per curare, sotto
la guida di Tiborowoski, la preparazione pre-campionato, attraverso una serie
di incontri con la ex-squadra del giocatore polacco. Col nuovo campionato
furono completamente variati i criteri di svolgimento. Vi parteciparono 16 squadre
divise in 4 gironi all'italiana con incontri di andata e ritorno. Le prime 2 classificate
di ciascun girone avrebbero disputato una poule finale per l'aggiudicazione del
titolo, le terze e le quarte si sarebbero battute per la retrocessione. La
Villa d'oro, non più sponsorizzata dalla COOP Italia, riuscì solo
all'ultimo momento ad ottenere l'appoggio finanziario della Gres Lux e a partecipare
al campionato. Le cose andarono meglio di quanto si potesse prevedere. La squadra
superava la fase eliminatoria e nella poule finale si classificava al 5° posto.
Appena terminato il campionato
un fulmine a ciel sereno: la Gres Lux aveva deciso di sospendere qualsiasi intervento
a favore di squadre sportive. Si fece qualche tentativo e fu lanciato qualche
appello per poter superare il grave frangente, ma inutilmente. Allora la Villa
d'Oro, senza farne alcun dramma, decise di ritirare l'iscrizione dal campionato,
con l'intenzione però di ricominciare tutto da capo. Tutti i giocatori
furono posti in lista di trasferimento e la stessa Società cercò
di agevolare nel migliore dei modi la loro sistemazione. Si chiudeva un periodo,
però si decideva di riaprirne subito un altro, continuando ad operare nel
settore delle attività giovanili. 1978 Con la squadra
nuova, costituita completamente di giovani, si ottenne la promozione alla Serie
C. 1979 Tornarono per il campionato atleti che avevano dato
lustro alla Villa d'Oro come Nava, Fiorini, Messerotti e la squadra, così
rafforzata, ottenne la promozione alla Serie B. 1980 - 1985
Dal 1980 in poi la squadra partecipò con varie denominazioni (dovute a
diversi abbinamenti commerciali) al Campionato di Serie B.
ANNO |
NOME |
SERIE |
CLASSIFICA FINALE
|
1951 |
RUENTES |
FIPAV |
Campione Provinciale e Regionale |
1952 |
RUENTES |
FIPAV |
Camp Prov. e Reg. - PROMOSSA in C |
1953 |
U.S. CROCETTA MO |
C |
1° Classificata |
1954 |
U.S. CROCETTA MO |
B |
1° Classificata |
1955 |
U.S. CROCETTA MO |
A |
2° Classificata |
1956 |
U.S. CROCETTA MO |
A |
1° Classificata - SCUDETTO |
1957 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
3° Classificata |
1958 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
1° Classificata - SCUDETTO |
1959 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
2° Classificata |
1960 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
2° Classificata |
1961 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
1° Classificata - SCUDETTO |
1962 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
2° Classificata |
1963 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
3° Classificata |
1964 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
6° Classificata |
1965 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
5° Classificata |
1966 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
6° Classificata |
1967 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
6° Classificata |
1968 |
CIAM VILLA D'ORO |
A |
10° Classificata - RETROCEDE in B |
1969 |
CIAM VILLA D'ORO |
B |
2° Classificata |
1970 |
UNIPOL VILLA D'ORO |
B |
2° Classificata |
1971 |
UNIPOL VILLA D'ORO |
B |
3° Classificata |
1972 |
UNIPOL VILLA D'ORO |
B |
6° Classificata + Titolo RAGAZZI |
1973 |
UNIPOL VILLA D'ORO |
B |
3° Classificata |
1974 |
COOP ITALIA VILLA D'ORO |
B |
1° Classificata - PROMOSSA IN A |
1975 |
COOP ITALIA VILLA D'ORO |
A |
7° Classificata |
1976 |
GRES LUX VILLA D'ORO |
A |
5° Classificata |
1978/79 |
VILLA D'ORO |
1° Div. |
1° Classificata |
1979/80 |
VILLA D'ORO |
C |
1° Classificata |
1980/81 |
VILLA D'ORO |
B |
|
1981/82 |
VILLA D'ORO |
B |
|
1982/83 |
FIORDALBA VILLA D'ORO |
B |
5° Classificata |
1983/84 |
GATTO VERDE VILLA D'ORO |
B |
3° Classificata |
1984/85 |
NEVIANI VILLA D'ORO |
B |
1° Classificata |
1985/86 |
UISP CTM VILLA D'ORO |
B |
6° Classificata |
|
E' breve ma intensa la
storia della sezione di pallavolo femminile alla Villa d'Oro. Si costituì
nel 1975, quando Mara Raimondi, con la collaborazione di alcuni soci, riuscì
a raccogliere intorno a sè un gruppo di ragazze che, opportunamente esercitate,
costituirono il nucleo di base per dar vita ad una squadra ben affiatata da inserire
nell'attività agonistica. Nel 1977 (la squadra aveva partecipato
per i primi 2 anni ai campionati UISP) avvenne la confluenza alla Villa d'Oro
dell'intero settore pallavolo della polisportiva Sacca allenata da Piero Zoboli:
un'operazione concordata fra le due società nel quadro di un programma
di razionalizzazione degli interventi sul territorio relativamente alle attività
sportive, finalizzato ad evitare dispersioni sia di dirigenti che di mezzi.
