Teoricamente,
per seguire un filo logico (mi do un 4 perché non ho
ancora capito quale sia), questa settimana dovrei esprimermi sul mercato
della B femminile, anche se non è proprio il mio campo.
Attenzione, non è maschilismo, ma semplice disinteresse. In
ogni modo, solo per oggi ho deciso di accettare il luogo comune del
"non è mai troppo tardi". Ma perdonatemi se alla
fine mi riserverò un pensiero per alcuni presunti difensori
della giusta satira e dell'ironia.
Se avessi ricevuto un pesos per tutte le domande originali che mi
sono state fatte nella carriera
Ma è un difetto dei giornalisti
sportivi (4), sebbene sostengano sia il loro mestiere (allora
2), quello di impantanarsi sempre nelle stesse domande. Mi
spiego meglio. Se si chiede al tecnico della Mirage Pavullo, Professor
Oddo Federzoni, l'obiettivo della prossima stagione in B1, cosa
volete che vi risponda? Sono freschi freschi di promozione (a proposito,
8, anno splendido), hanno mantenuto il vecchio gruppo aggiungendo
solo tre giocatrici - Viapiano, Basciano e Conte tre acquisti intelligenti
- è logico aspettarsi un "... volevamo dare continuità
al gruppo e per questa stagione puntiamo alla salvezza". E riflettendoci
Federzoni ha tutte le ragioni. Ormai anche nella pallavolo
vige la regola del più ricco: ho i soldi per permettermi giocatori
che pretendono 30.000.000 più appartamento anche se abitano
a 10 km? Sì? Bene posso puntare alla promozione in A2. Altrimenti
le soluzioni non sono molte, ti tieni il tuo gruppo e prendi quello
che viene. Oddio, non è che spendere sia una garanzia.
Basta guardare all'avventura della Ceramiche Serra. Prepari
una squadra con la Siciliano, la Pivetta e via dicendo,
poi non centri la promozione ugualmente e scopri che le più
costose, valgono di meno. Conseguenza: continui perché hai
il fegato di sopportare una pallavolo fatta di giocatori a gettone
e prime donne, sopravvivi ma sai che non otterrai risultati, oppure
molli tutto. Insomma 8 alla presa di posizione della Ceramiche
Serra: aver mollato il fardello all'Ozzano potrebbe far nascere in
altri il dilemma, anche se dubito che la risposta possa essere altrettanto
virtuosa. Inoltre, un 8 a Pavullo sperando che si salvi veramente.
In B2 cambia la categoria, ma non la morale della favola. Vignola
ha cambiato lo sponsor, o in termini meno tecnici si è trovata
un'altra cornucopia. Forse la Modenaceti si è stancata,
fatto sta che ora ci pensa la Cerdini e a Vignola sono arrivate
forze nuove. Non commento, perché come ho detto non
è il mio campo, ma espongo. Signor "Cerdini",
le confermate sono la Riccò e la Bernardi. Avete
preso Alessandra Odorici dalla Ceramiche Serra (non ha giocato
molto o no?), Arianna Casarini dalla retrocessa Ristemilia
Piacenza, Elisa Zini dalla pure retrocessa Satcom Modena. Non
conosco la nuova palleggiatrice, ma se n'è andata sbattendo
la porta e chiedendo lo svincolo quella dello scorso anno, Stefania
Rossi. La Trevisan e la Stefani se ne sono andate
a Corlo dove punteranno ad una B1. In panchina ci sono le giovani
speranze. Ripeto non commento, ma Signor "Cerdini", non
mi farei illusioni.
Ora vi chiedo scusa perché, come vi ho anticipato, vi devo
rubare un po' d'attenzione. Chi mi ha offerto questo spazio mi ha
informato dei primi commenti sui miei scritti. Sinceramente volevo
essere additato e criticato, ma puntavo a commenti più attenti.
O meglio mi è stato imputato un uso dell'ironia e della
satira troppo pesante, che può strappare (cito testualmente)
"
sberle". Ma signori miei, spiegatemi: premesso
che non è una mia prerogativa quella di strappare sorrisi,
con quale unità di misura pesate l'ironia, la satira? Siete
sicuri che si possa pesare? Leggete e pensateci:
Stefano Benni (scrittore): "La satira è una delle
cinquantasei tonalità della scrittura umoristica immaginativa
e come tale è contraddittoria, emozionante e complessa, a differenza
del dibattito che spesso l'accompagna."
Sergio Saviane (scrittore): "La satira è un mezzo
che permette di esprimere con ironia, sarcasmo o cattiveria, giudizi
proibitivi, critici o morali spiazzando ed eliminando l'avversario
a volte con lo sberleffo più atroce. Può smuovere anche
al riso, ma è un riso cattivo, molto amaro."
Vauro (vignettista): "Cos'è la satira? Avete mai
provato a chiedere a qualcuno cos'è la fica mentre sta trombando?"
Michele Serra (giornalista): "La satira è l'unico
linguaggio che riesce ad essere morale senza essere retorico."
Enzo Iacchetti (comico): "La satira è tirare giù
le braghe al Re, ma anche al Principe e a volte ai servitori. La satira
è che quando si sente la puzza è giusto andare a vedere
da dove viene"
Sergio Staino (vignettista): "La satira è una forma
di enfatizzazione pubblica delle ipocrisie del potere dell'autorità,
del superiore. In definitiva è un'attività seminatrice
di dubbi"
Antonio Ricci (regista): "La satira è un alibi
di ferro"
Quindi signori miei. Faccio satira? Decidete voi. Io continuerò
a scrivere, farò la mia satira.
Stefanio Benni: "L'autore di satira non ha altro limite
che quello che si pone autonomamente e cioè il limite di tutto
ciò che lui profondamente rispetta. Non sono gli altri a doverglielo
indicare."
Saluti... Luther Blisset
email: lutherblisset3@hotmail.com