Sono
innamorato. No. Non fraintendetemi. Le donne ormai le ho scordate.
Con la mia vita non posso permettermi di correre dietro a due bigodini
o di portare giù il cane. Sono innamorato di questo sport.
Pazzo? Forse, chi non lo è. Ma se non fai altro che criticarlo?
Certo. Ma chi non critica non esprime sentimenti, non pensa e non
ama. Non c'è molto da dire lo critico, lo amo.
Ultima freccia di cupido, il capolavoro strategico di Vacondio
& Co. Siamo sempre sul filone sentimentale dell'esonero (vedi
anche sotto la "d" di divorzio consensuale o dimissioni):
del tipo "ti amo ma proprio per questo non possiamo stare insieme"
oppure "ti amo troppo per farti del male".
Grazie. Ma chi te lo ha detto che mi devi lasciare (esonerare) scusa?
Se sei indecisa/o chiedimelo! Niente da fare, in questi casi l'ipocrisia
è l'arma più usata, ma anche quella che lascia più
tracce. Sirotti o, per il solito che non segue là in fondo,
l'allenatore trombato dal triumvirato a letto singolo Vacondio-Vacondio-Vacondio,
è la vittima o il carnefice? È sempre questa la
domanda che segue ad un esonero, ad un divorzio, ad un "amore
ti lascio"... di chi è la colpa? Analizziamo i fatti.
Fabio Sirotti prende in mano una squadra presa ai saldi di fine
stagione e la trasforma. Fantasie? No. Il fatto dei saldi va
visto nella sua accezione positiva: sono arrivati Paperone e Rockerduck
e si sono presi i giocatori migliori (non pagandoli certo un misero
cent).
Il Provenza è andato avanti lo stesso (voto 9 e non glielo
toglie nessuno) con quello che era rimasto, inserendo pezzi se non
da 90 da un onestissimo 75: Barbolini, Ferrari, Tacconi; e qualche
sconosciuta speranza come Tabarini e Bianca. Insomma, si parte così.
B1... la va o la spacca, si fa la zingarata e dove tira il vento
ci buttiamo tentando di arrivare. Bello. Avventuroso.
E Sirotti l'onda la stava cavalcando alla grande. Coppa Italia
e lezioni di pallavolo impartite sia a Paperone sia a Rockerduck.
Risultato: i brutti anatroccoli mostrano il sottopiuma ai cigni e
si qualificano alla fase successiva. Direte voi? Classica partenza
di chi è destinato a morire... come il cuore o l'amplesso:
accelera prima della pace eterna. Invece No.
Sirotti e il Provenza vanno piano ma vanno. Sì, arrancano,
ma anche i Narciso d'inizio stagione (per chi si è perso, parlo
sempre di Paperone, Rockerduck e i milionari del Club Rotary di Pallavolopoli)
fanno fatica a mostrare le loro bellezze. Tutte lì le modenesi.
Ricchi e Poveri. Belli e Brutti. A scoprire com'è bello l'agonismo:
mai niente di scontato. E quando è il momento di rialzare la
testa, quando nonostante tutto (tutto come il voler rimandare a casa
un giocatore perché: ops ho scoperto che non fa per noi!) le
cose sembrano andare meglio ecco la sorpresa. Arrivano il Presidente
e il Direttore generale, cioè Lui, l'intramontabile quint'essenza
del Provenza: Oreste Vacondio.
D'ora in poi sarà il tuo secondo, d'ora in poi Lui è
Uno e Trino. E tu che fai. Stai? Sirotti sta. Perché Lui assicura:
"A decidere sei tu"... certo: guarda ho un altro, ma amo
te. Mi fa piacere. Intanto regna la classica confusione dei due seduti
su una sedia stretta. Come risolvere il problema? L'unico modo è
quello che sceglie Sirotti: "Decido io o me ne vado perché
così non posso continuare". Come andate a finire lo sapete...
Ora Lui è tutto: alla faccia del conflitto d'interessi.
Pazienza - direbbe sempre quello seduto là in fondo - colpa
di Sirotti ha scelto lui... Peccato che Sirotti abbia fatto la
classica scelta persa in partenza. Esonero, dimissioni, divorzio consensuale...
come amo questo sport, come amo l'uomo. Così incredibilmente
convinto di poter prendere in giro il mondo con l'assoluta e ingenua
incoscienza di esserne la parte fondamentale.
Saluti... Luther Blisset.
email: lutherblisset3@hotmail.com