Con il campionato 1977/78 iniziava l'ascesa della formazione maggiore che
vinceva il Campionato Provinciale Amatori Uisp e successivamente otteneva la promozione
al Campionato di 1° Divisione FIPAV. Nella stagione successiva (1978/79)
avvenne la promozione alla Serie D regionale (una sola sconfitta) ed il merito
principale va attribuito a Mara Raimondi (ora Presidente della FIPAV Provinciale)
che, oltre a svolgere le funzioni di allenatrice, aveva contribuito con la sua
esperienza di atleta alla vittoria finale. Seguì un periodo di rinnovamento
dell'organico delle atlete e di rafforzamento dei quadri tecnici, con l'immissione
di Rita Torricelli e Patrizia Stefanelli nel ruolo di allenatrici. Nel 1979-80
tre squadre prendevano parte ai campionati delle categorie: Under 15, Ragazze
e Serie D, allenata da Zoboli. Quest'ultima pagò lo scotto del noviziato
e si salvava dalla retrocessione solo per un allargamento degli organici delle
squadre, disposto dalla federazione. Non tutto il male viene per nuocere e
così, proprio grazie alla lezione dell'anno precedente e all'inserimento
nella squadra di Simonetta Salvetti, elemento proveniente da una compagine di
Serie A1, l'annata 1980/81 finì con la vittoria in Campionato e
la promozione in Serie C2. Dopo questa brillante affermazione, che venne pubblicamente
festeggiata con l'assegnazione di una medaglia d'argento alle ragazze e agli istruttori,
la squadra iniziava il campionato senza programmi ambiziosi, ma con la ferma determinazione
di evitare di rimanere coinvolta nella zona retrocessione. Nella stagione
1981/82 veniva raggiunto un altro obiettivo previsto dal
piano iniziale: un terzo posto nel campionato di C2 e una promozione non preventivata
alla C1, dovuta ad un allargamento dei gironi, deciso dalla Fipav. La nuova situazione
venutasi a creare mise la squadra di fronte ad una serie di difficoltà
dovute più che altro all'inesperienza di quasi tutte le ragazze ad affrontare
campionati di carattere nazionale. Nonostante tutto nel 1982/83 fu possibile
ottenere, dopo una poule di qualificazione, la salvezza. In questa medesima stagione
la sezione raggiunse la sua massima capacità organizzativa. La stagione
1983/84 portò alla retrocessione della squadra maggiore in C2, dopo
un campionato difficile e tormentato. Seguì un periodo di disagio generale.
Si cercò di correre ai ripari, ma si constatò che le ragazze non
potevano impegnarsi oltre un certo limite. Si tentò un rinnovamento della
squadra, ma con scarsi risultati. Allora, constata l'impossibiltà di attuare
un programma di ripersa con le garanzie richieste dalla Società, fu deciso
di accettare la proposta del Civ Modena Volley di unificare i due organici e di
formare una squadra con elementi provenienti dalle rispettive squadre Under 15
e con l'apporto di alcune ragazze che avevano disputato il campionato di C2.
La nuova squadra nata da questa fusione, pur recando la denominazione Civ&Civ
per ragioni di sponsorizzazione, resta in effetti patrimonio della Villa d'Oro,
anche perchè si allena e gioca nelle palestre gestite dalla società.
Se la squadra maggiore aveva segnato il passo e aveva dovuto rivedere
i propri programmi, le formazioni giovanili, guidate da le istruttrici
Torricelli, Stefanelli, e dall'istruttore Giancarlo Bellonci, continuavano
con regolarità la loro attività, ciò a testimoniare
che la Villa d'Oro e fermamente intenzionata a mantenere viva la tradizione
della pallavolo femminile...
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