28/02/2002
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Oggi
sembra di essere ad anni luce di distanza. La discussione "voto
contro giudizio", nella scuola, ha lasciato il posto ad altro:
primo fra tutti, come per ogni servizio pubblico, il confronto fra
Pubblico e Privato. A forza di sentircelo ripetere, oggi diamo per
scontato che privato sia meglio di pubblico; il privato è efficiente,
efficace e produce reddito; il pubblico è lento, distaccato
dalla realtà; e, soprattutto, l'accusa più infamante:
è uno spreco. Secondo la Metafisica della Qualità, il
miglior criterio su cui basare la scelta di ciò che è
meglio, si deve basare su di un principio fondamentale: è meglio
ciò che è più dinamico. Ovvero, più capace
di evolvere e di far evolvere, di interagire con la realtà
in qualità di protagonista del cambiamento. All'interno della
ristretta cerchia degli estimatori della M.o.q., le discussioni sul
confronto fra pubblico e privato ruotano attorno a un'affermazione
particolare di Robert Pirsig. Nell'imminenza del crollo dei Paesi
socialisti, affermava Pirsig: "Da un punto di vista statico,
il socialismo è più morale del capitalismo, perché
rappresenta una forma evolutiva più alta. [
] Ma la sua
grave lacuna, ciò che praticamente ha segnato la sconfitta
del progetto socialista, è l'assenza di un concetto di Qualità
Dinamica non definita. Basta andare in una qualsiasi città
di un qualsiasi Paese socialista: sono posti di una noia mortale;
perché c'è poca Qualità Dinamica. [
] Nel
dopoguerra, le grandi economie capitalistiche hanno conosciuto uno
sviluppo molto superiore [...] non certo perché gli schemi
sociali ed economici vittoriani siano più morali di quelli
razionali del socialismo. Tutto al contrario: [
] sono meno morali.
La superiorità del liberismo economico è dovuta al fatto
che il socialismo, con la sua razionalità e oggettività,
ha, senza volere, escluso dagli scambi economici la Qualità
Dinamica". La M.o.q., è da considerarsi filo-liberista
o filo-socialista? Va privilegiato il libero mercato o un controllo
razionale e intellettuale delle dinamiche sociali? In Pirsig, la ragione
è la forma evolutiva statica superiore, e in questo senso va
considerata la "superiorità statica" del socialismo,
che nasce con il presupposto intellettuale di liberare gli individui,
tutti gli individui, dalle prigioni sociali rappresentate dall'appartenenza
per nascita a una classe sociale svantaggiata. Gli schemi intellettuali
della ragione, la scienza e la filosofia, sono più evoluti
degli schemi sociali dei riti e delle tradizioni: hanno, dunque, il
diritto di dominarli, purché non riducano l'esistenza a una
gabbia razionale statica. L'argomento dei filo-liberisti (principalmente
americani) è che è ovvio dalle parole di Pirsig che
soltanto il libero mercato, che lascia spazio alla libera iniziativa,
contiene in sé le potenzialità dinamiche di sviluppo.
Ogni forma di controllo razionale del mercato va eliminata, perché
ostacola lo sviluppo dinamico della società.
email: fabietto13@libero.it