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La risposta all'email sulla scuola di pallavolo è stata stupenda.......
E' da tanto che le "grandi" società fanno questa politica, RUBANDO i giocatori migliori alle polisportive!
Io sono cresciuto pallavolisticamente nella Madonnina e troppe volte ho visto campioncini partire per squadre + blasonate (....PANINI)!!!!
All'epoca non penso che vi fossero accordi tra società minori e PANINI ma un presidente di polisportiva non poteva e non voleva trattenere atleti con possibile avvenire e (giustamente) le famiglie dei ragazzini erano più felici se i lori figli approdavano alla PANINI!!!
Con questo non voglio criticare i presidenti (anche xchè mio padre lo è stato x tanto tempo...) ma li capisco....
I presidenti delle piccole società sono da sempre molto presenti in palestra e vicini agli atleti....... amici.......amici che prima di pensare al denaro, pensano al bene dell'atleta!!!!!
E'uno schifo!!!! è stato uno schifo fare tanti anni di under14-16-18 e lottare per arrivare secondi....perchè in finale c'era sempre lei....la PANINI!!!
Hanno tolto sogni di gloria a tanti giovani!! tutto questo per cosa?
Adesso trovo conforto nel vedere quei "campioncini rubati" giocare nella mia stessa categoria... e provo pena per loro che si sono persi le gioie di crescere in una polisportiva!!!!
CONTINUA COSI!!!!!!!!!

Lettera firmata



La ringrazio per i complimenti, ma devo prescisarle alcune cose. Anzi posso darti del tu? spero di si...
La grande Panini, ora Casa Modena, come il Volley Modena ha sempre avuto un compito "diverso" rispetto alle altre società. Portare i ragazzi in serie A; era ed è l'obiettivo primario. E non è certo questo che contesto, ne contesto quello che hanno fatto per raggiungere tali risultati per tanti anni. Perchè queste società hanno sempre avuto contatti con le realtà minori, ma erano contatti diversi da quelli di oggi. E il motivo è unico. C'era una galassia di società intorno a questi grandi "pianeti", una grande diversità che consentiva un continuo scambio di giocatori. Come dicevo all'altra persona che mi ha scritto, c'era un confronto.
La Panini faceva provini ai ragazzi delle scuole, mandava lettere a casa, chi non veniva considerato idoneo (ed era una scelta tecnica che poteva essere condivisa o meno) veniva destinato ad altre società, ma comunque veniva inserito nel mondo della pallavolo, proprio perchè c'era chi poteva comunque insegnargli questo sport, dimostrando forse un giorno che quello scarto era stato un errore. Vedi il tuo caso. Hai affermato di non aver mai giocato nella Panini, ma di essere comunque arrivato ad un livello superiore rispetto a chi ha imparato a giocare in quella grande società.
Ora il probelma è che queste collaborazioni non posseggono più il concetto di cooperazione perchè l'hanno sostituito con quello di corporazione. La differenza superficialmente è sottile, ma guardando meglio è disarmante: se prima tutti si auto-organizzavano lavorando con tutti e per tutti (cooperazione) ora c'è un polo che, grazie alla sua posizione dominante, organizza il lavoro di tutti (corporazione) traendone beneficio. Non sto esagerando, purtroppo la situazione reale è questa.
Quindi il problema non è avere grandi società, con propri settori giovanili, che hanno come scopo unico quello di raggiungere il massimo risultato. Anzi è necessaria la loro presenza. Ma non devono appunto approfittare della loro situazione di superiorità nominale ed economica. Perchè, lo ripeterò fino a stancarvi, tutto ciò comporta la perdita del confronto. Un esempio? andate a vedere quante squadre c'erano nelle varie categorie giovanili solo sei-sette anni fa e quante ce ne sono adesso. Guardate quante società davano vita al campionato UISP (un torneo che, ad un certo punto, fu considerato tra i ragazzi forse più importante di quello federale) e guardate ora dove è finito quel campionato.
Ma come ho detto questa politica sta già dando i suoi frutti. Poche società resistono, i livelli dei campionati di serie si sono abbassati, ecc. Un ultima cosa: quanti atleti modenesi hanno visto la serie A in questi ultimi 10 anni?
Cordiali Saluti, Luther Blissett
email: lutherblisset3@hotmail.com


(Traduzione a cura di Antonella Castellazzi)